Affitti, l’Emilia-Romagna (5,9%) è la regione che cresce di più

Il prezzo medio di locazione è salito a 10,5 euro/m2, nel terzo trimestre. Prima del Coronavirus impennata dei canoni in provincia di Rimini (29,6%). Bologna è il capoluogo dove l’affitto costa di più (14,1 euro/m2), davanti a Rimini (10 euro/m2).

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L’Emilia-Romagna ha segnato un aumento pari a 5,9% dei prezzi d’affitto delle case nel primo trimestre del 2020, osservando la performance migliore tra tutte le regioni e attestando il prezzo di locazione a 10,5 euro al metro quadro mensili. A stabilirlo è l’ultimo indice dei prezzi di idealista che ha rilevato su base annuale, un aumento dei prezzi di richiesta dei locatori di16,2 punti percentuali.

Il trend delle province

La maggior parte delle province emiliane osserva un incremento delle richieste dei locatari, misurando prezzi in aumento in 7 delle 9 province totali. Prima fra tutte è Rimini che detiene il migliore andamento del trimestre (29,6%), davanti a Ravenna (8,1%) e Bologna (6,1%). Seguono in classifica le province di Ferrara (4,6%), di Reggio Emilia (3,3%), Modena (2,4%) e Piacenza (0,6%). In controtendenza, perdono quota invece Forlì-Cesena (-0,3%) e Parma (-4,6%).

In termini di prezzo, le province più care e con valori di locazione a doppia cifra sono Ravenna (16,3 euro/m2), Rimini (14,2 euro/m2) e Bologna (12,5 euro/m2). Le province più accessibili sono invece Reggio Emilia (7,5 euro/m2) e Piacenza (6,8 euro/m2).

La situazione dei capoluoghi

Nei capoluoghi il trend in crescita a Rimini (8,2%), Ferrara (6%) e Bologna (5,8%) oltre la media registrata nel periodo menzionato. A seguire troviamo Cesena che cresce del 5,4%, Reggio nell'Emilia (4,1%), Ravenna (3,1%) e Modena (1,3%). All’opposto, trimestre in terreno negativo per Piacenza (-2,4%), Parma (-2,9%) e Forlì (-3,7%).

Osservando i prezzi, Bologna si conferma il capoluogo dove l’affitto costa di più (14,1 euro/m2), seguito a ruota da Rimini (10 euro/m2) e Modena (9,9 euro/m2). Più moderate le richieste dei proprietari a Parma (8,9 euro/m2), Ravenna (8,7 euro/m2), Cesena (8,6 euro/m2), Ferrara (8,5 euro/m2), e Reggio nell'Emilia (8,3 euro/m2). Gli affitti più economici sono invece quelli di Forlì (8,0 euro/m2) e Piacenza (7,3 euro/m2).

L’andamento di Bologna zona per zona

A Bologna, l’andamento dei prezzi è crescente nella maggior parte delle zone cittadine (9 sulle 14 totali): Mazzini-Fossolo (17,6%), San Mamolo-Colli (13,9%), Navile-Bolognina (7,9%) e Murri (6,6%) registrano gli incrementi più pronunciati. All’opposto della tendenza gli andamenti peggiori spettano a San Vitale-Massarenti (-9,1%) e San Donato-Fiera (-12,4%). Dopo una lunga serie di incrementi frena anche il Centro Storico, dove i prezzi accusano una flessione dello 0,6%.

Le zone con i canoni di locazione più cari del primo trimestre 2020 si confermano San Mamolo-Colli (16,6 euro/m2), il Centro Storico (14,8 euro/m2) e Saffi (14,4 euro/m2). In linea con il prezzo medio di locazione cittadino è Costa Saragozza, mentre scendono sotto la media San Vitale-Massarenti (13,5 euro/m2), Murri (13,3 euro/m2), Navile-Bolognina (13,1 euro/m2). La richiesta più economica è invece in zona Mazzini-Fossolo e San Donato-Fiera, entrambe con canoni fissati a 12,5 euro/m2.