Banco BPM ancora giù: nuovi rumor su nozze. Ecco le novità

Banco BPM non partecipa al rimbalzo del Ftse Mib e scende ancora dopo il crollo di ieri: dalla stampa indiscrezioni sul fronte M&A. Il commento degli analisti

Anche la seduta odierna non sta riservando nulla di buono per Banco BPM che, dopo aver chiuso la giornata di ieri con un crollo di oltre l’8%, continua a perdere terreno oggi, scendendo per la quinta seduta consecutiva.

Banco BPM in ribasso per la quinta seduta di fila

Negli ultimi minuti Banco BPM si presenta a 3,05 euro, con un calo dell’1,1%  volumi di scambio vivaci, visto che fino a ora sono transitate sul mercato oltre 16,6 milioni di azioni, già al di sopra della media degli ultimi 30 giorni pari a circa 16,3 milioni.

Banco BPM scende in controtendenza rispetto al Ftse Mib e accusa una delle peggiori performance nel settore bancario.

Banco BPM: rumor sul fronte M&A. Nuovi contatti con Credit Agricole

A richiamare l’attenzione sul titolo sono le ultime indiscrezioni di stampa che riportano in primo piano il tema del risiko bancario.

Secondo Repubblica, nei giorni scorsi si sarebbe tenuto un incontro tra il CEO di Banco BPM, Giuseppe Castagna, e il suo omologo di Credit Agricole Italia, Giampiero Maioli, per discutere sulla governance della joint-venture Agos, partecipata al 39% dal gruppo italiano e al 61% da quello francese.

Secondo il quotidiano, l’incontro sarebbe stata l’occasione per verificare la possibilità di un avvicinamento tra i due gruppi, anche alla luce dell’interesse del Credit Agricole di crescere ulteriormente in Italia, dopo l’acquisizione di Creval e la manifestazione di interesse per Banca Carige.

Banco BPM: come sarebbe l’ipotetico deal con Credit Agricole

L’articolo ipotizza un’eventuale struttura del deal, con Credit Agricole che in una fase iniziale farebbe confluire le proprie attività italiane, Cariparma, Friuladria e Creval, dentro Banco BPM, in cambio di azioni di quest’ultima.

L’operazione sarebbe anticipata dalla cessione di Banco BPM a Credit Agricole della joint-venture Agos, per una valorizzazione che gli analisti di Equita SIM ipotizzano di circa 600 milioni di euro, considerando il valore della put option.

Secondo l’articolo, Credit Agricole almeno in una prima fase si manterrebbe al di sotto della soglia d’OPA.

Sempre stando a quanto scrive Repubblica, l’operazione permetterebbe in una fase successiva a Credit Agricole di fare leva sulle proprie fabbriche prodotto nella entità italiana che nascerebbe dalla fusione, sia nella bancassurance, con la scadenza degli attuali accordi di Banco BPM nel 2023, che nell’asset management.

Banco BPM: Equita SIM commenta i rumor

Secondo gli analisti di Equita SIM, la fattibilità del deal dipenderebbe sia dall’effettiva volontà di Credit Agricole di mantenere un soggetto quotato in Italia, sia dall’insorgere di eventuali ostacoli sul fronte politico.

Gli esperti ritengono che un’operazione di questo tipo, pur mantenendo alto l’appeal speculativo su Banco BPM, abbia meno chance di incorporare un premio rispetto alle valutazioni di mercato.

Banco BPM è il principale partner strategico di Anima Holding, con un contratto di distribuzione fino al 2037, masse gestite di circa 45 miliardi di euro e una penetrazione sul totale dei fondi della clientela della banca del 69% circa.

Il contratto di distribuzione prevede protezioni significative per Anima Holding, tra cui l’accesso esclusivo preferenziale, nessuna way-out fino alla scadenza prevista, livelli minimi da rispettare ed esclusività per alcuni prodotti.

Gli analisti di Equita SIM ritengono che lo scenario ipotizzato dall’articolo di uno scioglimento dei legami con Anima Holding sia altamente improbabile per i costi elevati e le relative complessità operative.

In attesa di novità la SIM milanese mantiene una view bullish su Banco BPM, con una raccomandazione “buy” e un prezzo obiettivo a 3,7 euro.  

Davide Pantaleo
Davide Pantaleo
Davide Pantaleo da quasi un ventennio si occupa di Borsa e Finanza. Dopo aver svolto per diversi anni l'attività di promotore finanziario in Italia e all'estero, nel 2005 entra nel team di Trend-online con l'incarico di redattore.
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