Zelensky, ipotesi annessione Crimea! La Nato dice no!

Zelensky vorrebbe considerare l'ipotesi di annettere la Crimea, ma la Nato prende le distanze. Nel frattempo, continuano gli attacchi a Odessa.

Ad un giorno di distanza dalla parata della Giornata della Vittoria, il presidente ucraino Zelensky apre verso la pace con la possibile annessione della Crimea, mentre la Nato prende le distanze da questa decisione. Nel frattempo, continuano le esplosioni nella Transnistria e le evacuazioni dell’Azovstal.

Ma la controffensiva ucraina continua ed arriva la notizia da Kiev: “Distrutta un’altra nave russa“. Arrivano anche altre notizie direttamente dagli Stati Uniti, con la decisione di Biden di inviare altri aiuti militari. Si tratta di un pacchetto che comprendono l’invio di un equipaggiamento militario di vario tipo, radar e munizionie, per un valore di 150 milioni di dollari.

La notizia, ovviamente, non fa contento il Cremlino: “Gli Usa partecipano direttamente alla guerra“. Ma proprio in queste ore, sempre Mosca, rivendica la distruzione delle armi fornite a Kiev dalla Nato e continuano i bombardamenti nel Donbass e su Odessa. Diverse esplosioni anche nella Transnistria.

Proprio qualche giorno prima della Giornata della Vittoria, il presidente ucraino Zelensky aveva esortato i suoi cittadini a “non ignorare le sirene”. Arrivano, quindi, il sostegno da parte del Segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg:

“la guerra sarà lunga, ma Kiev vincerà grazie all’aiuto degli Alleati. Non ci sarà nessuna annessione della Crimea

E più tardi ad intervenire in merito all’annessione della Crimea sarà anche l’Alto rappresentate per la politica estera dell’Ue, ribadendo l’importanza del sostegno militare europeo a Kiev e della decisione che prevede l’invio di nuove armi, per poi puntulalizzare: “Non siamo belligeranti”.

Bombardamenti nel Donbass e ad Odessa

Questo è ormai il settantatresimo giorno di guerra e la controffensiva russa comincia ad intensificarsi più ad est, nelle regioni del Donbass e nell’oblast’ di Kharkiv, ma anche a sud. Secondo https://www.huffingtonpost.it/, riportando le notizie di Kyiv Independent, i bombardamenti continuano

sulla città di Kramatorsk, nel Donbass, ma anche su Krasnograd, Lyman e Skorovodynivka. Missili russi hanno colpito Kostiantynivka, nell’Oblast di Donetsk

Qui, secondo un primo bilancio, sono stati registrati nove feriti e due morti. Kiev ha anche denunciato un attacco da parte dei soldati russi su una colonna di auto di civili in fuga dalla città, provocando quattro morti. Sempre ad est, un raid missilistico russo ha colpito Sumy.

Odessa continua ad essere bombardata. Qui sono stati distrutti tre depositi di munizioni, un attacco rivendicato poi da Mosca. Le amministrazioni regionali ucraini hanno denunciato anche delle esplosioni a Mykolaiv, nella regione centrale di Poltava ed a ovest nell’oblast. 

Grazie anche all’appoggio militare dell’Ue e della Nato, l’ucraina ha intensificato in questi giorni la controffensiva nella regione di Kharkiv. Secondo le autorità locali, in particolare secondo l’Institute for the study of War di Washington, Kiev sta già riconquistando terreno:

Le forze ucraine hanno catturato diversi insediamenti a Nord e a Est di Kharkiv nelle ultime 24 ore, riducendo la capacità delle forze russe di minacciare la città – poi continua – Questa operazione ucraina si sta trasformando in una controffensiva di successo e più ampia, a differenza dei contrattacchi più localizzati che le forze ucraine hanno condotto durante la guerra per proteggere quel terreno chiave e interrompere le operazioni offensive russe

Continua la controffensiva ucraina: attacco alla nave russa!

Anche secondo i servizi di intelligence inglesi, le forze ucraine stanno continuando ad infliggere seri danni all’esercito russo, come la distruzione dei sofisticati carri armati T-90M. Questi, sempre secondo l’intelligence inglese, saranno difficile da rimpiazzare soprattutto a causa delle sanzioni che l’occidente sta continuando ad inviare alla Russia.

Come anticipato anche in apertura, diverse segnalazioni di esplosioni sono state inviate dalla Transnistria. Proprio diversi giorni fa, due droni avevano sorvolato le caserme in Voronkovo, dove sono avvenute le esplosioni.

Gli attacchi in questione sembrano essere avvenuti alle ore 21:40 della notte scorse. Fortunatamente non sono stati segnalati ulteriori morti, secondo quanto hanno riportato i media russi. 

Ad ogni modo, l’Ucraina continua ad attaccare – come già detto più volte in questo articolo – ed a rivendicare anche l’attacco verso una nave russa. Stavolta si tratta proprio di una nave da sbarco. Se fosse riuscito a sbarcare, molto probabilmente le forze russe sul territorio sarebbero state rafforzate.

A farlo sapere, attraverso Twitter – diventato ormai un mezzo di comunicazione fondamentale – il ministero della Difesa ucraina:

Un drone ucraino Bayraktar TB2 ha distrutto un’altra nave russa.

Mentre, Serhiy Bratchuk, il portavoce dell’amministrazione militare di Odessa, in merito ai dettagli dell’operazione dice:

Ora c’è una guerra e, quando possibile, verranno annunciati i dettagli. Adesso vengono fornite informazioni che possono essere date al pubblico e non danneggiano le forze armate e l’Ucraina. Tutto sarà chiarito in seguito. – per continuare dicendo – La tradizionale parata della flotta russa del Mar Nero il 9 maggio di quest’anno si terrà vicino a Snake Island, in fondo al mare.

Lo humor nero di Kiev in questo caso è molto più tagliente. Ma la controffensiva ucraina potrà durare così a lungo soprattutto grazie al continuo intervento della Nato e dell’Ue. Questo lo conferma anche il Segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, che in merito in una intervista al quotidiano tedesco Welt ha ribadito:

Anche se ci vorranno mesi o anni per battere Putin, faremo tutto il possibile perché il conflitto non si espanda. L’Ucraina – ha proseguito – deve vincere questa guerra perché difende il suo territorio. I membri della Nato non accetteranno mai l’annessione illegale della Crimea. Ci siamo inoltre sempre opposti al controllo russo su parti del Donbass nell’Ucraina orientale

Successivamente, anche il vicesegretario della Nato, Mircea Geoana, aveva detto:

stiamo entrando in una fase decisiva della guerra, anche se potrebbe trascinarsi per un periodo di tempo più lungo […] nel frattempo, però, non vediamo in termini militari indicazioni secondo cui la Russia è disposta ad una escalation della situazione con la Nato, né che ne abbia la capacità.

Quindi, probabilmente la guerra continuerà a infuriare, anche più intensamente, con ulteriori vittime e sacrifici, ma in questo momento non vediamo un rischio di escalation tra la Russia e la Nato. E stiamo anche cercando di evitare una escalation tra la Nato e la Russia

Quindi, Biden continua ad inviare altri aiuti militari a Kiev per altri 150 milioni di dollari. Il nuovo pacchetto di aiuti prevede l’invio di radar, munizioni di artiglieria ed altro equipaggiamento e poi comunica l’ennesimo messaggio alla Russia:

Oggi gli Stati Uniti stanno continuando il forte sostegno al coraggioso popolo dell’Ucraina mentre difendono il loro Paese contro l’aggressione russa

Ad ogni modo, il presidente Biden, evidentemente in difficoltà, annuncia anche l’esaurimento delle scorte:

l’amministrazione ha quasi esaurito i fondi usati finora per gli aiuti all’Ucraina

L’aiuto all’Ucraina, quindi, non potrà durare in eterno e la guerra molto probabilmente terminerà quando una delle due forze non avrà esaurito le munizioni e le scorte inviate dalla Nato e dall’Ue. A meno che la proposta del presidente Zelensky, di annessione della Crimea, non venga accolta da Putin. 

Redazione Trend-online.com
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