Fratelli d'Italia torna a crescere mentre il Partito Democratico cala nei consensi. Si allarga quindi il divario tra i due principali partiti italiani.
Sono questi alcuni dei principali dati del sondaggio settimanale realizzato dall'istituto Swg per il TgLa7 e diffuso nel corso del telegiornale condotto da Enrico Mentana.
Oltre alle consuete valutazioni sui partiti e sul consenso delle forze politiche, è stato anche effettuato un sondaggio su quanto consenso riuscirebbe a intercettare alle prossime elezioni europee una lista pacifista. Un'eventuale Lista della Pace. Vediamo tutti i numeri della settimana.
Cosa rivelano i sondaggi politici del 24 luglio: Meloni prende quota
Non si ferma l'ascesa di Fratelli d'Italia. Il partito della premier Giorgia Meloni nell'analisi di Swg è quotato al 29,2%. Ben mezzo punto percentuale in più rispetto al 28,7% della settimana scorsa.
In seconda posizione c'è il Partito Democratico. Se Fratelli d'Italia guadagna quasi mezzo punto percentuale, il Pd invece perde quasi mezzo punto in una settimana. Swg infatti quota il partito di Elly Schlein al 19,6%, una percentuale inferiore al 20% di sette giorni fa.
Per Swg segno positivo per il Movimento 5 Stelle mentre calano la Lega e Forza Italia
Terza forza politica italiana è il Movimento 5 Stelle. Il partito guidato da Giuseppe Conte è in leggerissima ascesa. 16% è la percentuale del Movimento fondato da Beppe Grillo rispetto al 15,9% del precedente sondaggio Swg.
In calo invece i due principali alleati di Giorgia Meloni al Governo. In sofferenza infatti sono sia la Lega che Forza Italia.
La Lega di Matteo Salvini è quotata al 9,6% in leggerissima flessione dello 0,2% rispetto al 9,8% dell'analisi precedente.
Forza Italia, una volta terminato l'effetto emotivo legato alla scomparsa di Silvio Berlusconi, è ancora in calo ed è quotata al 7,2% rispetto al precedente 7,5%.
Tutti gli altri partiti italiani al momento sono quotati sotto il 4%
Nel sondaggio Swg queste sono le prime cinque forze politiche. E, al momento sono anche le uniche forze politiche, che porterebbero una rappresentanza al Parlamento europeo.
L'anno prossimo, infatti, tra il 6 e il 9 giugno si terranno le elezioni Europee.
Nel nostro paese vige un sistema elettorale totalmente proporzionale con soglia di sbarramento al 4%. In altre parole sono ammesse all’assegnazione dei seggi solo le liste che hanno conseguito sul piano nazionale almeno il 4% dei voti validi espressi.
Non avrebbero quindi al momento rappresentanza all'europarlamento tutti gli altri partiti.
A partire da Carlo Calenda con la sua Azione. Dopo la traumatica separazione del percorso verso il partito unico con Italia Viva di Matteo Renzi, il partito di Calenda è quotato al 3,6% in crescita dello 0,2% rispetto a una settimana fa ma lontano dal 4%.
Sotto la soglia di sbarramento al momento anche l'alleanza Verdi-Sinistra Italiana che è quotata al 3,2% rispetto al 3,1% precedente.
Anche Matteo Renzi con la sua Italia Viva al momento sembra essere lontano dal 4%: infatti il partito dell'ex premier è quotato al 2,7% in flessione rispetto al 2,9% della settimana scorsa.
Più Europa e Per l'Italia con Paragone in leggerissima flessione
In leggerissima flessione c'è anche Più Europa: 2,5% per il partito che ha come segretario nazionale Riccardo Magi che è in calo dello 0,1%.
Stessa flessione di Per L'Italia con Paragone che è stimato al 2,1% rispetto al 2,2% precedente.
Risulta invece stabile Unione Popolare di Luigi De Magistris che è quotata all'1,8%. Altre liste non presenti in questo elenco sono quotate al 2,5%.
Rimane sempre molto alta la quota di persone che non si esprime, pari al 40% del campione interpellato, un dato in linea con la tendenza dello scorso 17 luglio.
Swg misura anche il potenziale elettorale di una eventuale Lista della Pace
Swg per il TgLa7 ha posto anche un'ulteriore domanda agli intervistati.
Con lo scoppio della guerra in Ucraina, il movimento pacifista è stato protagonista di molte manifestazioni e prese di posizione. In particolare contro la decisione di molti paesi europei, Italia compresa, di inviare armi a Kiev per difendersi dall'aggressione russa.
Swg quindi ha posto la seguente domanda al campione di intervistati:
Se alle prossime elezioni si presentasse una lista legata al movimento pacifista caratterizzata da figure come ad esempio Michele Santoro e Massimo Cacciari con posizioni contrarie all'invio di armi all'Ucraina potrebbe votarla?
Secondo il sondaggio Swg per il Tg La7 il 3% la voterebbe con alta probabilità al quale si aggiunge un 2% con probabilità di voto media o bassa.
Da dove arriverebbero questi voti? La maggioranza proverrebbe dal Partito democratico, il 31%. Dal Movimento Cinque Stelle il 19%, il 10% da Unione Popolare, il 5% dall'alleanza Verdi-Sinistra Italiana e il 3% dai partiti di centrodestra.