Superbonus, Governo apre al confronto. Imprese e banche convocate domani a Palazzo Chigi

Superbonus ancora al centro del confronto politico. Il Governo ha convocato per lunedì 20 febbraio a Palazzo Chigi rappresentanti di imprese e banche.

Il Superbonus continua a fare discutere e ora il Governo apre al confronto. L’esecutivo guidato da Giorgia Meloni infatti ha deciso di convocare per la giornata di domani, lunedì 20 febbraio, i rappresentanti delle imprese e delle banche.

Come noto il Superbonus è stata una misura fortemente voluta dal premier Giuseppe Conte e dal Movimento 5 Stelle quando era al Governo ma che il Governo attuale ha deciso di ridimensionare fortemente soprattutto in alcuni suoi aspetti approfonditi in questo articolo. Ed ora c’è la riapertura di uno spiraglio con questa convocazione. Ecco il punto della situazione.

Superbonus, domani, lunedì 20 febbraio, i rappresentanti delle imprese e delle banche a Palazzo Chigi

Per la giornata di domani, lunedì 20 febbraio, alle 17.15 come informa Ansa, il Governo ha convocato a Palazzo Chigi i presidenti delle categorie interessate dalle norme che bloccano la cessione dei crediti dei bonus edilizia, tra cui il superbonus.
La convocazione è stata inviata dal Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano ed è indirizzata direttamente ai presidenti dell’Ance Federica Brancaccio, di Confindustria Carlo Bonomi, di Confedilizia Giorgio Spaziani Testa, di Confapi Cristian Camisa e dell’alleanza delle Cooperative Italiane Maurizio Gardini. Tra le associazioni convocate ci sarebbero anche anche gli artigiani della Cna e della Confartigianato, particolarmente rappresentativi nel settore edile.

In programma sempre per la giornata di lunedì alle 16.30 anche un incontro con i rappresentanti del mondo delle banche.

Per il Governo al doppio incontro dovrebbero essere presenti il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano, il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, quello delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, quello dell’Ambiente e della Sicurezza energetica Gilberto Pichetto, il viceministro all’Economia Maurizio Leo, oltre al direttore dell’Agenzia delle Entrate Ernesto Maria Ruffini.

La convocazione arriva a seguito del decreto, già operativo, di tre articoli sul blocco alla cessione dei crediti e allo sconto in fattura deciso dal governo di Giorgia Meloni. E dopo che molti costruttori hanno già iniziato a fermare i lavori.

Superbonus, le parole del ministro per i rapporti col Parlamento Luca Ciriani: ”Molti hanno passato il cerino a quelli che venivano dopo”

Su questa tematica del Superbonus ci sono da registrare le parole del ministro per i Rapporti con il Parlamento Luca Ciriani che ha evidenziato che

Molti hanno passato il cerino a quelli che venivano dopo, il governo Meloni ha dovuto scegliere, non si poteva rinviare. Alcune modifiche si potranno fare ma il problema è gigantesco, non poteva essere accantonato. I conti pubblici sono minacciati da una voragine di 110 miliardi di debito generati dal Superbonus. Questa è una questione dolorosa che andava affrontata.

I 110 miliardi di buco, che secondo il ministro Giorgetti e la premier Meloni sarebbe stato generato dal Superbonus e dagli altri bonus edilizi, sono la menzogna del secolo, appena riproposta anche dal ministro Ciriani” è la replica di Emiliano Fenu, capogruppo del Movimento 5 Stelle in Commissione finanze della Camera.

O siamo alle bufale o alle più clamorose dimostrazioni di incompetenza dei rappresentanti del Governo. Centodieci miliardi, infatti, altro non rappresentano che gli investimenti attivati attraverso i vari bonus edilizi, con uno ‘scostamento’ complessivo di 37 miliardi di euro rispetto alle previsioni iniziali. Ma – aggiunge – né i 110 miliardi, né i 37 sono un buco, perché nel frattempo il Pil è cresciuto del 6,7% nel 2021 e del 3,9% nel 2022, assicurando un incredibile extragettito fiscale che il Governo Draghi, appoggiato da tutti i partiti, compreso Fratelli d’Italia che ne ha voluto ereditare Giorgetti come ministro dell’economia, ha utilizzato per erogare aiuti a famiglie e imprese contro il caro energia.

Superbonus, la maggioranza di Governo alla ricerca di un’intesa

Come riporta l’Agenzia Agi Tommaso Foti, capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera illustra quale potrebbe essere la via d’uscita:

Non è stato bloccato il Superbonus, ma la cessione del credito agli enti locali che si stavano sostituendo al sistema bancario. Una strada percorribile è quella di valutare la cartolarizzazione dei crediti ceduti”, ha affermato Foti – non ci possiamo permettere di non vedere una situazione che è una bomba a orologeria.

Come si sa le opposizioni sono all’attacco del Governo sul tema Superbonus con Movimento 5 Stelle e Partito Democratico in testa ma anche all’interno di Forza Italia nel perimetro della maggioranza di Governo ci sono dubbi.

Li esprime il capogruppo alla Camera del partito di Silvio Berlusconi, Alessandro Cattaneo:

“In questo momento non c’era altra scelta, ma il conto non possono pagarlo famiglie e imprese. Togliere il Superbonus potrebbe determinare anche una frenata dell’economia. Forza Italia lavorerà per una soluzione. E’ stato necessario mettere il punto a una situazione che ci avrebbe portato al default ma ora bisogna sbloccare i crediti maturati una volta per tutte”.

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