Accelera ancora il contagio in US, e l'azionario corregge

A mitigare l'entusiasmo, presumibilmente, i numeri di nuove infezioni di diversi stati USA, degnamente riassunti nel consueto schema di DB.

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La positività si è un po' affievolita, ieri a Wall Street nel finale di seduta. Nulla in grado di evitare al  Nasdaq Composite (+0.75%) di mettere a segno l'ottava seduta positiva di seguito, e dodicesima su 13, con nuovo massimo storico. L'S&P 500 ha recuperato uno 0.4%,  ma a 2 ore dalla chiusura faceva +1%.

A mitigare l'entusiasmo, presumibilmente, i numeri di nuove infezioni di diversi stati USA,  degnamente riassunti nel consueto schema di DB.

Ormai il tasso di trasmissione del virus Rt è sopra  l'1% in 29 dei 50 stati, cosa che lascia intendere che il trend nel breve è destinato a continuare. Tra i singoli numeri spicca il +6.9% dell'Arizona e il +4.3% della popolosissima California. Il  Texas ha comunicato che a questi ritmi lo spazio nelle terapie intensive si esaurirà  in 11 giorni. A livello nazionale le  ospedalizzazioni sono salite del 5% ieri,  ritmo massimo dal 14 Aprile. Un chiaro segnale che non è un fenomeno legato  all'aumento dei test, e che entro breve anche il numero delle vittime inizierà  a  salire. Il Governatore della  California Newsome ha dichiarato che al momento non ripristina lo "stay at home order" ma se  le cose  peggiorano lo farà,  mentre quello del  Texas,  Abbott, ha consigliato vivamente  la gente di stare a casa. L'EU sta considerando di bloccare gli ingressi dagli USA quando riaprirà  le frontiere il  primo luglio ( link ). Non credo che Trump la  prenderà benissimo.

Fuori dagli USA, la  Germania continua a gestire  il  suo  focolaio, ma a preoccupare è  la  Svezia che conserva un ritmo di crescita rapido e ha ormai più  casi per milione di abitanti del resto d'Europa. Ha fatto un po' di rumore la decisione del Portogallo di ripristinare delle misure a Lisbona in seguito ad un aumento dei casi. E poi ci sono Brasile, India e Messico (ieri colpito  anche da un terremoto) che continuano a mostrare tassi di crescita superiori al 3%. Per finire con una nota positiva, in UK la stabilizzazione dei dati su livelli "tedeschi" ha permesso a Johnson di annunciare ulteriori riaperture per il  4 di Luglio.

La seduta asiatica ha avuto un decorso  contrastato. Le news sui contagi hanno pesato su Tokyo, le "H" shares e - infine - sul Mumbai,  mentre le "A" shares hanno mostrato  progressi, insieme con Jakarta, e Seul, favorita dalla "sospensione delle azioni militari" ordinata da dal  Leader della Corea  del  Nord Kim.

Il sentiment ha preso a incupirsi poco dopo l'apertura europea, con gli indici ad accumulare un robusto passivo nel corso della mattinata. Tra i motivi indicati per lo storno, l'intenzione degli USA di applicare dazi per 3.1  bln $ su beni EU e UK ( link ). La notizia è comunque andata a impattare su un azionario Eu già abbondantemente cedente, e impegnato a ritracciare larga parte dei guadagni di ieri. E, a  differenza  dei PMI di ieri, non è risultato  d'aiuto  un IFO tedesco in ulteriore recupero (86.2 da prec 79.7 e vs attese per 85) trainato dalle aspettative (+11 a 91.4 vs attese per 87).

Una certa attenzione ha ottenuto un pezzo di Reuters nel quale si narra della cena tra Macron e il Premier olandese Rutte, nella  quale  si sarebbero fatti dei progressi in direzione di un accordo per il Recovery Fund, in vista di un nuovo summit che è stato confermato per il 17/18 Luglio. Gli effetti di queste news non si sono però notati ne su azionario,  ne su cambi, ne su governativi EU, che hanno visto  i rendimenti salire. Importante, per contro, la  performance dell' oro,  che ha marcato  in mattinata i massimi dal 2012.

Nel pomeriggio non vi erano dati di rilievo in US e così i mercati sono rimasti preda delle news frammentarie sui contagi in US.

L'apertura di Wall Street è stata inizialmente composta, ma successivamente le headlines hanno iniziato a picchiare duro e gli indici hanno accelerato al ribasso, guidati dal Russell 2000 Small Cap, e con il Nasdaq, al solito, ultimo ad ammainare la bandiera.

  • FLORIDA COVID-19 CASES RISE 5.3% VS. PREVIOUS 7-DAY AVG. 3.7% - BBG
  • FLORIDA NEW POSITIVITY RATE JUMPS TO 15.9% FROM 10.8% DAY AGO
  • FLORIDA COVID-19 NEW HOSPITALIZATIONS UP 256, MOST IN MONTH
  • HOUSTON-AREA INTENSIVE CARE UNITS ARE AT 97% OF CAPACITY: CITY
  • NEW YORK GOVERNOR CUOMO SAYS QUARANTINE NOW COVERS VISITORS FROM
  • NEW YORK, NEW JERSEY AND CONNECTICUT ANNOUNCE 14-DAY QUARANTINE ON TRAVELERS FROM CORONAVIRUS HOTSPOTS
  • ALABAMA, ARKANSAS, ARIZONA, FLORIDA, NORTH CAROLINA, SOUTH CAROLINA, WASHINGTON, TEXAS, UTAH

Si tratta di numeri decisamente brutti, ma onestamente non si può certo dire che si tratti di sviluppi imprevedibili. L'impressione personale è che il movimento odierno abbia motivazioni tecniche rilevanti come e più del newsflow. In sostanza, un eccesso di ottimismo di breve,  evidente da un ampia  gamma di indicatori statistici, e contestuale ad una chiusura di trimestre che dovrebbe vedere robusti ribilanciamenti da parte dei fondi pensione e altri fondi passivi, con riduzione del  peso di equity.

La chiusura della seduta  europea vede  gli indici mettere giù  perdite pesanti, con i ciclici e le  banche a fare da battistrada, anche se per la verità  c'è poco da scegliere tra i vari settori. La fiammata di risk aversion ha causato una brusca inversione di tendenza sui rendimenti core, che stamattina salivano, e chiudono invece in calo, e con gli spread in allargamento, mentre la tendenza del $ a recuperare si è accentuata, ma chiaramente l'origine del catalyst gli mette un freno. Pesante la correzione del petrolio, e delle commodities, mentre anche l'oro, dopo i massimi in mattinata, ha restituito un po' di terreno.

Al momento di inviare il  pezzo ha fatto la sua comparsa  sui media una headline che (se confermata) la  dice lunga sull'atteggiamento dell' Amministrazione nei confronti di questi nuovi focolai:

TRUMP ADMIN PLANS TO END FEDERAL FUNDING AND SUPPORT FOR CORONAVIRUS TESTING SITES AT THE END OF THIS MONTH - CNBC, CITING NBC NEWS

Sul fronte tecnico, per l'S&P 500 rileva il livello di chiusura: sotto  3.080 il consolidamento delle ultime 6 sedute si risolve al  ribasso, cosa che configura un massimo decrescente e presumibilmente un test di 3.000 (la Media mobile a 2000 giorni è a 3030, praticamente già sfiorata oggi).

Il discorso è  più  compiuto sull'Eurostoxx che con la  seduta  di oggi configura, oltre al "lower high" un mega engulfing pattern che contiene le ultime 5 sedute, se si eccettua la chiusura di ieri sera. Una conferma domani chiama ribasso. Il Dax ha un quadro quasi identico.