Aumento contagi Covid, gli effetti sui bond ad alto rendimento

L'arrivo di questa seconda ondata di Covid preoccupa i mercati finanziari come testimonia l'aumento dello spread tra i titoli di stato e le obbligazioni ad alto rendimento high yield

Image

Nelle ultime settimane come noto si sono registrati aumenti generalizzati dei contagi di Covid-19, in alcuni paesi europei, in particolare in Francia, in Gran Bretagna e in Spagna, sono state attuate nuove misure di restrizione e anche negli Usa c'è il rischio che si vada nella stessa direzione.

Peggiorano le attese per l'economia nel quarto trimestre

L'arrivo di questa seconda ondata preoccupa i mercati finanziari, i possibili nuovi lockdown, anche se mirati e limitati ad alcune zone, rischiano infatti di frenare la già traballante ripresa economica. Quanto questa possibilità sia concreta lo conferma Bloomberg, che prevede per il Pil degli Usa un aumento annualizzato nel terzo trimestre su base trimestrale del 25% ma solo del 5% nel quarto trimestre. Le stesse previsioni per l'Europa sono di una crescita del 34% per il 3° trimestre e del 10% per il 4°. Anche le principali banche Usa sono sulla stessa lunghezza d'onda: JPMorgan ha abbassato le proprie stime di crescita per il Pil statunitense ad un tasso annualizzato del 2,5% nell'ultimo trimestre dell'anno dal 3,5% precedente (la previsione per il 1° trimestre del 2021 passa dal 2,5% al 2%) mentre Goldman Sachs le ha dimezzate al 3%. 

Aumento degli spread per il comparto high yield

E' evidente che a fronte di questi cambiamenti anche i mercati finanziari debbano riaggiustare le proprie aspettative e gli investitori riequilibrare i portafogli. Un effetto immediatamente visibile di queste mutate aspettative è stata la correzione degli indici azionari, che si sono allontanati, anche se non in modo troppo drastico, dai massimi di inizio mese. Un altro risultato del peggioramento delle stime per il futuro della ripresa economica è stato l'aumento dello spread tra i titoli di stato e le obbligazioni ad alto rendimento, quelle "high yield", che negli Usa è salito dal 3,45% del 27 agosto al 4,19% del 25 settembre e in Europa dal 4,34% del 16 settembre all'attuale 4,84% (dato del 25 settembre)

Effetti sugli Etf di riferimento

L'apertura dello spread ha comportato un calo delle quotazioni per gli Etf del comparto, come ad esempio l'Etf iShares iBoxx $ High Yield Corporate Bond (HYG), che è il più seguito tra gli strumenti esistenti, una discesa che tuttavia per il momento, come del resto nel caso dell'azionario, non ha compromesso la tenuta dell'uptrend disegnato dai prezzi dai minimi di marzo. 

Improbabili aumenti dei rendimenti dei titoli di stato

La domanda da farsi quindi è se questa flessione delle quotazioni dei bond high yield rappresenti una opportunità di ingresso su valori più convenienti di quelli che si riscontravano solo poche settimana fa oppure se si tratti del primo scricchiolio di una tendenza rialzista ormai arrivata al suo termine. In una fase come l'attuale, dove la banche centrali restano attive sul mercato per cercare di mantenere attivo il fuoco della ripresa economica, è poco probabile che i rendimenti dei titoli di stato possa fare passi significativi in avanti, ecco quindi che la attenzione nei confronti dei titoli con rendimento, e rischio, maggiore resta quasi una necessità.

Strategie in funzione del possibile andamento dell'Etf HYG

Rispondere alle domande sul futuro andamento dei mercati è difficile, in questa fase dove l'incognita Covid è di difficile gestione lo è ancora di più. Un aiuto può venire dall'analisi grafica. Le oscillazioni dell'Etf iShares iBoxx $ High Yield Corporate Bond (HYG) hanno comportato l'avvicinamento di un forte supporto, posto a 82,25 circa, area dalla quale nelle ultime sedute si è realizzato un rimbalzo. Fino a che i prezzi rimarranno al di sopra di area 82,25 strategie rialziste sul comparto dell'alto rendimento saranno giustificate dalla convinzione che il ribasso visto dai massimi di inizio mese sia stato solo un inciampo temporaneo. La violazione di area 82,25 suggerirebbe invece di aumentare il livello di cautela e di diminuire l'esposizione su questo particolare comparto in attesa della comparsa di nuovi segnali di forza. 

(Alessandro Magagnoli)