Enrico Letta: “Meloni da Vox? Mi aspettavo esordio più europeista. Non torno in Francia”

Enrico Letta: “Meloni da ultradestra Vox? Mi aspettavo un esordio più europeista. Non torno in Francia”. Giuseppe Conte: "Modello Meloni è Polonia? Nessun arretramento sui diritti". Le loro parole nell'articolo.

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Enrico Letta, segretario uscente del Partito Democratico, è stato ospite della prima puntata di Che Tempo che Fa su Rai 3. Letta, ha parlato in collegamento con Fabio Fazio e ha fatto un appello alle altre forze di minoranza per fare una opposizione il più unitaria possibile e "se sarà il caso anche di piazza".

Letta ha anche criticato il primo atto di politica estera di Meloni che nel pomeriggio con un video è intervenuta alla kermesse del partito di destra spagnolo Vox. Ecco le parole di Letta da Fazio.

Enrico Letta: “Serve una opposizione il più unitaria possibile”

Enrico Letta in collegamento con Fabio Fazio ha parlato della necesstà di fare una opposizione che sia il più unitaria possibile. E se serve anche di piazza. Oggi a tutti gli effetti le opposizioni al Governo Meloni saranno tre, quella del Partito Democratico e alleati. Quella del Movimento 5 Stelle e quella del cosiddetto Terzo Polo-Azione Italia Viva.

Letta ha evidenziato nel collegamento con Fazio che

il Movimento 5 Stelle ha svolto un ruolo importante, noi governiamo con loro in alcune regioni come il Lazio, dove si tornerà al voto. Io spero che faremo un'opposizione  che sia il più unitaria possibile, altrimenti faremo il regalo più grande a Giorgia Meloni e al suo governo che ne avrebbero un vantaggio. Sarà una legislatura di battaglia e se serve faremo un'opposizione anche di piazza.

Letta ha anche ironizzato sul fatto che molti esponenti di Lega e Fratelli d'Italia lo hanno invitato a tornare in Francia: “In tanti – ha detto - da Lega e Fdi mi invitano a prendere la strada del ritorno ma io sarò impegnato a fare opposizione in Aula con tutta la determinazione che ho perché penso che questa destra non sia ciò di cui l'Italia ha bisogno. E quando ci sarà la crisi del Governo Meloni saremo lì a chiedere le elezioni anticipate".

Enrico Letta e la conferma che non si candiderà al congresso: “No allo scioglimento del Pd”

A domande specifiche sul futuro del Pd e sul congresso il cui percorso si è avviato per arrivare ad avere un nuovo gruppo dirigente del Pd già nel mese di marzo, Letta ha risposto così:

Abbiamo cinque milioni di persone che ci hanno votato. E ci hanno chiesto di fare opposizione. Dobbiamo farla in maniera intransigente, costruttiva, nell'interesse del Paese.  Escludo lo scioglimento del Pd. Io non sarò candidato. Io sarò impegnato in Parlamento con tutta la determinazione possibile. L'opposizione è rigenerante".

Al congresso si discuterà anche del possibile cambio di nome, sarà un congresso di dibattito aperto a ogni discussione. Tutti coloro che vogliono costruire un'alternativa partecipino al processo costituente del nuovo Pd. È un campo in cui non è deciso nulla e sarà appassionante. Vengano e partecipino e entro l'inverno, ovvero fine febbraio o inizio marzo, "avremo un nuovo Pd".

"L'opposizione rigenererà il partito e il centrosinistra con una nuova generazione che deve prendere il comando. Si è fatta anche ironia sulle tante candidature, io penso che sia bello che ci siano tante candidature. Io faccio da garante in questo percorso, ho le mie idee ma sarò neutrale e non prenderò parte per nessun candidato o candidata”.

Sollecitato da Fazio a parlare di due papabili come il presidente della Regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini e Elly Schlein, Letta ha detto: “Bonaccini e Schlein sono grandi risorse e ricchezze per il futuro del centrosinistra, così come altri”.

Enrico Letta e i primi attacchi alla premier in pectore Giorgia Meloni: “Prima uscita in politica estera con Vox, onestamente mi attendevo qualcosa di più europeista”

“Nei prossimi giorni – annuncia Letta - sarà presentata l'agenda del Pd in Parlamento: una proposta che spazierà dal disallineamento, anche solo a livello nazionale, del prezzo del gas da quello dell'energia elettrica, al salario minimo, fino allo ius scholae".

Dobbiamo essere pronti a fare la prima opposizione a questo governo, e mi lasci dire che il primo gesto di politica estera di Giorgia Meloni è stato quello partecipare all'evento della destra spagnola, con i post franchisti di Vox. Mi sarei aspettato qualcosa di più europeista e unitario.

Giuseppe Conte: “Modello Meloni è la Polonia? No ad arretramenti sui diritti”

In serata anche il leader del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte ha attaccato Giorgia Meloni:

Giorgia Meloni - scrive Conte su Facebook - ritorna a parlare ai suoi amici della ultradestra di Vox. Questa volta, più astutamente adotta toni pacati e composti. Ormai è da settimane che cerca di ostentare il proprio volto rassicurante per conservarsi nelle grazie del tanto (da lei stessa in passato) vituperato establishment, a cui ha assicurato, evidentemente, che certi interessi non verranno toccati”. 

 “Qualcosa se l’è fatta scappare però – ha scritto Conte – dice di voler fare come i suoi amici polacchi, che hanno portato al governo idee e misure di marcato carattere reazionario e antidemocratico. Se il modello di governo è quello polacco la avvertiamo subito: noi non permetteremo in nessun modo arretramenti sui diritti e sui presidi democratici in Italia. Sia chiaro".