Bollette dell'elettricità: sconti fino al 70%. Si risparmia

In arrivo sconti e riduzioni sulle bollette dell'elettricità delle utenze non domestiche in bassa tensione attraverso la diminuzione delle componenti fisse delle tariffe di trasporto, distribuzione e misura e degli oneri generali.

Image

In arrivo sconti e riduzioni sulle bollette dell'elettricità delle utenze non domestiche in bassa tensione attraverso la diminuzione delle componenti fisse delle tariffe di trasporto, distribuzione e misura e degli oneri generali. A pochi giorni dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del Decreto Rilancio, Arera ha reso operativa la misura prevista dall'art. 30 che era stata oggetto della propria segnalazione al Governo e al Parlamento, come una delle proposte a contrasto dell'emergenza COVID-19.

Ai piccoli esercizi commerciali, artigiani, bar, ristoranti, laboratori, professionisti e servizi (i clienti in bassa tensione non domestici) con potenza superiore a 3 kW, per il trimestre maggio-giugno-luglio, viene azzerata la quota relativa alla potenza e applicata solo una quota fissa di importo ridotto (fissata convenzionalmente a quella corrispondente alla potenza impegnata di 3 kW), senza ridurre in alcun modo il servizio effettivo in termini di potenza disponibile.

Bollette dell'elettricità: quanto si risparmia

Il risparmio per 3,7 milioni di clienti non domestici interessati - che arriva a valere circa 70 euro al mese per un cliente con contratto con potenza pari a 15 kW - sarà particolarmente incisivo sulla spesa totale della bolletta per gli esercizi commerciali ancora costretti alla chiusura, riducendola fino al 70%. Per gli esercizi che hanno riaperto, il risparmio si attesterà comunque tra il 20% e il 30% della spesa totale della bolletta.

Se alla data di entrata in vigore del provvedimento dell'Autorità, fossero già state emesse fatture relative al corrente mese di maggio, i conguagli spettanti dovranno essere effettuati entro la seconda fatturazione successiva.

Come prevede il Decreto Rilancio, l'ammontare economico necessario alla compensazione della riduzione tariffaria è a carico del Bilancio dello Stato, stanti le previsioni dello stesso art. 30 relative al trasferimento delle risorse necessarie al Conto emergenza COVID-19 costituito dall'Autorità presso la CSEA, la Cassa per i servizi energetici e ambientali. Le relative disposizioni di gestione delle risorse versate verranno definite con successivo provvedimento.

La rapidità è parte integrante dell'efficacia, se si tratta di mettere a disposizione delle imprese   misure a sostegno della ripresa dell'attività - sostiene il presidente dell'ARERA, Stefano Besseghini -. L'energia elettrica non è, tuttavia, l'unica voce di costo impattante sulle attività industriali. La regolazione consente di garantire analoga ed efficiente allocazione delle risorse anche per gli eventuali provvedimenti normativi che il Governo decidesse di dedicare ai settori dell'acqua e dei rifiuti.

Bollette: i consumi prescrivibili

Dal 1° gennaio 2020 i clienti di energia e gas e gli utenti del servizio idrico integrato, appartenenti alle tipologie indicate dalla legge e dalla regolazione vigente, possono "in ogni caso" eccepire la prescrizione per importi fatturati relativi ai consumi più vecchi di 2 anni.

La novità, introdotta dalla Legge di bilancio 2020 (n. 160 del 2019), viene oggi integrata da ARERA nel quadro regolatorio complessivo, adeguando l'informativa ai clienti e agli utenti che venditori e gestori devono inserire all'interno delle fatture, anche in caso di procedure di messa in mora collegate, nonché in caso di risposta ai reclami scritti dei clienti e degli utenti in merito.

Prima della novità normativa introdotta dalla Legge di bilancio 2020, la prescrizione per i consumi relativi a periodi superiori ai 2 anni veniva esclusa nei casi in cui la mancata o erronea rilevazione dei relativi dati derivasse da un'accertata responsabilità dell'utente. Per garantire la trasparenza, i venditori e i gestori erano già tenuti a emettere una fattura separata contenente esclusivamente gli importi per consumi risalenti a più di 2 anni oppure - in alternativa - ad evidenziare tali importi in modo chiaro e comprensibile all'interno di fatture che contenessero anche importi non prescrivibili.