Stefania Fogliata, chi è l’allenatrice interdetta dall’insegnamento di ginnastica ritmica

Primo provvedimento giudiziario nella vicenda dei maltrattamenti nel mondo della ginnastica ritrmica: Stefania Fogliata non può più allenare.

Continua la vicenda che ha scosso il mondo della ginnastica ritmica: il 24 gennaio è arrivata la misura cautelare interdittiva per Stefania Fogliata, allenatrice accusata di abusi e maltrattamenti.

Lo scandalo che ha investito la Federazione sta portando alla luce metodi di allenamento lontani dalle salutari pratiche sportive e alcune ginnaste hanno iniziato a denunciare anni di vessazioni, soprattutto psicologiche.

Stefania Fogliata è l’ultimo personaggio al centro dello scandalo. Scopriamo cosa è successo e chi è l’allenatrice a cui è stato vietato l’ingresso nelle palestre.

Stefania Fogliata al centro dello scandalo nella ginnastica ritmica

Ormai da qualche mese la Federazione Ginnastica d’Italia è alle prese con nuove accuse di maltrattamenti, perpetrati dai tecnici nei confronti di alcune atlete. Dopo l’esonero di Emanuela Maccarani dalla direzione tecnica della Nazionale, di cui è al momento rimasta allenatrice, è arrivato un altro provvedimento che interessa gli sviluppi della vicenda.

Stavolta ad agire è stato il giudice per le indagini preliminari (gip) di Brescia che ha interdetto Stefania Fogliata dalle palestre, impedendole di fatto di proseguire per il momento la sua professione da allenatrice. La Fogliata, 30 anni, è istruttrice a Calcinato (BS) nell’Accademia di ginnastica ritmica Nemesi da lei fondata, ma partecipa anche ai periodici allenamenti collegiali presso l’Accademia Federale di Desio.

Le accuse che hanno portato all’interdizine sono arrivate ad agosto da due giovani atlete, ma secondo gli inquirenti i maltrattamenti sarebbero arrivati a interessare fino a otto atlete giovanissime, tra i 10 e 14 anni. Le giovani ginnaste sarebbero state quotidianamente umiliate dall’allenatrice. Il provvedimento è arrivato dopo l’ascolto di testimoni tra cui genitori, colleghi allenatori, psicologi delle atlete oltre alle stesse presunte vittime e ai vertici della Federazione. L’abitazione dell’istruttrice è stata perquisita e le sono stati sequestrati pc e cellulari.

Abusi e maltrattamenti nel mondo agonistico: le ginnaste denunciano

Il provvedimento contro Stefania Fogliata arriva dopo settimane di polemiche e sconvolgimenti all’interno dell’ambiente sportivo della ginnastica ritmica. Anche Emanuela Maccarani, la direttrice tecnica e da anni allenatrice della squadra nazionale delle “Farfalle”, era stata accusata di essere coinvolta in questi casi di gravi abusi. A novembre infatti erano arrivate le dirette accuse all’Accademia di Desio, di cui la Maccarani è direttrice, da parte di Nina Corradini, Anna Basta e Giulia Galtarossa.

In questa vicenda appare sottile il confine tra duro allenamento e malsane pretese da parte degli allenatori. Di sicuro il livello agonistico in ogni sport richiede prestazioni e sacrifici non comuni, ma la giovane età delle atlete dovrebbe sollecitare una maggiore attenzione da parte di una figura educativa importante come quella dell’allenatore, in una fase tanto cruciale della crescita personale.

Se ancora non è stato stabilito l’effettivo ruolo di tutti gli allenatori e i vertici federali in questa triste vicenda di maltrattamenti, certo è che la questione rappresenta una macchia nel mondo della ginnastica ritmica, sogno di molte giovani atlete che con sacrificio si approcciano alla disciplina che ha portato tante soddisfazioni sportive al nostro Paese, tra medaglie mondiali e olimpiche.

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