Maxi-aumento in busta paga a luglio 2022 +300 euro! Per chi

Buone notizie in arrivo per i lavoratori dipendenti (e non solo)! Con il mese di luglio, infatti, riceveranno un maxi-aumento in busta paga. Per quale motivo?

Maxi-aumento in busta paga a luglio: +300 €! Ecco per chi

Buone notizie in arrivo per i lavoratori dipendenti (e non solo)! Con il mese di luglio, infatti, riceveranno un maxi-aumento in busta paga. Per quale motivo? Andiamo a scoprirlo insieme subito!

Maxi-aumento in busta paga a luglio, a cosa è dovuto?

Andiamo a capire insieme perché a luglio la busta paga di alcuni lavoratori dipendenti sarà più “gonfia” rispetto al solito. Iniziamo col dire che a luglio, come ogni mese, verrà pagato in busta paga il Bonus Irpef da 100 euro, l’ex bonus Renzi. 

Il Bonus Irpef viene pagato per un totale di 1.200 euro all’anno, come taglio del cuneo fiscale. Fino al 2020 era conosciuto come “Bonus Renzi” – ha preso il nome dal suo ideatore Matteo Renzi, che l’ha inserito nella Legge di Stabilità 2015 – e aveva un valore mensile di 80 €. 

Il Bonus Renzi da 80 € veniva pagato in busta paga ogni mese a lavoratori con redditi entro la soglia dei 28 mila euro. Con il 2020 l’importo è stato aumentato ed è stata raggiunta la cifra di 100 € al mese. Tale somma è stata, poi, riconfermata con la Legge di Bilancio 2021

Le novità sono state introdotte con la Legge di Bilancio 2022 e la riforma dell’Irpef. Andiamo a vedere di cosa si tratta nel dettaglio. 

Il cambiamento del Bonus Irpef dal 2021 al 2022: dimezzata la platea dei beneficiari

Come dicevamo poc’anzi, il maxi-aumento in busta paga sarà dovuto innanzitutto all’erogazione standard del bonus da 100 € Irpef. Questo sostegno economico mensile, come taglio del cuneo fiscale, dovrà essere percepito solo da alcuni lavoratori. Chi?

Semplice, i lavoratori che hanno redditi che non superano i 15 mila €. La soglia massima è stata diminuita di 13 mila euro. In pratica, una grossa platea di beneficiari è stata eliminata completamente. 

In realtà, però, è stato stabilito che coloro che sono stati esclusi dal Bonus Irpef perché con redditi troppo elevati, potranno continuare a percepirlo solamente se avranno subito delle situazioni penalizzanti dalla nuova riforma Irpef e dalle nuove sue nuove aliquote. 

In busta paga arriva un bonus di 200 € per tutti i lavoratori 

La busta paga del mese di luglio, però, avrà un + 200 € per alcuni lavoratori dipendenti. Per chi? Per i soli lavoratori che hanno redditi che non superino i 35 mila euro. 

Questo aumento è dovuto all’introduzione di un sostegno economico per tutelare lavoratori e famiglie dalla galoppante inflazione, oltre che dalla crisi economica conseguente allo scoppio della guerra in Ucraina.

Questo sussidio, che avrà il valore di 200 euro e sarà un sostegno una tantum, è stato approvato dal Consiglio dei ministri lo scorso 2 maggio, per i soli lavoratori – compresi gli autonomi – e pensionati, poi la platea dei possibili beneficiari è stata allargata il 5 maggio, inserendo anche:

  • Percettori di Reddito di Cittadinanza
  • Lavoratori stagionali
  • Disoccupati

A tal proposito, vi consiglio anche la lettura di questo articolo: Bonus 200 € per lavoratori e pensionati anche per RdC! Come

Maxi aumento in busta paga da luglio, ecco per chi!

Arriviamo al sodo. Chi sarà interessato da questo grosso aumento in busta paga? Tutti i lavoratori con redditi fino a 35 mila euro nel 2022 potranno ricevere il bonus 200 €, mentre tutti i lavoratori con redditi sotto i 15 mila euro riceveranno il Bonus 200 € una tantum + il Bonus Irpef da 100 €, per un totale di 300 euro in più in busta paga!

Come fare a controllare? Entrambi i sussidi economici verranno pagati direttamente nella busta paga del lavoratore interessato. L’accredito verrà fatto in automatico.

Attenzione però, essendo il sostegno di 200 € un pagamento una tantum, è possibile che alcuni ricevano l’aumento già da luglio, mentre altri dovranno attendere agosto, settembre, ottobre ecc. 

Il taglio del cuneo fiscale da 100 € al mese, invece, arriverà in automatico a chi ne ha diritto, dunque a coloro con redditi con 15 mila euro (o meno), e a coloro che sono stati penalizzati dalla nuova riforma Irpef.

Attenzione, in questo caso dovrete restituire l’aumento ricevuto!

Facciamo attenzione, però, perché, mentre chi percepisce il sostegno Irpef di 100 € potrà dormire sonni tranquilli, chi dovrà percepire i 200 € una tantum dovrà fare molta attenzione

Non c’è ancora la massima certezza che i redditi (35 mila €) si riferiscano al 2021. Rimane, infatti, il dubbio che il requisito reddituale possa fare riferimento all’anno corrente. Cosa vuol dire?

Ciò sta a significare che chiunque nel 2022 avrà redditi superiori a questo importo sarà costretto, nel 2023, a restituire la somma percepita. 

Ancora non è chiaro se verrà ritirata in un’unica tranche o in più tranche – si parla di un massimo di 8 mensilità, per un totale di 25 euro al mese in meno – dunque è bene fare attenzione!

Il maxi-aumento per i pensionati, come e quando arriverà?

Abbiamo capito come verrà versato il super aumento in busta paga di luglio (e dei mesi a venire) per i lavoratori dipendenti. Ma per i pensionati come verrà strutturato?

Partiamo con il confermare che i requisiti sono i medesimi deli lavoratori dipendenti: massimo 35 mila euro di reddito nel 2022. Come e quando verrà versato questo sostegno da 200 €? 

È molto probabile che sarà Inps, l’Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale a provvedere all’erogazione di questo bonus, direttamente sulla pensione. Anche in questo caso non sono ancora state stabilite le tempistiche relative ai versamenti. 

Con tutta probabilità, però, l’incremento sulla pensione arriverà a luglio. Anche in questo caso i pensionati potranno godere di un super aumento sulla pensione perché il bonus 200 € andrà a sommarsi all’aumento relativo alla quattordicesima!

E per chi è senza busta paga, come i lavoratori autonomi?

Per chi, invece, non ha uno stipendio fisso, ma emette fattura, come i lavoratori autonomi, il tutto resta ancora avvolto dalla nebbia. 

Secondo le linee guida dell’Esecutivo, i lavoratori autonomi e liberi professionisti potranno percepire i 200 euro una tantum da un fondo ideato appositamente per loro, di cui ancora non sappiamo nulla. 

Tutti gli altri, i disoccupati e i percettori di Reddito di Cittadinanza, si presume riusciranno a percepire l’importo tramite un’erogazione dell’Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale. 

Anche sulle tempistiche non c’è piena certezza. È possibile che per RdC e disoccupati i soldi arrivino direttamente a luglio, ma v’è anche la possibilità che Inps vada per le lunghe e versi gli importi anche nelle mensilità a venire di agosto, settembre o ottobre. 

Se vi state chiedendo se tra i disoccupati sono compresi anche i percettori della Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego, la Naspi, la risposta sì.

Nonostante all’inizio il dubbio c’era, l’Esecutivo ha poi chiarito che il sostegno dei 200 € una tantum potrà essere percepito anche dai disoccupati che percepiscono la Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego Naspi, ma anche da chi percepisce la Dis-Coll. 

È inutile dire che, per chi dovrà ricevere il sostegno dall’Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale, sarà necessario attendere anche la circolare attuativa dello stesso ente in cui saranno elencate tutte le modalità e le procedure di pagamento. 

Inoltre, nella medesima circolare che verrà resa pubblica dopo la pubblicazione del decreto in Gazzetta, verranno definiti tutti i percettori ufficiali della nuova misura.  

La certezza, comunque, è una: il reddito che non deve essere superato per ciascuna delle categorie sopracitate è di 35 mila euro. Oltre questa soglia non si potrà beneficiare dei 200 euro targati Draghi.

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