Natale con autocertificazione: come evitare multa e carcere

Un Natale così non si è mai visto! L'Italia dal 24 dicembre si colora di rosso. Se beccati in giro senza giustificazioni valide e l'autocertificazione si rischia grosso. Dalla multa fino a 1000 euro al carcere. Ci sono delle deroghe, come la regola dei due commensali. Ma vediamo come evitare spiacevoli ammende.

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Un Natale così non si è mai visto! L'Italia dal 24 dicembre si colora di rosso. Non poteva non mancare nella creatività del Governo il colore proprio del Natale. Ma questa volta il rosso è come il colore del semaforo. Se beccati in giro senza giustificazioni valide e l'autocertificazione si rischia grosso. Dalla multa fino a 1000 euro al carcere.

Il nuovo decreto legge che il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha illustrato la sera del 18 dicembre in conferenza stampa è ufficiale. Per gli italiani si prospettano giornate all'insegna dei divieti e piccole deroghe. Dal 24 dicembre tutta Italia è rossa, nei giorni festivi e prefestivi fino al 6 gennaio. Il colore si sbiadisce un po' diventando arancione nelle giornate settimanali non festive o prefestive. Dunque in tutto 10 giorni a rischio multe e carcere e soli 4 giorni in cui invece poter essere liberi. Ma vediamo nel dettaglio cosa ci aspetta per Natale e Capodanno, e come evitare multe e carcere. 

Il DCPM di Natale: cosa possiamo fare fino al 23 dicembre

Il dpcm del 3 dicembre, ha confermato la divisione dell'Italia in zone a seconda dell'intensità e gravità del rischio di diffusione del contagio da coronavirus Covid19. Mentre tutti i dpcm da quello di marzo che metteva l'Italia in lockdown fino a quello del 4 novembre incluso, avevano una durata non superiore a trenta giorni, il dpcm di Natale, grazie al decreto legge del 2 dicembre estende le misure fino a 50 giorni. Quindi quanto previsto nel decreto del presidente del consiglio dei ministri Giuseppe Conte, operativo dal 4 dicembre è valido sul territorio nazionale fino al 15 gennaio 2021. Per quanto riguarda il divieto di spostamento esso è confermato in ragione del colore cui le diverse zone d'Italia sono rappresentate dal 4 dicembre fino al 15 gennaio. In questo periodo dunque il cittadino che risiede, oppure è domiciliato in una regione gialla, arancione o rossa dovrà rispettare differenti limitazioni sia nelle attività quotidiane che per quanto riguarda gli spostamenti. Fino a domenica 20 dicembre, quando anche Campania, Toscana, Valle d'Aosta e provincia autonoma di Bolzano diventeranno gialle, ci si potrà spostare anche fra regioni. Tali spostamenti sono sospesi dal 21 dicembre. Dal 24 dicembre e fino al 6 gennaio 2021 invece, non vigono più i colori tra regioni, ma l'Italia diventa un unico colore, rosso o arancione, e le limitazioni sono valide per tutti gli italiani. Rimane valido per tutto il periodo natalizio il coprifuoco tra le ore 22 e le ore cinque del mattino seguente. Più aspri i divieti del 25, 26 dicembre e del 1 gennaio.

Nuovo decreto legge: Natale rosso da carcere

Natale, Capodanno ed Epifania in rosso. Non è il titolo di un film, ma quanto il Governo italiano ha decretato con il provvedimento del 18 dicembre. Dal 24 dicembre al 6 gennaio l'Italia sarà in lockdown per 10 giorni, mentre per 4 giorni sarà possibile circolare ma all'interno del proprio comune. Una batosta invece per bar, ristoranti e negozi che dovranno restare chiusi nel periodo rosso. Solo i negozi potranno riaprire nelle giornate del 28, 29, 30 dicembre e 4 gennaio. 

In sostanza il decreto di Natale ci obbliga a restare a casa e limitare al massimo i contatti e le uscite. Un Natale da carcere che però secondo gli esperti dovrebbe aiutare a ridurre notevolmente la probabilità della temuta terza ondata di gennaio, quando dovranno riaprire le scuole. 

Bar, gelaterie, pasticcerie e ristoranti restano chiusi dal 24 dicembre fino al 6 gennaio. Una stangata dopo che il dpcm del 3 dicembre aveva lasciato la possibilità di poter fare almeno il pranzo di Natale nei ristoranti. Questi si erano già attrezzati per accogliere i numerosi italiani che avevano prenotato. Ma nulla è perduto, almeno per il pranzo di Natale. Se si non si potrà fare in compagnia al ristorante, lo si potrà fare a casa propria, di amici o parenti secondo quella che è stata definita la regola dei due commensali

Nelle giornate invece di colore arancione, ci si potrà spostare all'interno del proprio comune senza giustificare le motivazioni. Restano invece bloccati sgli spostamenti tra comuni e regioni, con la deroga alle solite eccezioni ed in caso di comuni con meno di 5.000 abitanti.

Natale: cosa potremo fare senza prendere una multa?

Sono ore in cui si conta che centinaia di migliaia di italiani si stanno spostando nell'ultimo week-end per raggiungere parenti ed amici in altre regioni d'Italia. Quando ormai l'80% dell'Italia è gialla, e lo sarà al 100% domani con il passaggio di Campania, Toscana, Valle d'Aosta e provincia autonoma di Bolzano da arancione a giallo, gli italiani ne approfittano per spostarsi quando trovano posti sui treni, traghetti ed aerei. O spostandosi in auto. Ma chi è in zona arancione dovrà aspettare domani per muoversi fuori regione. E domani è l'ultimo giorno in cui è ammesso lo spostamento tra regioni come specificato del dpcm del 3 dicembre. Cosa si potrà fare alllora tra il 24 ed il 6 gennaio? Fino al 23 varranno le regole delle zone gialle, visto che da domani tutta Italia sarà zona gialla. Il 24, 25, 26, 27, 31 dicembre e poi 1, 2, 3, 5 e 6 gennaio ci sarà lockdown. L'Italia sarà unica zona rossa e saranno vietati gli spostamenti di qualsiasi tipo. Restano le eccezioni già previste nella chiusura della scorsa primavera: spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità (per esempio l’acquisto di beni necessari) o motivi di salute, rientro a domicilio o alla propria residenza. Bar e ristoranti chiusi nei 10 giorni di lockdonw. Potremo però prendere da asporto, fino alle 22, quando scatta il coprifuoco che non ci consente poi di spostarci fino alle ore 5 del mattino seguente. Oppure ordinare con consegna a domicilio. Sono aperti invece i negozi di alimentari, farmacie, parrucchieri e di beni/servizi di prima necessità. 

Le deroghe nei gorni "rossi" che evitano la multa 

Natale però è anche socialità, ritorno presso i propri affetti. Trascorrere un po' di tempo, in un anno difficile con i propri cari. Ecco perchè anche durante i giorni in cui l'Italia è in lockdown sono previste delle deroghe. La prima riguarda la possibilità di spostarsi. Non ci si potrà muovere verso altre regioni ma solo all'interno della propria per poter andare a trovare amici e parenti per una sola volta al giorno. La regola dei due commensali consente nelle giornate di prefestività e festività a due persone non conviventi, oltre ai minori di 14 anni e persone non autosufficienti e con disabilità, di potersi spostare per raggiungere nelle abitazioni private familiari e parenti più stretti. Tale regola si applica solo per una sola volta al giorno e verso una sola abitazione. In altre parole solo a pranzo o solo a cena. Rimane ovviamente il coprifuoco serale dalle 22. Quindi se dal proprio comune ci si sposta la sera alle 18, rimanendo nella propria regione, in due oltre ai minori di anni 14 e persone con invalidità, non si potrà poi far rientro alla propria residenza dopo le 22. Così come se ci si reca da amici o parenti in due oltre i figli conviventi minorenni di anni 14, all'ora di pranzo non si potrà far rientro a casa per poi recarsi di nuovo verso a cena, oppure andare a trovare un altro parento o altri amici.  A tavola per il pranzo di Natale, quindi, si potranno ospitare non solo due parenti ma anche una coppia di amici (magari con figli al seguito se non hanno ancora compiuto 14 anni). Si specifica che l'invito di una famiglia può essere esteso massimo a due persone non conviventi (oltre minorenni di anni 14 e chi soffre di disabilità).

Le deroghe nei gorni "arancioni" senza autocertificazione 

Nei giorni invece di colore arancione, 28, 29, 30 dicembre e 4 gennaio invece ci si potrà muovere all'interno del proprio comune senza giustificare le ragioni, così come potranno farlo gli abitanti di comuni con meno di 5 mila abitanti che potranno spostarsi verso altri comuni nel raggio di 30 km, ma senza mai raggiungere il capoluogo di provincia. Bar, ristoranti, gelaterie e pasticcerie restano chiusi ma possono fare asporto o consegna a domicilio, mentre i negozi possono restare aperti fino alle ore 21.

L'autocertificazione nelle zone rosse

Se ci rifacciamo al dpcm del 4 novembre e poi del 3 dicembre, la zona rossa è quella che ha le più forti restrizioni.

Nella zona rossa è fatto divieto di ogni spostamento in entrata e in uscita dalla Regione, tra comuni limitrofi della stessa regione, ma anche all’interno del territorio comunale stesso, salve le ipotesi di necessità, salute e urgenza. Non è consentito far visita o incontrarsi con parenti o amici non conviventi, in qualsiasi luogo, aperto o chiuso. Ma su questo è stata aperta la deroga dei due commensali oltre ai figli minorenni. 

Restano consentite svolgere, in forma individuale, attività motoria in prossimità della propria abitazione, nel rispetto della distanza di almeno un metro da ogni altra persona e con obbligo di mascherina. 

In tutte le circostanze in cui è necessario "violare" i divieti, sarà necessario avere con sè l'autocertificazione a giustificare gli spostamenti per i motivi di lavoro (si pensi a chi lavora negli ospedali, nelle case di cura, nei trasporti, ecc), di necessità o salute. 

Le multe in caso di violazioni e rischio carcere

Dal 21 dicembre, sono vietati gli spostamenti tra regioni. Già da questo giorno è necessario quindi portare con se l'autocertificazione per spostarsi. L'autocertificazione è poi obbligatoria nelle giornate natalizie in cui vige il colore rosso, anche per spostamenti nel proprio comune, così come durante i giorni arancioni, in caso di spostamenti fuori dal proprio comune. Sempre necessaria dopo le ore 22 fino alle 5 del mattino seguente, che diventa le 7 nella notte tra il 31 dicembre e 1 gennaio.  Chi sará trovato in giro senza motivo rischia una multa da 400 a 1.000 euro,  con lo sconto del 30% se si paga entro 5 giorni. In questi casi la multa sarà di 280 euro. 

Come riportato nelle FAQ del Ministero dell'Interno

Si deve essere sempre in grado di dimostrare che lo spostamento rientra tra quelli consentiti, anche mediante autodichiarazione che potrà essere resa su moduli prestampati già in dotazione alle forze di polizia statali e locali. La veridicità delle autodichiarazioni sarà oggetto di controlli successivi e l’accertata falsità di quanto dichiarato costituisce reato.

In caso di reato di falsa attestazione a un pubblico ufficiale come riportato dall'articolo 495 del codice penale è prevista la reclusione da uno a sei anni. 

Se sfortunatamente si è affetti da Covid19, le sanzioni sono più severe nel caso si lasci il proprio domicilio o residenza. Si incorre nel reato più grave di epidemia colposa, essendoci la possibilità di contagiare altre persone. In questo caso, il reato commesso prevede una sanzione penale che va da sei mesi a tre anni.