Pd, Bonaccini lancia la sua candidatura a segretario. E invia stoccate al gruppo dirigente

Stefano Bonaccini rompe gli indugi e annuncia nel suo circolo di Campogalliano che si candida alla segreteria del Partito Democratico.

Stefano Bonaccini, presidente della Regione Emilia Romagna e esponente di spicco del Partito Democratico, rompe gli indugi e si candida alla segreteria del Pd. Bonaccini lo ha annunciato in mattinata in un incontro organizzato nel suo circolo a Campogalliano (Modena).

Tanti i suoi sostenitori presenti che gli hanno tributato numerosi applausi nel suo discorso durato circa mezz’ora. Con anche diverse stoccate al gruppo dirigente attuale del Partito Democratico. Ecco le sue parole.

Stefano Bonaccini si candida alla segreteria del Pd: “In tanti mi avete chiesto di candidarmi”

Stefano Bonaccini si candida alla segreteria nazionale del Partito Democratico.

Sono venuto qui per dirlo prima di tutto a voi, compagni e compagne del mio circolo nella piazza dove sono nato: mi candido alla segreteria del Pd. Tanti mi hanno detto: chi te lo fa fare? Ma se è per il Pd e per il Paese allora ne vale la pena.

Dopo un inizio in chiave localistica, Bonaccini ha ampliato il suo ragionamento:

Dopo la dura sconfitta alle elezioni politiche del 25 settembre e la scelta di Enrico Letta di aprire il percorso congressuale, mi sono preso il tempo per ragionare e per capire se io potessi essere utile al Partito Democratico in questa fase. In queste settimane in tantissimi mi hanno chiesto di candidarmi: iscritti ed elettori, sindaci e amministratori, donne e uomini che sono o erano nostri elettori. Persino diversi che non lo sono mai stati, ma che avrebbero voglia di guardare a noi con speranza, fossimo in grado di dargliela. Mi ha fatto molto piacere, ovviamente, anche se avverto il peso e la responsabilità di questa scelta”.

Stefano Bonaccini si candida alla segreteria del Pd: “Ci attende una traversata nel deserto”

Bonaccini ha sottolineato di avere dato la sua disponibilità a candidarsi perché “in gioco c’è l’esistenza stessa del Partito Democratico, ne va della sua vita e quindi vale la pena mettersi in gioco”.

C’è tanto da fare – continua Bonaccini – e da rigenerare e non basterà un congresso: ci aspetta una traversata nel deserto. Il nostro compito è far tornare ad essere il Pd un grande partito popolare, radicato nella società, a vocazione maggioritaria. Abbiamo davanti anni di opposizione, ma fra cinque anni dovremo, insieme, aver costruito un Pd che vince. Che vince nelle urne e non governa per alchimie nate in Parlamento. La stagione in cui si sta al governo, anche se non si vince, è finita. Io credo l’abbiamo anche pagata.

Riprendiamoci lo spazio del centrosinistra, ha proseguito Bonaccini, ho il massimo rispetto per le altre forze di opposizione, e una volta che avremo definito meglio la nostra identità ci occuperemo anche da alleanze. Ma non vogliamo delegare ai 5 Stelle di rappresentare loro da soli la sinistra, così come al Terzo polo di Azione e Italia Viva di rappresentare da soli i moderati: il Pd nasce come partito di centrosinistra e questo spazio adesso ce lo andiamo a riprendere noi“.

Stefano Bonaccini si candida alla segreteria del Partito Democratico: “Non chiederò il sostegno delle correnti”

Bonaccini ha continuato toccando un tasto molto delicato nel partito: “Non chiederò – ha detto – il sostegno di nessuna corrente. Io non mi sono mai iscritto a nessuna corrente”.

E poi la stoccata al gruppo dirigente:

A me ha fatto una certa impressione vedere tutti i dirigenti di primo piano del nostro partito candidati nei listini alle Elezioni Politiche e mai nei collegi uninominali, dove i voti devi andarli a strappare uno a uno per vincere. Come fanno i sindaci sul territorio.

Bonaccini ha anche annunciato che anche in caso di elezione a segretario del Pd continuerà a fare il presidente della Regione Emilia-Romagna, fino alla fine del mandato.

E altra non troppo velata critica al gruppo dirigente nazionale e ai capi corrente:

Chiederò una mano particolare a sindaci, amministratori locali, al gruppo dirigente diffuso sul territorio, ai tanti segretari di circolo che per pura passione e spirito di servizio dedicano intere giornate della loro vita per tenere insieme comunità e militanti. Anche perché mi è abbastanza chiaro che non avrò il sostegno di molti nel gruppo dirigente nazionale.

Stefano Bonaccini e le priorità su diritti, sanità e scuola pubblica

Bonaccini in questa fase ha posto l’accento principalmente sulla sua candidatura e ci sarà tempo per entrare nel dettaglio dei temi che caratterizzeranno la sua campagna ma su alcune tematiche come i diritti si è già espresso.

“Difendiamo -ha detto – il diritto di ciascuno a esprimere la propria identità, che si tratti di come vivere, amare o morire“.

E ha parlato di “ruolo forte della scuola e della sanità pubblica”.

Congresso del Pd, i tempi e il funzionamento, le elezioni primarie il 19 febbraio

Il percorso congressuale del Partito Democratico è al via. Entro il 27 gennaio ci sarà tempo per la presentazione delle mozioni congressuali e delle candidature, dal 27 gennaio al 12 febbraio confronto tra i candidati e voto nei circoli per selezionare i due che andranno alle elezioni primarie. Domenica 19 febbraio è la data scelta per le primarie nazionali per l’elezione del segretario del Partito Democratico.

La data delle Primarie potrà cambiare nel caso in cui le elezioni Regionali, al voto tra le altre Lazio e Lombardia, venissero fissate in quella giornata anche se al momento per queste consultazioni la data di cui si parla è quella di domenica 12 febbraio.

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