L’entrata in vigore del decreto del 16 febbraio che ha, di fatto, stoppato cessione del credito e sconto in fattura relativamente ai bonus edilizi, in primis il Superbonus, ha accesso un intenso dibattito.
Si teme che possano chiudere migliaia di imprese, saltare posti di lavoro e mettere in difficoltà le famiglie a basso reddito che hanno iniziato, o vorrebbero, ristrutturare casa.
Il governo sta studiando delle misure per evitare che lo stop valga per tutti. Quindi sconto in fattura e cessione del credito potrebbero tornare per alcuni soggetti.
L’ipotesi, ad oggi, più probabile è usare gli F24 e di ammettere lo sconto in fattura in alcune ipotesi specifiche, ad esempio per le famiglie a basso reddito e per chi esegue lavori di adeguamento sismico.
Superbonus, per chi torna la cessione del credito tramite F24
Esclusa la possibilità della cartolarizzazione, sembra che il governo sia intenzionato a superare l’impasse della cessione del credito tramite compensazione delle tasse da pagare con F24: in questo modo le banche potrebbero acquistare i crediti delle imprese.
Sconto in fattura, per quali soggetti potrebbe tornare
Nemmeno per lo sconto in fattura lo stop sarà definitivo. Anche in questo caso il governo Meloni sta valutando alcuni casi circoscritti in cui si potrà richiedere, tuttavia si tratta di ipotesi non ancora confermate dall’esecutivo.
Ad esempio il ritorno dello sconto in fattura potrebbe esserci in caso di:
- •
lavori post-sisma;
- •
famiglie a basso reddito (il governo in tal senso non ha ancora comunicato una soglia ISEE);
- •
per gli incapienti, coloro che non hanno la capienza fiscale sufficiente a recuperare quanto speso, sia per il Superbonus che per gli altri bonus edilizi.
Leggi anche: Quanto si risparmia in bolletta con il Superbonus?