5 azioni da evitare nel 2024 per investire in modo intelligente

Azioni da evitare nel 2024, come individuarle e a cosa prestare attenzione per ridurre al minimo i rischi.

Il 2024 si presenta al mondo della finanza e in particolare ai mercati azionari come un anno di sfide e opportunità, che spinge gli investitori a muoversi con cautela, navigando a vista, nelle insidiose acque di un anno ricco di incognite.

Con queste premesse capire quali azioni evitare e quali regole seguire per poter investire in sicurezza diventa qualcosa di fondamentale, e per questo, numerose società di consulenza, hanno pubblicato ricchi report con proiezioni e analisi dettagliate delle dinamiche che potrebbero definire il 2024.

3 rischi da evitare assolutamente

Come anticipato, il 2024 si presenta come un anno inquieto e ricco di sfide, opportunità e insidie, si tratta di un terreno complesso e ricco di sentieri inesplorati ed inaugurati nel 2023 e su questo terreno gli investitori devono calibrare accuratamente i propri passi e le proprie mosse al fine di non innervosire i mercati.

In quest’ottica Vontobel Asset Management ha prodotto una ricca analisi che indica i tre principali rischi da monitorare nel 2024; questi sono il rallentamento dell’economia, la possibilità di una nuova frenata dei consumi e i rischi geopolitici legati a conflitti e tensioni internazionali.

Partiamo dal rallentamento dell’economia, questo rischio, ereditato dal 2023, anno nel quale era stata paventata una recessione che non si è verificata ma che potrebbe ancora sopraggiungere a causa degli effetti definiti tardivi delle azioni di politica monetaria su un economia e un inflazione che, anche se in discesa, appare ancora molto volatile e potrebbe innescare un rallentamento dell’economia globale nel 2024.

In questo senso sono da monitorare le azioni e le decisioni, soprattutto delle grandi istituzioni monetarie, la BCE e la FED in primis, che, come nella seconda metà del 2022, per tutto il 2023 e presumibilmente nella prima metà del 2024, dovranno fare i conti con l’inflazione, e valutare le proprie mosse in materia di tassi di interesse. E proprio a proposito di tassi di interesse, continuano le ipotesi di una prima inversione di marcia, almeno da parte della BCE a partire dal secondo semestre dell’anno.

Il rallentamento dell’economia potrebbe. secondo Vontobel, essere un effetto tardivo della contrazione dei consumi, già registrata nel 2023 e che potrebbe proseguire nel 2024, tale contrazione, secondo gli esperti è uno degli effetti a lungo termine di un elevata inflazione che, negli ultimi 2 anni, ha progressivamente deteriorato i risparmi privati, ma non solo, secondo gli esperti infatti, oltre alla diminuzione dei risparmi, potrebbe incidere sul rallentamento dell’economia anche un sensibile aumento del deficit.

Terzo ed ultimo fattore da monitorare sono gli assetti e gli equilibri geopolitici, che potrebbero avere un impatto negativo sull’economia globale. Questo impatto era atteso già nel 2023, ma non si è verificato, e potrebbe affiorare nei prossimi mesi.

5 azioni da evitare nel 2024

Fornire una lista di azioni da evitare nel 2024, come abbiamo visto, non è possibile a causa delle innumerevoli incertezze e variabili che agiscono sui mercati economici globali, tuttavia, è possibile identificare 5 settori, cinque tipologie di azioni, che potrebbero rappresentare un enorme rischio e comportare una significativa perdita di capitale.

Le azioni ad alto rischio sono in generale oggetto di dibattito poiché, l’elevato rischio può, in alcuni casi, tradursi in un incredibile opportunità di guadagno, tuttavia, bisogna distinguere tra due tipologie di rischio, vi è infatti un rischio positivo, che consiste nello scommettere su azioni con un potenziale di crescita e un rischio negativo, rappresentato da azioni in declino.

In questo senso, sono assolutamente da evitare le azioni deboli, con un basso ROE (Return on equity), ad alto indebitamento, bisogna inoltre evitare le azioni di aziende con un elevata volatilità degli utili.

Altre azioni da evitare sono quelle legate a settori in declino o che stanno affrontando sfide strutturali o tecnologiche.

Terzo tipo di azioni da evitare sono le azioni con valutazioni fuori scala, ovvero azioni con valutazioni estremamente alte se paragonate ai propri guadagni o ai guadagni di settore, poiché potrebbe trattarsi di bolle pronte ad esplodere.

Quarta tipologia di azioni da evitare sono quelle con una scarsa stabilità finanziaria, come anticipato, azioni di aziende fortemente indebitate, le cui entrate non sono sufficienti a coprire le proprie spese operative, possono essere vulnerabili ed estremamente rischiose.

Prima di passare al quinto punto, precisiamo che debiti elevati non sono necessariamente indicativi di instabilità finanziaria, esistono infatti società con debiti da miliardi di dollari, che tuttavia, sono considerate stabili, in parte perché dotate di una riserva di capitale pari o superiore al proprio debito e in parte perché le proprie entrate sono nettamente superiori al proprio indebitamento, di conseguenza quel debito potrebbe essere saldato in qualunque momento.

La quinta tipologia di azioni da evitare, sono le azioni di aziende legate a scandali o problemi legali, poiché queste azioni, sono fortemente influenzate dall’opinione pubblica e le probabilità che il loro valore possa crollare, sono molto elevate.

In questo senso un esempio estremamente attuale riguarda le azioni di Boeing, che, a seguito di un incidente verificatosi il 5 gennaio 2024, hanno visto una perdita di valore del 10% circa in un solo weekend, e che, secondo le proiezioni, potrebbero perdere ulteriore terreno nei prossimi mesi.

Antonio Coppola
Antonio Coppola
Copywriter, classe 1989. Sono nato a Napoli. Laureato in Storia Contemporanea e specializzato in geopolitica e relazioni internazionali presso l'Università di Pisa, nella vita mi occupo di divulgazione, marketing e comunicazione. Scrivo sul web da oltre 10 anni. Appassionato di scrittura e tecnologia, ho collaborato con diversi portali e riviste di settore nel mio campo e nel 2012 ho avviato un mio progetto di divulgazione storico culturale ed un podcast, grazie ai quali ho avuto modo di stringere collaborazioni con aziende, enti e riviste di settore ed ho avuto modo di esplorare e approfondire il mondo della SEO e del Web Marketing.
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