Biglietti aerei, nuova farsa: vi spieghiamo cosa sta succedendo

Dal 3 giugno sono state eliminate le restrizioni per i voli. Ciò nonostante, compagnie italiane ed estere vendono i biglietti aerei per poi annullare i voli e offrire i voucher ai clienti, adducendo motivazioni legate al Covid. Spiega l'avvocato Edno Gargano: "Non esistono più restrizioni, dunque il Covid non c'entra niente. Si tratta di scelte commerciali per fare cassa. Il passeggero ha diritto al rimborso in denaro e a un risarcimento".

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Funziona così. Prenoti i tuoi biglietti aerei. Neanche 48 ore dopo arriva tramite email un avviso: "Il volo è stato cancellato. Puoi prenotare una nuova data a partire dal prossimo mese, intanto ti forniamo il voucher in sostituzione dei biglietti aerei". Lo stanno facendo quasi tutte le compagnie. Alitalia compresa. Che vende biglietti aerei da Linate nonostante l’aeroporto sia chiuso.

Il meccanismo è ai limiti del diabolico. Incassano i soldi per i biglietti aerei, poi cancellano un volo che probabilmente non è mai esistito, in cambio rifilano al viaggiatore il solito voucher senza alcun accenno al rimborso in denaro che invece il cliente è tenuto a chiedere.

La farsa dei biglietti aerei, prima venduti e poi annullati per fare cassa

Fanno cassa, la verità è sostanzialmente questa. Anche perché una volta ritrovatosi con il voucher, il viaggiatore, il più delle volte, non sa più cosa fare e come comportarsi. Perché il rischio magari è riorganizzarsi per fissare le ferie su un altro periodo. Prenotare e poi magari ricevere un altro avviso: "Volo cancellato" perché magari la compagnia non è riuscita neanche per quella data a riempire l'aereo. 

E' una sensazione, ma forse è qualcosa ormai un po’ più forte di una semplice sensazione. Da parte delle compagnie aeree non c’è alcuna intenzione a far ripartire definitivamente i voli. Le compagnie devono fare cassa. Riempirsi le tasche di liquidità dopo il lockdown. E poi, solo poi, potranno pensare a riaprire, per davvero, il traffico aereo.

Biglietti aerei venduti e poi cancellati causa emergenza Covid. Ma l'emergenza non c'è

Eppure l'ultimo decreto parla chiaro: dal 3 giugno sono state eliminate tutte le restrizioni per i voli su base nazionale e anche in area Schenghen, ovviamente con varie eccezioni per alcuni paesi che hanno riaperto le frontiere in data successiva, vedi la Spagna, lo scorso 21 giugno. Questo significa che le compagnie aeree non possono cancellare arbitrariamente i voli. E il problema sta proprio qui:

“Si chiama blank sailing -spiega Edno Gargano, avvocato dello Studio Legale Gargano-. Siccome non hanno i voli pieni stanno decidendo di cancellare arbitrariamente i voli. Ma è una scelta solo e soltanto commerciale, il Covid non c'entra più niente perché non esistono più restrizioni. Ecco perché il passeggero deve stare attento, consapevole del fatto che ha diritto sia al rimborso del biglietto aereo, sia al risarcimento".

Non esistono restrizioni nazionali. Ma le compagnie vendono biglietti aerei e poi li cancellano

Dunque, quando la compagnia area decide di cancellare un volo arbitrariamente, come in questi casi, il viaggiatore ha diritto anche alla compensazione pecuniaria. Le segnalazioni intanto crescono di giorno in giorno ed è uno dei motivi per cui l'Enac, attraverso il comunicato stampa n.31 del 2020, ribadendo che dal 3 giugno non esistono più le restrizioni nazionali, ha avvertito tutti i vettori che in caso di cancellazione senza motivo dovranno rimborsare biglietto con tanto di risarcimento.

"Le compagnie hanno consentito le prenotazioni sin dai primi di giugno -prosegue l'avvocato Gargano-. Capita che i biglietti aerei vengano cancellati anche dopo qualche ora, adducendo circostanze legate al Covid. Leggete bene per quale motivo vi hanno annullato il viaggio. I tentativi di fare cassa ormai sono sempre più frequenti, ovviamente utilizzando lo strumento del voucher".

"Le compagnie ci provano". Ecco quali sono

Succede con Alitalia. Ma succede anche con Emirates, attraverso le segnalazioni dei viaggiatori. Un utente ha segnalato allo studio Legale Gargano di aver acquistato un biglietto con Turkish da Bali per Roma una settimana prima del 10 giugno. Dopo 48 ore, il viaggiatore ha ricevuto una mail della compagnia del volo cancellato, suggerendo un ricollocamento ad agosto tramite voucher.

Un altro aesempio arriva da Volotea, la compagnia aerea che da Pescara collega l’Abruzzo alla Sicilia. L’aeroporto di Pescara riaprirà il tre luglio, ciò nonostante, la compagnia sta vendendo biglietti già a partire da metà giugno mettendo in difficoltà i viaggiatori.

Il governo permette alle compagnie di non rimborsare i biglietti aerei

C’è poi il problema del rimborso. La carta dei diritti del passeggero, normativa europea, prevede il rimborso del 100% del biglietto qualora il viaggiatore lo volesse, ma l’articolo 88 bis del Decreto Cura Italia scritto dal governo consente alle compagnie aeree di scegliere arbitrariamente di offrire in alternativa al rimborso il voucher, senza possibilità di scelta per il cliente. E così, anche Alitalia vende voli per tante destinazioni, li annulla, non rimborsa i voli cancellati limitandosi a offrire voucher per il futuro. Un po' come sta facendo Ryanair da mesi, anche se più volte, nelle ultime settimane, la compagnia irlandese ha promesso e ribadito che tutti coloro i quali stanno aspettando il rimborso, lo avranno molto presto.

La questione Linate: Alitalia vende biglietti aerei da un aeroporto... chiuso

La questione di Linate poi, è particolare. Perché si tratta dell’aeroporto più vicino alla città di Milano, il più comodo per un centro urbano tra i più attivi in Europa negli spostamenti aerei, nonché il preferito, rispetto a Malpensa e Orio al Serio, dove le distanze (e i costi) sono molto più alti. Il problema è che Linate è chiuso da metà marzo, causa coronavirus.

E con l’ultimo decreto dei ministri dei Trasporti Paola De Micheli e della Salute Roberto Speranza la chiusura è stata prolungata fino al 14 luglio. La Sea non intende riaprirlo per l’estate, aspetta che il traffico aumenti. La ministra De Micheli inoltre ha detto che "Linate è stato chiuso per una precisa richiesta della Sea", ha citato il problema dei lavori di ristrutturazione tuttora in corso e ha detto che "le attività di ristrutturazione termineranno a fine 2020-inizio 2021".

Biglietti aerei inesistenti. Perché Alitalia non avverte i suoi clienti?

Una data per la riapertura dunque, ancora non esiste. Ciò nonostante, Alitalia vende i biglietti aerei senza informare i passeggeri che i voli potrebbero non esistere, né dell'incertezza sulla riapertura dello scalo. La compagnia ha già venduto biglietti da Linate per luglio incassando soldi. E adesso ci sono voli per agosto. Come per Palermo, all'inizio del mese mentre dal 3 agosto è possibile prenotare biglietti aerei per Bari e per Napoli. Al 13 agosto ci sono voli diretti per Catania, andando avanti, dal 20 agosto è possibile prenotare un volo per Lamezia. 

C'è poi il mistero dei biglietti aerei per la Sardegna, scomparsi all'improvviso dopo le segnalazioni per le tratte su Olbia, già a partire dal primo di agosto con tanto di tariffa di continuità territoriale riservata ai residenti in Sardegna e ad altre categorie. Infine, ecco i voli internazionali. Parigi, innanzitutto: partenza alle 7 del mattino e atterraggio alle 8.30. Data prevista: 10 agosto. E poi Londra, tre giorni prima, un volo per la città e due per Heathrow.

Perché Alitalia non spiega il motivo per cui vende questi biglietti? Perché il governo, che ha stanziato 3 miliardi per salvare la compagnia, non chiede ad Alitalia il motivo per cui sta ingannando i risparmiatori?