Assegno universale figli a carico: come funziona il bonus 2021

L’assegno unico e universale verrà erogato molto probabilmente a partire da gennaio 2012. È una delle prime misure previste dal Family act mirata ad accorpare l’insieme dei bonus attualmente vigenti in tema di famiglia. Un importo fra 200 e 250 Euro per figlio a carico, dal settimo mese di gravidanza fino a 21 anni, sarà erogato a tutte le famiglie.

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L’assegno unico e universale è un bonus a favore dei figli a carico, erogabile dal settimo mese di gravidanza fino a 21 anni compiuti di età o senza limiti temporali per figli disabili, che dovrebbe partire dal 2021. Assegno universale perché è un sostegno rivolto a tutte le famiglie, partite IVA e incapienti. Assegno unico perché andrà a riordinare e sostituire con un unico bonus l'intero corpus di agevolazioni per famiglie con figli a carico attualmente in vigore.

L’assegno unico 2021 e il Family act

Lo scorso 11 giugno il Consiglio dei Ministri, dietro proposta della Ministra per le Pari Opportunità Elena Bonetti, ha approvato il Family act, ovvero il disegno di legge che delega il Governo Conte ad adottare misure per il sostegno e la valorizzazione della famiglia, e che andrà a fare parte della prossima Legge di Bilancio 2021.

Fra le varie misure che il Family act prevede a sostegno delle famiglie con figli a carico e alle nuove generazioni prossime agli studi universitari e alla vita al di fuori dell’ambito familiare, l’assegno universale è fra quelle che forse destano maggiore interesse e che proprio in queste settimane è in fase di approvazione.

In realtà la riforma Family act ha origini leggermente più lontane del giugno scorso. Un precedente disegno di legge già approdato alla Camera nel giugno 2018, a firma di Graziano Delrio e Stefano Lepri (entrambi esponenti PD), delegava al Governo per riordinare e potenziare le misure a sostegno dei figli a carico attraverso l'assegno unico e la dote unica per i servizi. Al fine di velocizzare l’iter di approvazione alla Camera della riforma, quest’ultima è stata inserita sotto forma di emendamento del citato disegno di legge già incardinato in Parlamento. Le votazioni per l’approvazione inizieranno giovedì 16 giugno 2020.

Cos’è l’assegno unico e universale 2021 per figli a carico

L’assegno unico 2021 va letto come un rinnovamento radicale della moltitudine di agevolazioni per le famiglie con figli a carico, spesso lente e difficili da raggiungere per il cittadino.

Questa unica misura andrà sostenere in maniera lineare e semplice la famiglia e la sua funzione sociale e educativa, riconoscendo il valore essenziale della genitorialità e al contempo contrastando la denatalità.

L’unico assegno universale andrà a eliminare e sostituire come unica misura di sostegno, dalla nascita fino alla maggiore età dei figli (o per tutta la vita nel caso di disabilità), tutte le agevolazioni attualmente vigenti a favore delle famiglie con figli a carico: assegni familiari, Bonus bebè, Premio alla nascita e detrazioni figli a carico.

L’idea di un assegno unico mirato all’accorpamento di più agevolazioni per le famiglie ha come fine primario il supporto alla genitorialità e il potenziamento delle misure di sostegno economico sia attraverso una loro riorganizzazione che attraverso una maggiore fruibilità da parte del cittadino.

A chi spetta l’assegno universale 2021 per i figli a carico

L’assegno universale e unico 2021 spetterà a tutti i nuclei familiari con figlie e figli a carico, indipendentemente dal tipo di lavoro svolto dai genitori. Da qui, secondo la Ministra Elena Bonetti, l’aspetto della universalità che caratterizza la misura, equa e certa.

Sarà previsto un importo minimo a cui tutte le famiglie potranno accedere. Quote ulteriori andranno ad aggiungersi, modulate per scaglioni in base all’indicatore Isee in corso di validità

È riconosciuto un assegno per figlio e figlia a partire dal settimo mese di gravidanza fino al raggiungimento dei 21 anni di età. Per le famiglie con più di due figli l’importo dell’assegno sarà maggiorato. 

Per i figli con disabilità non è previsto un limite di tempo per la fruibilità dell’assegno. Verrà loro riconosciuto per tutta la vita, con una maggiorazione (ancora allo studio) compresa fra il 30% e il 50%.

Quanto spetta alle famiglie con figli a carico

Attualmente, l’importo è ancora in fase di definizione. Il disegno di legge del 2018, che aveva per la prima volta definito il Family act, prevedeva 240 Euro per ciascun figlio a carico. Attualmente questo importo dovrà essere rimodulato sulla base delle nuove disposizioni del Family act e della riforma fiscale.

Una prima simulazione, commenta la Ministra Elena Bonetti, ha visto come verosimile un importo fra i 200 e i 250 Euro. Tuttavia, prosegue la Bonetti, 

occorre avere la certezza che sia una cifra che non faccia perdere denaro a nessuna famiglia.

Si sa comunque con buona sicurezza che l’importo complessivo verrà determinato da tre variabili: l’Isee in corso di validità, l’età del figlio a carico e il numero dei componenti della famiglia.

Il bonus 2021 per figli a carico sarà compatibile con altre forme di sostegno del reddito. Ad es. il Reddito di cittadinanza sarà cumulabile senza concorrere alla formazione del reddito imponibile.

Inoltre, è prevista una clausola di integrazione compensativa dell’importo del bonus per figli a carico. Questo non potrà mai essere inferiore al trattamento complessivo di cui il nucleo familiare sta già usufruendo.

L’importo preciso dell’assegno universale e unico si conoscerà non prima del 30 novembre 2020. Entro quella data, infatti, il Governo adotterà il decreto legislativo per l’istituzione del bonus e per la riorganizzazione dell’intero complesso di misure economiche a favore dei figli a carico attualmente vigenti.

Come viene erogato l’assegno universale 2021 per figli a carico

Anche le modalità di erogazione dell’assegno unico sono ancora allo studio. Due sembrano essere le soluzioni più probabili.

L’accredito diretto al beneficiario, con liquidazione in conto corrente. Procedura che presumibilmente sarà affidata all’INPS, al quale il cittadino dovrà inviare domanda telematica comunicando gli estremi bancari per il pagamento.

Altra via di erogazione possibile, la corresponsione sotto forma di credito di imposta. In questo caso la gestione e le verifiche necessarie sarebbero affidate all’Agenzia delle Entrate, mentre il beneficiario otterrebbe l’agevolazione in sede di dichiarazione dei redditi, portandola in compensazione con le tasse da pagare.

Quando sarà operativo l’assegno Universale 2021

I dettagli operativi dell’assegno unico 2021, dunque, non sono ancora noti. L’approvazione del decreto legislativo, fase ultima per la partenza del bonus, è prevista entro 12 mesi dall’entrata in vigore della legge delega. Il Governo, tuttavia, utilizzando la proposta di legge del giugno 2018 già depositata alla Camera, sembra volere velocizzare l’iter parlamentare e consentire l’erogazione dell’assegno unico alle famiglie già a partire dall’inizio del 2021.

La stessa Ministra Bonetti, ricorda come l’ultima legge di Bilancio preveda l’attivazione a partire da gennaio 2021 di un fondo destinato ai servizi alla famiglia che ben si accorda con l’assegno unico e universale per figli a carico.

Immigrati: requisiti necessari per accedere all’assegno universale 2021

Il bonus unico per figli a carico sarà una misura attiva anche per cittadini Ue ed extra UE.

L’erogazione dell’assegno sarà tuttavia vincolata al soddisfacimento di almeno quattro requisiti:

  • Possesso del permesso di soggiorno (di lungo periodo, per ragioni di lavoro o di ricerca almeno annuale)
  • Il genitore deve vivere in Italia con i figli a carico
  • Pagamento dell’Irpef
  • Almeno due anni, anche non consecutivi, di residenza in Italia, oppure il possesso di un contratto di lavoro a tempo indeterminato o di durata almeno biennale.

Assegno universale e unico 2021: quando il figlio è a carico?

Per potere considerare un figlio a carico non è requisito indispensabile se egli viva con i genitori o per proprio conto, se abbia residenza in Italia, se qui stia studiando o sia inabile al lavoro.

Un figlio può essere considerato fiscalmente a carico del genitore quando la sua età anagrafica non supera i 24 anni e ha percepito nell’anno un reddito pari o inferiore ai 4 mila Euro. È altresì a carico del genitore se, superati i 24 anni, ha percepito nell’anno in corso un reddito pari o inferiore a 2840,51 Euro.