Bitcoin, la Fed prepara la stoccata. Previsioni al ribasso

La banca centrale USA annuncia decisioni devastanti per il prezzo Bitcoin, che secondo alcuni analisti potrebbe perfino annullare gli effetti dell’halving.

I Bitcoin (BTC) continuano ad aggirarsi su un valore di mercato di circa 40.000 dollari ad unità con difficoltà di risalita anche dovute a cause di natura macroeconomica.

Le criptovalute trovano infatti un ostacolo nell’atteggiamento delle banche centrali che in maniera piuttosto uniforme stanno pianificando un aumento dei tassi di interesse.

La banca centrale neozelandese, la Reserve Bank, ha già realizzato il suo quarto aumento dei tassi di interesse, l’ultimo dei quali ha innalzato la soglia di 50 punti base, dove ricordiamo che un punto base corrisponde allo 0,01%. Il medesimo aumento dello 0,5% dovrebbe essere attuato il mese prossimo dalla Federal Reserve statunitense, così come un incremento pare in previsione anche per il Canada.

Bloomberg stima invece che l’Europa aumenterà i tassi di interesse fino a quattro volte nell’arco di un anno.

L’aumento dei tassi di interesse obbligazionari ha sempre l’effetto di inaridire i mercati e per questo l’analisi tecnica del prezzo Bitcoin vede la moneta digitale particolarmente debole in questo contesto.

Secondo alcuni analisti la difficile situazione finanziaria globale per le criptovalute potrebbe addirittura arrivare a rendere nulli gli effetti del quarto halving atteso per il 2024, che da manuale dovrebbe portare il valore dei Bitcoin verso un nuovo record storico di prezzo.

Ovviamente, come sempre accade nel caso delle criptovalute, non mancano i Bitcoin Bulls che forniscono un’analisi del prezzo diversa e vedono a breve l’inizio del trend rialzista che preparerà all’halving del 2024.

Analisi del prezzo Bitcoin, tra aumento dei tassi di interesse della Fed e halving in arrivo

Al momento la particolare situazione macroeconomica che avvolge i Bitcoin, soprattutto con la Fed che dovrebbe il mese prossimo aumentare i tassi di interesse delle obbligazioni, divide l’opinione degli analisti in merito al futuro del prezzo della valuta digitale.

I più pessimisti arrivano ad affermare che gli effetti dell’halving del 2024 saranno nulli, cioè che non porteranno ad un nuovo massimo storico della moneta.

L’halving è quel fenomeno che dimezza la ricompensa dei miners, cioè il numero di nuovi token estratti, e fa salire il valore dei Bitcoin a unità. Tale fenomeno si verifica ogni 210.000 blocchi aggiunti alla rete cioè in media ogni quattro anni, quello del 2024 sarà il quarto halving in ordine di tempo.

Se analizziamo i dati storici, nel biennio che precede il dimezzamento si è sempre osservato un rally di recupero per poi, nell’anno che segue l’halving, vedere una corsa fulminea al rialzo e un nuovo record del prezzo dei Bitcoin. Dopodiché il “ciclo” Bitcoin vuole che vi sia un altro anno di ribasso del prezzo della moneta prima che inizi il biennio di ripresa che precede il nuovo dimezzamento.

Al momento però i Bitcoin, che dovrebbero quindi già essere nella fase del recupero, sembrano invece aver arrestato questa risalita a causa della situazione macroeconomica che li avvolge.

Coindesk ha chiesto l’opinione dell’analista Katie Talati, che lavora presso l’Arca, la quale sostiene che purtroppo dall’halving 2024 non c’è da aspettarsi molto soprattutto se paragonato ai precedenti.

Il nuovo volto del mining ad ostacolare gli effetti dell’halving sul prezzo Bitcoin

Secondo gli analisti a frenare le conseguenze benefiche dell’halving sul prezzo Bitcoin gioca anche l’evoluzione subita dal sistema di mining.

Questo però al giorno d’oggi i miners sono organizzati in società di mining alcune perfino quotate in borsa e che hanno accesso a tutta una serie di finanziamenti.

In parole povere, adesso i miners, che vengono ricompensati per il loro lavoro di convalida delle transazioni con nuovi token estratti, non hanno più bisogno di vendere i propri Bitcoin per recuperare liquidità e questo porta ad una diminuzione dei volumi di scambio se paragonati ai due anni che hanno preceduto l’halving del 2020. In pratica i flussi monetari dei miners sono diventati irrilevanti.

I Bitcoin Bull all’attacco: un’analisi rialzista del prezzo BTC

Veniamo all’altro lato della medaglia, perché se chi guarda di sottocchio il mondo crypto crede che i BTC siano all’inizio di un trend ribassista da cui neanche l’halving potrà salvarli, all’opposto i Bitcoin Bull lanciano le loro previsioni al rialzo.

Per citare ad esempio Michael Saylor CEO e fondatore di MicroStrategy, l’azienda che è anche il primo detentore di BTC al mondo, il quale insiste su come a giocare a favore di un rialzo di prezzo della moneta giochino altri fattori.

Perché, se è vero che la banca centrale statunitense (Fed) pianifica l’aumento dei tassi di interesse obbligazionari, d’altra parte sempre le autorità statunitensi vagliano invece una possibile regolamentazione delle criptovalute e la possibile introduzione del dollaro digitale.

Secondo Saylor la regolamentazione degli asset crittografici avrà conseguenze macroscopiche sul valore dei Bitcoin. Un’opinione condivisa da molti crypto sostenitori e anche da altri investitori importanti come Michael Novogratz, CEO di Galaxy Investment Partners.

Questo perché al momento gli investitori istituzionali sono molto lenti nell’avvicinarsi agli asset crittografici giudicandoli ancora un terreno troppo rischioso proprio per le lacune normative. Una regolamentazione delle criptovalute porterà invece un flusso enorme di capitali istituzionali che avranno conseguenze gigantesche sul valore dei Bitcoin portando la moneta, azzarda Saylor, a valere fino a 1 milione di dollari ad unità.

Su questa stessa scia rialzista BitBoy Crypto nel suo nuovo video YouTube ci presenta la sua previsione sul prezzo dei BTC, oltre a fornirci una spiegazione chiara di cosa sia l’halving:

  

Qualche accenno sull’halving e su come esso influenza il prezzo dei Bitcoin

Come è ovvio da quanto detto fino adesso, ad influenzare il valore dei Bitcoin e quindi il loro prezzo ad unità sono una molteplicità di fattori dove la valuta digitale deve essere inserita in un contesto macroeconomico.

Per chi non lo sapesse in ogni caso i Bitcoin sono visti da molti investitori e sostenitori come la nuova riserva di valore del futuro e sono perciò definiti oro digitale.

Questa comparazione tra oro e Bitcoin poggia le basi su una serie di fattori in primis il fatto che i BTC siano progettati per un’estrazione massima di soli 21 milioni di token.

Per creare questo meccanismo che porta ad un numero definito e limitato di unità i Bitcoin hanno previsto tra le altre cose l’halving. Ovvero partendo dal presupposto che a “creare” i nuovi Bitcoin sono i “miners”, cioè persone che attraverso computer e processi ad alta intensità energetica convalidano le transazioni e aggiungono blocchi alla rete, le quali sono ricompensati per questo lavoro con nuovi BTC estratti. 

Ogni 210.000 blocchi aggiunti però il numero di Bitcoin ottenuti con il mining si dimezza, ovvero i miners che ora ricevono come premio 6,25 BTC per blocco ne riceveranno nel 2024, dopo l’halving, esattamente la metà: 3,125 BTC.

Per effetto di questo taglio alla paga dei miners però si verifica un aumento di prezzo del valore dei Bitcoin ad unità che ha lo scopo di bilanciare il tutto.

Tuttavia, gli analisti come abbiamo osservato, non sono tutti concordi sul reale effetto che avrà il prossimo halving sul prezzo della moneta digitale, secondo alcuni infatti questo non avrà i suoi potenti influssi a causa di motivazioni di natura macroeconomica che non preparano al rialzo che dovrebbe precedere il dimezzamento, perché questo porti i Bitcoin ad un nuovo massimo storico.

Alda Moleti
Alda Moleti
Collaboratrice di Redazione, classe 1984. Ho una laurea Filologia Classica e ho conseguito un dottorato in Storia Antica, presso l'Università degli Studi di Napoli Federico II, con una tesi sull'opera frammentaria di Asclepiade di Tragilo. Sono autrice di pubblicazioni scientifiche sul mondo classico e coeditrice di due volumi accademici internazionali. Dal 2015, mi sono trasferita in Inghilterra dove ho lavorato come copywriter freelance e come croupier al casinò.Il mio motto è? Naples is the flower of paradise. The last adventure of my life"."
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