I furti d’auto sono una triste costante nelle cronache locali, così come i furti e le aggressioni che avvengono mentre si è alla guida, a causa degli stratagemmi sempre più sofisticati e subdoli messi in atto dai malviventi, che molto spesso puntano proprio sulla buonafede e sul senso civico delle loro vittime per mettere a segno colpi sicuri.
In particolare, dal centro Italia arriva il resoconto di un furto particolarmente raffinato, che però rischia di ripetersi anche in altre regioni della penisola, anche perché si fonda su uno degli istinti primordiali dell’essere umano.
Vediamo allora nel dettaglio in che cosa consiste questo nuovo trucco utilizzato dai ladri d’auto, come riconoscerlo e che cosa fare se si ha il sospetto di esserne coinvolti.
Un nuovo trucco per rubare l’auto: la tecnica del bambino
Secondo quanto raccontato ai carabinieri dalla vittima del furto (che in auto aveva anche diversi mazzi di chiavi, oltre a del denaro nel portafogli), gli eventi sarebbero andati grossomodo in questa maniera.
L’uomo si trovava al volante della sua vettura, in una zona rurale, quando una donna con un neonato in braccio si è lanciata in mezzo alla strada, in evidente stato di alterazione e gridando aiuto.
L’uomo ha quindi accostato l’auto, mentre la donna lo implorava di aiutarla a recuperare l’altro figlio, caduto con la bicicletta in un fosso ai margini della carreggiata e che non sarebbe più riuscito a muoversi.
La vittima sarebbe quindi scesa dall’auto per prestare soccorso al ragazzino e comprendere meglio la situazione, ed è stato allora che un uomo è spuntato da un campo vicino, e insieme alla donna è presto salito a bordo della vettura, scappando a tutta velocità.
Non è noto se le chiavi fossero rimaste inserite nel cruscotto, o se i malviventi abbiano utilizzato strumenti specifici per mettere in moto l’auto; in ogni caso, ci sono alcuni aspetti su cui concentrarsi in questa vicenda per evitare di incorrere nello stesso triste epilogo.
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Come proteggersi dalla tecnica del bambino
In primo luogo, occorre notare come, giustamente, l’uomo sia sceso dall’auto in tutta fretta, senza preoccuparsi di chiuderla. Proprio qui si può individuare il primo passo falso della vittima: dunque, anche nel caso in cui scendiate dalla vettura per soccorrere qualcuno, preoccupatevi sempre di richiuderla a chiave, non prenderà più di qualche secondo e potrebbe essere una scelta cruciale.
In secondo luogo, prima di scendere comunicate alla persona che vi ha fermato la vostra intenzione di chiamare i soccorsi. La sua reazione potrebbe farvi capire da subito se si tratta di un’emergenza reale, per cui la vostra iniziativa sarà apprezzata, oppure se si tratta di un escamotage (in questo caso è probabile che vi invitino a scendere a tutti i costi).
Cercate di considerare poi lucidamente il contesto nel quale vi trovate: che cosa ci facevano una donna con due bambini piccoli nel bel mezzo della campagna? Se istintivamente qualcosa non vi torna, allertate in primo luogo i soccorsi.
Ovviamente, di fronte alla possibilità che ci sia un bambino gravemente ferito che ha bisogno del nostro aiuto è difficile ragionare a mente fredda; eppure, purtroppo, anche altri recenti casi in cui sono messe in gioco le nostre emozioni per compiere furti hanno dimostrato come la prudenzia non sia mai troppa, soprattutto se si è da soli in un ambiente poco frequentato.