Auto diesel: aumentano accise gasolio. Una stangata sulla spesa!

Auto diesel messe al bando: il Ministero dell'Ambiente avrebbe allo studio accise più alte per il gasolio, dimenticandosi che il parco camion viaggia con questo carburante. Sì infatti, la maggior parte delle persone si ferma a riflettere solo e soltanto sulle auto che circolano a gasolio, ma si dimenticano che il parco camion e furgoni utilizzati per i trasporti sono diesel.

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Auto diesel messe al bando: il Ministero dell'Ambiente avrebbe allo studio accise più alte per il gasolio, dimenticandosi che il parco camion viaggia con questo carburante. Sì infatti, la maggior parte delle persone si ferma a riflettere solo e soltanto sulle auto che circolano a gasolio, ma si dimenticano che il parco camion e furgoni utilizzati per i trasporti sono diesel. Modificare le accise del gasolio significa far aumentare il costo dei trasporti: cibo, medicinali, vestiti e tutti i beni di prima o seconda necessità che arrivano nei negozi. Non importa che siano fisici od online. Il problema è trasfersale.

Ormai sembra che sia nata una vera e propria guerra contro le auto diesel, nata dagli scandali degli anni scorsi quando alcune case automobilistiche aveva falsato i dati sulle emissioni. Una truffa, senza dubbio, per la quale sono anche state sanzionate. Ma adesso, se da un lato una politica per un ambiente più pulito è corretta, dall'altro si corre il rischio che con un assurdo effetto domino, le maggiori accise possano ricadere nel tempo sui consumatori finali. Magari anche quelli che non possiedono un auto.

Auto diesel: le accise sul gasolio!

Possedere un'auto diesel è sempre stato più conveniente che una a benzina. Questo perché il prezzo del gasolio è sempre stato più basso rispetto a quello della verde. Nel tempo la forbice del prezzo dei due carburanti si è abbassata, ma il gasolio è rimasto sempre più conveniente. Da domani potrebbe non essere più conveniente acquistare un'auto diesel.

Il Ministero dell'Ambiente e della tutela del Territorio e del Mare avrebbe, infatti, deciso di procedere con una consultazione on line sul lavoro svolto dalla Commissione interministeriale per lo studio e l’elaborazione di proposte per la transizione ecologica e per la riduzione dei sussidi ambientalmente dannosi. I Sad, ossia i sussidi ambientalmente dannosi, sono di diverso tipo ed uno dei più famosi riguarda proprio la differenza che intercorre tra le accise del gasolio e quelli della benzina. Il diesel, che generalmente è considerato un carburante più inquinante della benzina, ha delle accise più basse: 0,617 €/litro rispetto agli 0,728 €/litro della benzina.

E' importante sottolineare, però, che nell'occhio del ciclone non ci sarebbe solo e soltanto il gasolio come carburante che permette di far viaggiare le auto diesel. La commisisone ha formulato altre proposte per rimodulare sette Sad del catalogo governativo. Tra questi rientrano:

  • accisa del gasolio più bassa rispetto a quella della benzina;
  • accisa agevolata sul gas naturale utilizzato nei cantieri e nelle operazioni di campo per l’estrazione di idrocarburi;
  • esenzione totale delle accise sui prodotti energetici utilizzati per la produzione di magnesio da acqua di mare;
  • riduzione dei costi energetici per riscaldamento e carburante per le Forze Armate;
  • l’esenzione dall’imposta di consumo per gli oli lubrificanti utilizzati nella produzione e nella lavorazione della gomma naturale e sintetica per la fabbricazione dei relativi manufatti;
  • la riduzione dell’accisa sul gas naturale impiegato per usi industriali con consumi superiori a 1.200.000 mc annui;
  • la riduzione dell’accisa sul GPL utilizzato negli impianti centralizzati per usi industriali.

Auto diesel: una transazione necessaria!

Sergio Costa, Ministro dell’Ambiente, spiega che è una transizione che non lascerà indietro nessuno. La finalità di questo cammino consiste nel riorientare risorse già attribuite ad uno specifico settore verso soluzioni green, senza incidere sui soggetti che ne beneficiavano, ma anzi rendendoli parte attiva di questo cambiamento. La logica è quella di ottenere un saldo zero a vantaggio di quelle imprese che sapranno cogliere questa opportunità e, naturalmente, a vantaggio dell’ambiente e della salute di tutti i cittadini.

Comincia il percorso per abbandonare finalmente i sussidi ambientalmente dannosi e poter cominciare la stagione dei sussidi ambientalmente favorevoli – spiega Sergio Costa – nello spirito di quella transizione ecologica che era già necessaria ma che ora è ancora più urgente per costruire il New green deal dopo l’emergenza Covid.

Auto diesel o a benzina: quanto ci costa viaggiare?

Cominciamo con il sototllineare che mai come adesso i prezzi dei carburanti siano favorevoli ai viaggiatori. Nessuno si è mai aspettato un taglio netto e clamoroso, ma quello che si è potuto notare è stato un minimo taglio di costi. L'emergenza coronavirus è stata pensante per tutta l'economia mondiale e il blocco degli spostamenti ha portato il petrolio a colare a picco in primavera. Ovviamente il tracollo dei prezzi non si è trasformato immediatamente in una forte riduzione del prezzo della benzina o di quello del gasolio (nessuno, comunque, lo avrebbe mai immaginato), ma il prezzo alla pompa è sceso in maniera molto dolce. Da maggio, quando le auto hanno ripreso a circolare, il costo dei carburanti ha nuovamente ripreso a salire. Anche questa volta in forma molto lieve. Nel corso del mese di agosto cosa ci dobbiamo aspettare? Un nuovo salasso?

Proviamo a fare due conti. Stando a quanto calcolato dal sito Motorbox Ai primi di agosto il prezzo medio di un litro di benzina in modalità self service si aggira attorno ad 1,40 euro, mentre per un litro di gasolio (sempre in modalità self) servono 1,29 euro.

A metà maggio, la benzina era crollata a 1,36 euro/litro, il diesel a 1,25 euro/litro - riporta Motorbox -. Il rimbalzo c'è stato, tuttavia ricordiamoci che a fine gennaio la verde costava quasi 1,60 euro/litro e il gasolio 1,49 euro/litro. In sei mesi gli italiani hanno ottenuto un risparmio netto di 20 centesimi al litro, un valore che moltiplicato per centinaia o migliaia di unità (a seconda della frequenza con la quale si usa l'auto, quindi delle soste alla stazione di servizio) si trasforma in un bel gruzzolo. Calcolando un serbatoio di 40 litri (più o meno, la capacità di un Suv compatto e di un'utilitaria): se un pieno di benzina all'epoca costava quasi 65 euro, ad agosto 2020 la spesa è di 56 euro. Quasi avanzi di estrarre dal portafogli una banconota da 10 euro. Idem sponda diesel: 60 euro circa ad inizio 2020, meno di 52 euro ad agosto. Sensibili anche i vantaggi per chi viaggia a GPL: in un semestre il gas liquido è passato da un costo unitario di 0,64 euro alla cifra di 0,59 euro, quindi da un pieno (sempre usando come riferimento un serbatoio di 40 litri) di 26 euro a 24 euro scarsi, e buttali via. Stabile nel tempo, unica eccezione, il prezzo del metano (0,97 euro/kg circa).