La controffensiva, l’incontro col Papa, Putin: ecco cosa ha detto Zelensky da Vespa

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky a Porta a Porta a tutto campo su Putin, incontro col Papa, minaccia nucleare e controffensiva.

Negoziati di pace, mediazione del Papa, controffensiva dell’Ucraina, minaccia nucleare, Vladimir Putin.

Sono stati tanti i temi di discussione trattati dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel corso della puntata speciale di Porta a Porta condotta da Bruno Vespa.

Zelensky ha risposto alle domande di Vespa, del direttore del Tg1 Monica Maggioni, del Tg7 Enrico Mentana, di SkyTg24 Giuseppe De Bellis, del conduttore Mediaset Nicola Porro e, per i quotidiani erano presenti i direttori di Repubblica Maurizio Molinari, del Sole 24 Ore Fabio Tamburini e l’editorialista del Corriere della Sera Ferruccio De Bortoli.

Vediamo i passaggi principali dell’intervento di Zelensky che ha confermato di “non volere parlare con Putin” perché “la soluzione è la nostra controffensiva, perché quando saremo al confine con la Crimea il sostegno alla Russia diminuirà. Manca poco“.

L’incontro con il Papa e la possibile mediazione del Vaticano

Tema forte trattato è stato quello di una possibile mediazione del Vaticano nella situazione di guerra tra Russia e Ucraina.

Zelensky ha spiegato che è stato un “onore incontrare il Papa ma ha anche ribadito che la guerra è in Ucraina e quindi il piano di pace deve essere ucraino. Anche se si è detto interessato a coinvolgere il Vaticano e l’Italia per potere arrivare alla pace”.

Con tutto il rispetto per Sua Santità, noi non abbiamo bisogno di mediatori, noi abbiamo bisogno di una pace giusta.

Zelensky, Putin, la guerra e la minaccia del nucleare

Zelensky ha affermato che”non ha senso tentare di coinvolgere ora la Russia in un dialogo. Non si può fare una mediazione con Putin, nessun Paese al mondo lo può fare”.

Minaccia nucleare da parte della Russia? Zelensky ha affermato che “Putin non userà le armi nucleari. Nessuno può sapere che cosa passa per la testa del presidente russo ma Putin ha tanta voglia di vivere e cercherà di fare di tutto per vivere”.

Zelensky ha affermato poi di

non essere disposto a parlare con Putin. Putin ha portato l’aggressione, Putin è lontano da quella Russia che aveva i contatti con il mondo civile. Ora è isolato al Cremlino. Putin ha isolato la Russia dal resto del mondo. Vedono questo piccolo leader che è uno che uccide non solo la nostra gente ma anche la sua di gente.

Il presidente ucraino ha anche affermato che “non è stata Kiev ad attaccare il Cremlino con i droni”.

La controffensiva e il tema della vittoria della guerra

Altro tema portante è la controffensiva:

”La via d’uscita alla situazione in Ucraina per il presidente ucraino è la controffensiva: quando saremo al confine con la Crimea, il sostegno a Putin all’interno della Russia diminuirà e lui dovrà trovare una via d’uscita. Manca poco”.

Putin, ha affermato Zelensky, in Russia controlla tutto lo spazio mediatico ma l’unica soluzione è che i russi lascino i territori. Dobbiamo fare pressione non solo sul campo di battaglia ma anche attraverso le sanzioni.

Zelensky interpellato sulla controffensiva comprensibilmente non è entrato in troppi dettagli: ”A breve ci saranno passi importanti ma non posso dire di più perché non aiuterebbe l’Ucraina. Ci stiamo preparando con grande impegno, siamo molto motivati. Noi crediamo nella vittoria”.

“Vogliamo una pace giusta. Se l’Ucraina cade, il passo successivo è la Moldavia e poi i Paesi baltici. Putin arriva lì, forse non Italia, ma i Paesi baltici sono membri della Nato e voi dovrete mandare lì in guerra i vostri figli”.

E ha aggiunto anche: ”Non temo un referendum in Crimea, ma sarebbe contro la Costituzione perché la Crimea fa parte dell’Ucraina”.

La politica internazionale e il rapporto con l’Italia

Zelensky ha parlato anche del suo rapporto con l’Italia:

L’Italia ci sostiene a ogni livello e ne siamo profondamente grati. La primo ministro Giorgia Meloni sostiene pienamente il Paese nell’adesione dell’Unione Europea. E voglio ringraziare l’Italia perché senza i sistemi di difesa antiaerei forniti da Italia e Francia, come i Samp-T, ci sarebbero state molte più vittime.

E sul non incontro con Salvini, Zelensky a domanda di Vespa ha affermato che “Non è vero che non ho voluto incontrare Matteo Salvini, lo incontrerei con piacere – ha detto – C’è stata un po’ di disinformazione su questo”.

Il ruolo di Cina e Stati Uniti sullo scacchiere internazionale

Parlando del rapporto con la Cina Zelensky ha affermato di avere ribadito a Xi Jinping che l’Ucraina conta sul fatto che Pechino non fornisca armi a Mosca e Xi Jinping ha risposto che non daranno le armi e non sosterranno la Russia”.

Infine su Donald Trump nel caso in cui venisse rieletto presidente degli Stati Uniti: 

Chi sarà il prossimo presidente degli Stati Uniti lo deciderà il popolo americano, non so se Donald Trump potrà aiutarci in questa situazione.

E ha aggiunto ”ringrazio il Congresso e il presidente Joe Biden che ci danno un sostegno molto grande e di cui siamo molto grati. Voglio ricordare che ho incontrato Trump quando eravamo entrambi presidenti e non c’era un’invasione su larga scala, ma un’aggressione visto che Donbass e Crimea erano state occupate. Non sono sicuro che all’epoca si rendesse conto, non sono sicuro fosse una sua priorità”.

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