Perchè le banche tradizionali odiano il Bitcoin

Le rivoluzioni di bitcoin sono concrete e viaggiano veloce: i prodotti e servizi legati alla criptovaluta permettono di avere ulteriori vantaggi rispetto al sistema bancario tradizionale. Se il disallineamento tra innovazione e modernità non verrà appianato, le banche fiat si ritroveranno a gareggiare contro un nemico ben corazzato. I servizi finanziari dovranno restare al passo con i tempi e cedere al mondo crypto, se non vorranno rischiare di sembrare obsoleti.

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Ciao Ciao banca fiat! I passi da gigante di bitcoin stanno mettendo a dura prova le banche tradizionali e i loro sistemi di gestione di prodotti e servizi.

Un’arguta analisi di Mark Binns di Cointelegraph sostiene che le banche crypto da qui a tre anni soppianteranno le banche fiat, se quest’ultime non si adegueranno al cambiamento che stiamo vivendo.

Presto i consumatori definiranno come “banca universale” un’organizzazione che offre servizi finanziari relativi sia a criptovalute che a valute fiat.

È giunto il momento di acquisire gli strumenti necessari per operare nel settore crypto. Le banche devono iniziare ad adattarsi o verranno lasciate indietro, non c’è alcun dubbio. 

Cosa vogliono gli utenti da una banca 

Pensare ad un istituto bancario, oggi, significa immaginarlo con asset finanziari variegati tra monete fiat e criptovalute.

Quello che consente Bitcoin e le altcoin è innovativo e immediatamente fruibile: gli utenti possono inviare e ricevere denaro da e per tutto il mondo in pochi minuti, possono accedere al prestito tra gli account e pagarlo in criptovalute, possono avere la certezza di un sistema non arbitrario e completamente trasparente.

Un conto in bitcoin non può essere in alcun modo confiscato dalle autorità, un conto corrente classico invece sì.

Chi possiede le chiavi del proprio wallet è l'unico, esclusivo, proprietario della criptovaluta: non c'è alcuna condivisione di soldi e dati come accade con la banca tradizionale. 

Chi vuole adattarsi al cambiamento deve farlo presto o rischierà di restare indietro, risultando obsoleto alle nuove generazioni. 

I giovani desiderano strumenti libertari dalle banche

Chiedo un prestito alla mia banca di fiducia, attendo tempi biblici sul controllo delle mie credenziali creditizie, carico i documenti sulla piattaforma quando mi va bene e aspetto che mi venga fornito il tasso di interesse X per la cifra Y.

Ottenere un prestito in criptovaluta? Basta avere un deposito in criptovalute sul conto che funga da garanzia dell’importo richiesto: fine. Risultato in pochi secondi. 

Devo fare un bonifico? Con la mia banca tradizionale inserisco i dati, compilo l’elenco delle informazioni richieste, attendo che venga processato 48h dopo e se lo faccio nel week end partirà il Lunedì.

Se è un bonifico internazionale raddoppiate tempi e farraginosità. Bonifico con bitcoin? Da pochi secondi a qualche minuto, senza vincoli di spazio e tempo, fine. 

Le cose che utilizziamo ogni giorno stanno cambiando e si stanno evolvendo senza che noi possiamo farci niente. L’unica cosa che ci compete è un veloce adeguamento alle nuove opportunità tecnologiche.

Una volta scrivevamo le lettere come gli amanuensi, oggi con internet voliamo invece di perderci in passaggi intermedi. La banca tradizionale in questo scenario rischia di rappresentare un foglio di carta pergamentata! I giovani vogliono strumenti permissionless, più veloci e sicuri. 

La forza di bitcoin rispetto alla banca fiat

Pensare a bitcoin come alla moneta incontrollabile dei criminali è un’idea obsoleta e priva di alcun reale fondamento. La forza della criptovaluta rispetto ai sistemi bancari tradizionali risiede nella sua estrema trasparenza.

Blockchain, il libro mastro di bitcoin, è il registro ufficiale che raccoglie tutti i dati derivanti da indirizzi, wallet e transazioni, e le informazioni ivi inserite rimangono rintracciabili a vita. Per di più, nessuno può manomettere i dati inseriti nella catena di blocchi, neanche il più bravo degli hacker, a differenza di quanto accade per i sistemi di archiviazione dei dati delle banche tradizionali.

Per quanto concerne le transazioni effettuate per occultare fondi di dubbia provenienza o realizzare acquisti illegali, si stanno studiando soluzioni per impedire totalmente che possano essere realizzate ma resta il fatto che da quando è nato bitcoin: 

Questi strumenti di analisi esistono già, e consentono agli investigatori di seguire tracce virtuali tra indirizzi, wallet, transazioni, blockchain e altre entità digitali, utilizzando tecniche come il clustering ed euristiche. Le compagnie in questo settore stanno sviluppando algoritmi di ricerca proprietari studiati per individuare le origini di fondi occultati e smascherare i criminali. 

le valute fiat tradizionali sono ancora il mezzo preferito per i professionisti del riciclaggio di denaro. Le criptovalute, attualmente ancora nelle fasi iniziali, emergeranno come una potente forza in grado di ridurre il rischio di riciclaggio in tutto il mondo. 

Come ricorda lo stesso Binns di Cointelegraph

Probabilmente, per un adeguamento concreto ci vorrà tempo: molte delle applicazioni basate su bitcoin e altre cripto non sono pensate per l’utente medio. Come ogni innovazione che fa balzare troppo in avanti i paradigmi culturali, bisognerà aspettare la fase di allineamento.

Gli entusiasti del cambiamento lo stanno già facendo. I più scettici, invece, si stanno guardando intorno, valutando i pro e i contro di bitcoin. Quanto è accaduto negli ultimi mesi, però, fa ben sperare: grandi aziende, banche centrali, network di pagamento di fama mondiale, stanno dando la loro incondizionata fiducia a un nuovo modo di pensare il denaro e l’economia. Forse, dovremmo farlo anche noi se non vogliamo fare la fine della banca tradizionale!