Banche su con scudo BCE su BTP. Benefici per Fca, TIM e Leonardo

Banche toniche oggi a Piazza Affari grazie alle novità annunciate dalla BCE che introduce ulteriori flessibilità alla liquidità.

Image

A Piazza Affari la seduta odierna si è conclusa tutta in salita per i titoli del settore bancario che hanno dato sostegno al Ftse Mib, portandolo a chiudere gli scambi appena sopra i 17.000 punti, con un progresso dell'1,47%.

Banche in rally a Piazza Affari

Ben più consistenti le variazioni percentuali nel settore bancario, con Mediobanca in pole position grazie ad un rally del 6,37%, seguito da Bper Banca  e da Intesa Sanpaolo che si sono apprezzati del 3,47% e del 3,7%.

Si sono mossi a braccetto Unicredit e Banco BPM, con un vantaggio rispettivamente del 2,71% e del 2,65%, lasciando più indietro Ubi Banca che si è accontentato di un rialzo più contenuto dell'1,41%.

Banche: focus su ultime novità dalla BCE

I titoli del settore bancario sono stati sostenuti oggi dalla mossa della BCE che ha annunciato una serie di nuove iniziative che garantiscono ulteriore flessibilità di finanziamento alle banche.

E’ infatti previsto che, fino a settembre 2021, l'Eurotowr accetterà in rifinanziamento anche asset il cui rating è sceso sotto gli standard attuali, quindi sotto il livello di investment grade, i cosiddetti "fallen angels".

Come spiegato dagli analisti di Equita SIM, in sostanza è previsto che vengano accettati come collateral, bond con rating fino a BB (2 gradini sotto al livello minimo Investment Grade), se fino al 7 aprile scorso avevano un rating pari o superiore a "BBB-". La BCE accetterà anche future emissioni dello stesso emittente fino a Settembre 2021.

Mossa BCE rimuove rischio tensioni liquidità banche

Secondo gli analisti di Equita SIM, la mossa riduce un rischio, benché remoto al momento, di tensione sulla liquidità delle banche legata ad un possibile downgrade di due livelli da parte di tutte le agenzie di rating.

Una mossa di questo tipo non avrebbe reso immediatamente stanziabili i collaterali delle banche, che in ogni caso la BCE con una mossa ad hoc avrebbe comunque potuto continuare ad accettare come garanzia in operazioni di repos.

In base ai calcoli di Equita SIM, le banche italiane quotate hanno un’esposizione verso la BCE per circa 158 miliardi di euro, in gran parte rappresentata da TLTRO.

Le banche hanno anche 320 miliardi di euro di ulteriori asset adatti per il rifinanziamento, al netto di una eventuale ristrutturazione del debito pubblico, di cui la maggior parte, circa 140 miliardi, rappresentati da titoli di Stato domestici.

Da notare che questi ultimi, in caso di downgrade a junk da parte di tutte le agenzie di rating, secondo le regole precedenti e senza deroghe ad hoc, non avrebbero potuto essere stanziati come collaterale.

Banche: possibili altre misure da BCE. Risvolti per Fca, TIM e Leonardo

Gli esperti di Equita SIM evidenziano altresì che la BCE potrà inoltre adottare ulteriori misure per continuare ad assicurare la trasmissione della politica monetaria, seguendo la decisione presa dalla FED.

In pratica l'Eurotower potrà estendere il programma di acquisto agli emittenti high yield, fino a rating BB-, in modo da attutire l’effetto di potenziali downgrade delle agenzie di rating.

Questa decisione, secondo la SIM milanese, potrebbe far scattare un restringimento dello spread dell’intero settore dei bond BB europei.

Tra gli emittenti italiani gli analisti segnalano in particolare FCA, LEONARDO e Telecom Italia che potrebbero beneficiare di ciò.

Equita SIM conclude dicendo che Le iniziative annunciate ieri sul finanziamento si sommano a quelle già introdotte nelle settimane scorse e alla flessibilità introdotta sul capitale, che secondo gli analisti consente di liberare, almeno temporaneamente fino a 60 miliardi di risorse.

Queste ultima a detta della SIM milanese far fronte a una generazione di esposizioni non performanti pari a 150 miliardi di euro, ossia 1,5 volte lo stock attuale, corrispondenti ad un default rate cumulato di 11,6%.