Lo sviluppo sostenibile, ecco la sfida dell’Earth Day 2022!

La sfida lanciata dall'Earth Day di quest'anno è investire sullo sviluppo sostenibile: una crescita sostenibile porta reddito e fa bene all'ambiente!

Oggi, 22 aprile, è la Giornata Mondiale della Terra, l’Earth Day, una delle manifestazioni più grandi a favore del nostro pianeta. Proprio in questa giornata si celebra il nostro pianeta Terra e si vuole ricordare la sua salvaguardia e la tutela delle specie, sia animali che vegetali.

Sono tantissimi gli eventi in programmazione per la Giornata Mondiale della Terra, o Earth Day. Le associazioni ambientaliste e animaliste sono oggi in prima linea nel ribadire l’importanza della tutela dell’ambiente in qualsiasi settore, da quello alimentare a quello idrico, fino all’inquinamento da smog.

Ma perché l’Earth Day si festeggia proprio il 22 Aprile? Questa giornata è uno degli eventi green più importanti creato dal 1970. Ma nonostante questo evento sia nato negli anni Settanta, solo adesso stiamo cominciando a comprendere l’importanza della tutela dell’ambiente.

Quando e perché nasce l’Earth Day?

Il primo Giorno della Terra è stato istituito a San Francisco durante la Conferenza UNESCO, ma il 21 marzo del 1970, in concomitanza all’equinozio di primavera. La proclamazione di un giorno dedicato alla Terra all’epoca costituiva un evento eccezionale, per il semplice fatto che l’importanza del problema ambientale non era percepita allo stesso modo di adesso.

Questo evento segnò la proclamazione di una serie di principi e responsabilità che ogni Stato doveva assumersi: alle Nazioni Unite firmarono ben 36 leader mondiali, tra cui il Segretario ONU U Thant, Margaret Mead (antropologa), John Gardner a tanti altri. Ma l’ultima firma è stata apposta solamente nel 2000 da Mikhail Gorbaciov.

Successivamente, il 22 aprile del 1970, Earth Day fu definita come Giornata Mondiale della Terra da parte del senatore degli Stati Uniti, Gaylord Nelson. Fino a quel momento, però, questa giornata era considerata come una manifestazione prettamente statunitense. Gli altri Stati non sentivano la necessità di festeggiare una giornata ecologista.

La ragione? Gli ambientalisti e gli ecologisti non erano ben visti in quel periodo.

Molti scienziati e scienziate persero tutto, il loro lavoro, la loro carriera, a causa delle loro opinioni in merito: erano considerati “fricchettoni” e bugiardi, tant’è che molti politici misero in dubbio anche le loro ricerche, offuscati dalla smania di denaro e dagl’interessi economici. 

Molti politici, a partire dagli anni 50, credevano che il problema ambientale fosse solo un modo per i ricercatori delle università di accaparrare finanziamenti pubblici. Si sviluppò quella corrente chiamata negazionismo climatico, di cui vediamo delle tracce ancora oggi.

Fortunatamente, da allora, le cose sono cambiate. Le persone hanno acquisito più sensibilità verso il problema della tutela dell’ambiente, grazie anche all’istituzione di giornate come l’Earth Day. Ad oggi, questa giornata è un evento che coinvolge tantissimi Stati e tantissime organizzazioni. 

Una delle manifestazioni più significative si ebbe nel 1990, quando durante questa giornata, nel mondo si mobilitarono più di 200 milioni di persone, unite dall’amore verso l’ambiente.

Proprio in quella manifestazione, grazie alle attività organizzate, molte persone vennero sensibilizzate alla cultura del riciclo. Da quel momento, si apri la strada verso il Summit della Terra organizzato dalle Nazioni Unite del 1992 a Rio de Janeiro, chiamato anche Summit della Terra.

Con l’avvento di Internet, divenne molto più semplice diffondere articoli od organizzare manifestazioni, e gli anni 2000 segnarono la linea di demarcazione verso l’internazionalismo dell’evento.

Durante l’Earth Day di quell’anno, Kelly Evans, giornalista americana e direttore esecutivo, riuscì ad invitare alla manifestazione più di 5.000 gruppi ambientalisti, provenienti da 183 paesi del mondo.

In quella occasione, partecipò anche Leonardo di Caprio, attore internazionale, ospite d’onore dell’evento: parteciparono circa 400.000 persone, nonostante la pioggia!

Ma oggi l’Earth Day cosa festeggia? Il Wwf, “Un miliardo di specie a rischio estinzione”

La manifestazione mondiale, il più delle volte, serve a ricordare il pericolo che la Terra e le specie corrono ogni anno rischiando l’estinzione. Il Wwf, l’organizzazione per la tutela delle specie animali, ci ricorda che 

un milione di specie sono a rischio estinzione, stiamo bruciando la ricchezza della vita sul nostro pianeta. A causa di incendi e deforestazione parte della foresta amazzonica emette più Co2 di quanta ne riesca ad assorbire”

Proprio quest’anno, l’organizzazione ha reso noto un documento intitolato “Giornata mondiale della Terra 2022: un pianeta in bilico” nel quale si mette in risalto il problema dello scioglimento dei ghiacci, in particolare, dice che:

“il 75% della superficie terrestre non coperta da ghiaccio è già stata significativamente alterata. La maggior parte degli oceani è inquinata e più dell’85% delle zone umide è andata perduta”

Il documento analizza anche il tasso di estinzione delle specie animali e della biodiversità – dice il documento – “il tasso di estinzione di specie animali e vegetali è 1.000 volte superiore a quello naturale […]

il più importante fattore diretto alla base della perdita di biodiversità negli ultimi decenni è stato il cambiamento dell’uso dei suoli e, principalmente, la conversione di habitat primari incontaminati in sistemi agricoli: l’agricoltura consuma oggi il 40% della superficie terrestre, ed è responsabile del 23% delle emissioni di gas serra”

Odg della Giornata Mondiale della Terra: investire sull’ambiente!

Quest’anno, in sostanza, si cerca di ricordare ai governi l’importanza di investire nell’ambiente e nell’energia rinnovabile e, inoltre, si chiede maggiore collaborazione con le aziende. Il problema è proprio questo, secondo gli organizzatori dell’Earth Day di quest’anno:

Se le aziende non agiscono ora, il cambiamento climatico danneggerà sempre più profondamente le economie, aumenterà la scarsità, prosciugherà i profitti e le prospettive di lavoro, e avrà un impatto su tutti noi

Le aziende potrebbero costituire parte della soluzione al problema, come dicono i dati:

Gli studi mostrano una correlazione diretta tra le pratiche commerciali sostenibili, i prezzi delle azioni e le prestazioni aziendali. Le aziende che sviluppano forti standard ESG (Environment Social Governance) hanno una migliore redditività, finanze più solide, dipendenti più felici e performance azionarie più resistenti

Quindi, investire nel settore green porta sicuramente del reddito, in pratica è un gioco win to win quello dello sviluppo sostenibile. L’importante è puntare sull’innovazione e molte aziende lo hanno già capito. La scelta non è più se essere sostenibili o meno, ma essere sostenibili perché la sostenibilità porta prosperità, in poche parole, reddito.

È proprio questo l’appello lanciato dagli organizzatori della Giornata Mondiale della Terra oggi: “Dite ai leader aziendali di salire a bordo di un futuro sostenibile o di togliersi di mezzo!”

Ma l’appello non è rivolto solamente alle aziende, ma anche ai governi, che il più delle volte possono fornire un aiuto importante:

Quando si tratta di cambiamento climatico, i soldi parlano. Attraverso regolamenti, incentivi e partnership pubblico-privato, i governi hanno le chiavi per trasformare e costruire l’economia verde

Ma non solo le aziende e i governi, ma anche i singoli cittadini possono nel loro piccolo offrire un contributo importante. La tutela dell’ambiente parte anche dalle piccole azioni che ognuno di noi fa ogni giorno: le nostre scelte alimentari, le scelte riguardo lo shopping, possono influenzare tantissimo gli ecosistemi.

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