I sovranisti europei esultano dopo la vittoria di Giorgia Meloni: tutte le reazioni

Tra i sovranisti che esultano e la sinistra italiana ed europea preoccupate, la vittoria di Giorgia Meloni alle elezioni ha già fatto parlare tutto il mondo.

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La vittoria elle elezioni italiane di Giorgia Meloni apre ad una nuova stagione politica nella nostra Nazione. Le reazioni sono state molte e polarizzate: da una parte esultano i sovranisti europei, dall'altra la comunità internazionale esprime forte preoccupazione e parla anche di neofascismo.

Meloni vince le elezioni e i sovranisti europei esultano

Giorgia Meloni ha spesso sposato idee molto vicine a quelle dei leader sovranisti dell'Unione Europea. Non è stata però l'unica, dato che anche i suoi alleati in coalizione hanno stretto ottimi rapporti con leader come Orban e Morawiecki. Ebbene, proprio questi due sono stati tra i primi a congratularsi con la vincitrice delle elezioni italiane. Balazs Orban, consigliere del presidente Viktor Orban si è complimentato con tutta la coalizione di centrodestra, in particolare con: Meloni, Salvini e Berlusconi. Un messaggio diretto esclusivamente a Giorgia Meloni è arrivato invece dal premier polacco Morawiecki, che si è limitato ad un sobrio: "Congratulazioni".

Al coro dei sovranisti al potere, si uniscono anche quelli che non hanno vinto le elezioni. Jordan Bardella, eurodeputato fedelissimo a Marine Le Pen, ha dichiarato:

"Gli italiani hanno dato una lezione di umiltà all'Unione Europea che, per voce della signora Von Der Leyen, ha preteso di imporre loro il voto. Nessuna minaccia di alcun tipo può fermare la democrazia: i popoli europei alzano la testa e prendono in mano il loro destino!".

Esulta anche Vox, che twitta attraveso il suo leader Santiago Abascal:

"Stanotte milioni di europei ripongono le loro speranze sull'Italia. Giorgia Meloni ha indicato la strada per un'Europa orgogliosa, libera e di nazioni sovrane, capaci di cooperare per la sicurezza e la prosperità di tutti".

Al coro si uniscono anche i sovranisti svedesi, reduci di una vittoria elettorale e il leader del partito nazionalista francese.

C'è anche chi è preoccupato

Da Bruxelles arriva un silenzio assordante dopo la vittoria elettorale di Giorgia Meloni. Urusla von der Leyen, presidente della Commissione Europea, aveva già qualche timore dato che Fratelli d'Italia e Lega non si erano detti favorevoli a definire in parlamento europeo l'Ungheria come un'"autocrazia elettorale". La presidente von der Leyen aveva però rassicurato gli italiani di avere gli strumenti adatti qualora l'Italia fosse andata oltre le linee guida europee, soprattutto per quanto riguarda il PNRR.

E allora, se da una parte si esulta, dall'altra c'è un velo di preoccupazione istituzionale. 

C'è anche chi parla di neofascismo, tra questi Manon Aubry, co-presidente del gruppo della Sinistra all'Eurocamera. Aubry ha twittato:

"Terribile. Il neofascismo si sta insediando alle nostre porte con la vittoria della Meloni in Italia. La spinta del veleno reazionario, xenofobo e autoritario si conferma ovunque in Europa. L'allarme è serio: occorre costruire un'alternativa di sinistra come antidoto".

L'agenzia di Rating Moody's invece mette i piedi per terra e parla di ciò che aspetta al governo italiano:

"Il prossimo governo italiano dovrà affrontare una serie di sfide creditizie significative, in primo luogo implementare il Pnrr, gestire le questioni legate all'approvvigionamento di energia e ai prezzi di questa, nonché gestire il peso del debito che è vulnerabile alla crescita negativa, ai costi di finanziamento e agli sviluppi dell'inflazione".