A Siracusa una studentesse liceale ha deciso di presentare un ricorso al dirigente scolastico dopo aver ricevuto una votazione di 98/100 all'esame di maturità. La decisione è arrivata in virtù di una prova d'esame giudicata dalla stessa come impeccabile, alla quale però non è seguito il massimo dei voti. Tramite richiesta di accesso agli atti la ragazza è poi riuscita finalmente ad ottenere l'obiettivo tanto agognato.
Ricorso dopo l'esame di maturità, da 98 ottiene il 100
Sicura di meritare un punteggio migliore, del già eccellente ottenuto, una studentessa del liceo linguistico "Megara" di Siracusa, insieme con la sua famiglia, ha deciso di non arrendersi e provare ugualmente ad ottenere quanto pensava di meritare. Ha così deciso, con l'aiuto dei genitori, di rivolgersi ad un legale e inviare una PEC al dirigente scolastico.
Dopo aver fatto richiesta di accesso agli atti per poter esaminare sia i verbali della Commissione giudicatrice sia i compiti d'esame, dai quali è emerso come le prove sostenute, sia orali che scritte, fossero state svolte in maniera eccellente, la studentessa e la sua famiglia hanno finalmente ottenuto che la commissione si riunisse nuovamente per rivalutare la sua prova di maturità.
Dopo essere stata riconvocata dal dirigente scolastico la commissione ha dunque deciso, dopo nuova valutazione della prova, di attribuire alla ragazza la votazione di 100/100, andando a modificare la parte di punteggio che viene attribuita dalla stessa commissione (un massimo di 5 punti) in maniera autonoma rispetto ai voti d'esame e ai crediti formativi degli studenti.
L'alternativa al ricorso al Tar
A commentare la vicenda ci hanno pensato i genitori della studentessa, che hanno deciso di sfruttare l'occasione per spronare ed informare, chi ritiene di aver subito un'ingiustizia, a far ricorso a questi mezzi "alternativi" rispetto al classico ricorso al Tar per ottenere quanto credono di meritare. Ecco le loro parole:
Molti non lo sanno e non lo sapevamo neanche noi, ma se si ritiene che ci sia stato un errore o un'ingiustizia nella votazione finale si può rimediare anche senza necessariamente fare ricorso al Tar. Esiste infatti un'altra possibilità, quella di riconvocare la commissione di esame che può rivedere la propria decisione
La studentessa, chiusa questa vicenda, è ora iscritta alla facoltà di Economia e managment dell'Università Luiss di Roma e potrà dunque finalmente concentrarsi sul percorso universitario dopo aver ottenuto quanto le spettava.