Atlantia in fondo al Ftse Mib. Nuove ipotesi di stampa

Atlantia è sceso in controtendenza, non trovando sostegno nelle ultime indiscrezioni relative ad un possibile diverso ruolo di CDP.

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La seduta odierna ha visto scattare il semaforo sul rosso per Atlantia che dopo il progresso delle giornate precedenti ha incontrato una battuta d'arresto oggi.

Atlantia storna dopo il rialzo delle ultime sedute

Il titolo non più tardi di ieri ha messo a segno un rally di poco superiore al 4% ma oggi ha dovuto fare i conti con alcune prese di profitto.

Atlantia ha avviato gli scambi in frazionale rialzo, ma ha visto fallire il suo tentativo di allungo, con un cambio di rotta che lo ha portato in negativo. 

A fine giornata il titolo ha terminato le contrattazioni a 15,52 euro, a poca distanza dai minimi intraday, con un calo dell'1,34% e quasi 2,8 milioni di azioni transitate sul mercato, contro la media degli ultimi 30 giorni pari a circa 2 milioni di pezzi.

Atlantia: ipotesi di cessione quota di Edizione al Governo

Atlantia oggi non ha trovato alcun sostegno nell'andamento positivo del Ftse Mib, scivolando in fondo al paniere delle blue chips.

Come accade ormai da tempo, anche oggi il titolo è finito sotto la lente del mercato sulla scia di nuove indiscrezioni di stampa.

Secondo un articolo de La Verità pubblicato dal sito Dagospia, la nomina di Laghi ai vertici di Edizione Holding potrebbe modificare i termini della trattativa con il Governo.

Il nodo della trattativa con Cassa Depositi e Prestiti è il Piano Economico Finanziario sul quale ci sarebbe una situazione di stallo.

Il compito di Laghi sarebbe quello di cambiare la trattativa e provare a vendere allo Stato il 30% di Atlantia controllato da Edizione Holding. Il tema principale sarebbe ottenere il via libera dal mondo politico.

Atlantia: e se fosse CDP l'acquirente?

La Verità sottolinea che se fosse Cassa Depositi e Prestiti l’acquirente, potrebbe ridurre l’esborso dagli 8,5- 9,5 miliardi di euro per il 100% di ASPI, a circa 3,8 miliardi, il valore in Borsa della quota di Edizione Holding, acquisendo anche il controllo di ADR e di Abertis. 

Resterebbe aperto il tema della manleva e dei danni dovuti agli esiti delle inchieste giudiziarie.

Gli analisti di Equita SIM ritengono vada sottolineato che se Cassa Depositi e Prestiti entrasse direttamente nel capitale di Atlantia, potrebbe acquisire una quota del 25% per evitare il lancio dell’OPA obbligatoria ed inoltre andrebbe fermato il processo di vendita/spin-off di ASPI avviato dal CDA.

Atlantia: positivo un ingresso di CDP nel capitale. Ecco perchè

Secondo gli esperti della SIM milanese si tratterebbe di una soluzione positiva per diversi motivi.

In primis perchè permetterebbe di mantenere integra la struttura attuale del gruppo, ricordando che ASPI conta per il 45% dell’EBITDA adjusted post minorities 2019.

In secondo luogo verrebbe comunque a ridursi la conflittualità con il Governo, con l'approvazione del Piano Economico Finanziario di ASPI.

Infine, il costo del debito si ridurrebbe sensibilmente e la gestione sarebbe market friendly.

Immutata intanto la strategia di Equita SIM che su Equita mantiene una view cauta con una raccomandazione "hold", a fronte però di un prezzo obiettivo alzato del 3% a 15,6 euro, per la performance delle controllate.