Addio bollo auto? Ecco la verità e chi non paga!

Il bollo auto è senza dubbio tra le incombenze più fastidiose per i contribuenti. Riuscire a dare un attimo di tregua alle proprie finanze sembra impossibile, specialmente se subentrano le tanto temute imposte da pagare nel difficile contesto economico che l'Italia continua a vivere. Oneri senza onori, ecco la verità sul provvedimento.

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Il bollo auto, anche conosciuto come "calcolo della tassa regionale automobilistica" è un tributo regionale il cui versamento spetta a chiunque possegga un'automobile e ciò risulta indicato nel Pubblico Registro Automobilistico.

Ultimamente, si parla sempre più spesso di cancellazione del bollo, ma la tassa del possesso sui veicoli non è stata cancellata, tanto meno sembra esserci una concreta soluzione di abolizione, allora di cosa si sta parlando? La Legge per tutti fornisce un approfondimento all'argomento.

Ecco la verità sulla tassa gestita dall'Agenzia delle Entrate e i retroscena meno evidenti, facciamo chiarezza. Il motivo? Non bisogna farsi cogliere impreparati, perché l'imperizia costa cara alle tasche!

Che cos'è il bollo auto?

Il bollo auto è una tassa annuale sul possesso di un mezzo, quindi non adempiere al suo pagamento equivale a commettere una vera a propria infrazione. Si tratta di un'evasione fiscale a tutti gli effetti, caratterizzata da una particolare condizione: l'automobile in questione può liberamente circolare, perché l'obbligo è dato dal possesso non dal suo movimento.

Il motivo? Oggi per poter mettere in moto la propria auto, basta esporre l'assicurazione. Invece, un tempo la situazione era differente, poiché era necessario mettere sul parabrezza il cosiddetto tagliando del bollo. Quindi, in Italia avviene quella condizione in cui si paga perché si è proprietari, alla stregua del fatto che si paga la tassa sulla casa dato che si è intestatari. 

Le caratteristiche dell'imposta sono peculiari, in quanto denominata indiretta, visto che non devono pagarla tutti i membri di una famiglia, ma esclusivamente chi risulta intestatario del mezzo nell’ultimo giorno utile del pagamento.

Quello che accade e che qualora il soggetto in questione vendesse la macchina e successivamente ne acquistasse una nuova, in futuro sarebbe lo stesso tenuto a versare due volte il bollo. Senza dimenticare l'eventuale pecca che potrebbe subentrare, cioè quella del superbollo! 

Se si vuole la macchina di lusso, più che pedalare, bisogna pagare tasse su tasse. Data la situazione, è spontaneo chiedersi se esista un modo per calcolare l'importo preventivamente? Sì, ecco come.

Come si calcola l'importo del bollo auto?

Calcolare l'importo è un'operazione in parte complessa, in quanto occorre tenere conto di una serie di fattori, ma non per questo significa che sia impossibile. Infatti, è bene precisare che basta conoscere dei dettagli basilari per non restare impreparati. La tassa non è generale e assoluta, nel senso che non vale in modo uguale per tutti, ma subentrano diversi fattori che ne influenzano il valore. Quali sono le variabili?

  • la potenza del motore in kilowatt, cioè un valore posto nel libretto di circolazione del mezzo, ma se vecchio e non si trova l’indicazione, si può considerare il numero dei cavalli vapore;
  • la Regione di residenza del proprietario;
  • la classe ambientale;
  • il modello di auto;

Come calcolarlo adesso che si posseggono tutti gli elementi? Effettua la ricerca delle informazioni sulla tua condizione in maniera accurata, anche perché se sbagli il valore dipende dai dati raccolti, quindi conviene fare molta attenzione se non vuoi pagare più di quanto devi! Dopo di ciò, ti basta fare clic con il mouse e accedere ai diversi portali che internet dispone e che ti mette a portata di mano. 

Due molto noti sono quelli dell'ACI e dell'Agenzia delle Entrate. Entrambi sono pratici e di facile intuizione, soprattutto consentono con rapidità di effettuare la quantificazione opportuna per ogni caso singolo. Infine, le opzioni da convalidare sono tre: integrazione, prima immatricolazione o rinnovo.

Ecco un video di Angelo Greco che fornisce una consulenza molto utile sulla tematica in questione.

Quando scade il bollo auto?

Come già indicato precedentemente, il bollo auto ha una durata ben definita, cioè è annuale, e di conseguenza va pagato entro la scadenza. Come si determina quest'ultima? E' importante sapere quando avviene la scadenza, per non farsi cogliere impreparati ed essere vittima di salatissimi provvedimenti. Tutto dipende dal valore dell'importo dell'imposta e dal tipo di mezzo.

La tassa si paga per chi possiede un'automobile nei mesi di: aprile, agosto e dicembre. Invece, per chi dispone di sfreccianti mezzi a due ruote dovrà adempiere al pagamento a gennaio e luglio. Se si tratta di veicoli nuovi o già in circolazione, c'è qualche differenza? Sì, ecco cosa cambia tra caso a caso.

Appunto, ogni situazione di bollo auto è unica dato che conseguente al singolo caso è il suo pagamento. Quindi, si deve pagare in corrispondenza del mese di iscrizione al Pubblico Registro Automobilistico, diviso per convenzione in tre periodi, cioè: 30 gennaio, 31 maggio, 30 settembre. Se si tratta di rinnovo e di veicoli già in circolo, deve essere durante il mese successivo alla scadenza dell’ultima tassa dovuta. Questa è la situazione del calendario aggiornato per tutto il 2021.

Cosa accade per i veicoli di nuova immatricolazione? In questo caso, il primo bollo auto deve essere pagato entro l’ultimo giorno del mese di immatricolazione. Ad esempio, se l’immatricolazione è tra il 2 settembre 2021, il primo bollo è da saldare entro il 30 settembre 2021. C'è però la condizione che se l’immatricolazione è negli ultimi dieci giorni del mese, si può pagare anche nel mese successivo a quello di immatricolazione.

Dove si trova la data di immatricolazione? E' posta sulla carta di circolazione o sul foglio di via, rilasciati dalla Motorizzazione Civile. Si tenga presente che, il pagamento è dovuto a decorrere dal mese in cui avviene l’immatricolazione.

Calcolarlo è così semplice, ma perché di recente i social media e i giornali parlano sempre più di abolizione, se alla fine nulla è stato cancellato? Ecco la verità sulla questione del bollo più temuto dai contribuenti.

Dal 31 ottobre non si pagherà più?

Si è diffusa una notizia che non ha nulla di veritiero. Infatti, questa condizione ha finito per far cadere nel caos più totale il pagamento o meno del bollo auto. Si pagherà? O no? La verità è molto più chiara di quello che sembra, ma la cosa certa da capire è che niente è stato cancellato, abolito o revocato, il bollo si paga! 

Concretamente la situazione sotto gli occhi di tutti è che si tratta di un'operazione di stralcio compiuta dall'Agenzia delle entrate. Essa è fatta non nei confronti di tutti i contribuenti, ma solo per quelli i cui bolli non pagati rientrano in un determinato arco temporale, quello del 2000-2010. 

Di conseguenza, la data di scadenza entro la quale il Fisco procederà in tal senso è quella del prossimo 31 ottobre! Ci sono siti che addirittura parlano di entrata in vigore del provvedimento, quando invece non è assolutamente così. Diffidate dalle imitazioni della buona informazione e comunicazione, tutti si improvvisano informatori senza possedere le vere notizie.

Certamente si è parlato di possibilità di modifiche, ma non è stato accertato nulla. Infatti, se davvero fosse stato così ci sarebbe dovuto essere un po' più di trambusto. Il motivo? Per abolire una misura del genere, bisogna effettuare le fasi del procedimento di adozione di una nuova legge, una materia molto particolareggiata dato che le Regioni ne hanno autonomia! Se fosse stato così, le cose sarebbero state più rumorose, ma soprattutto chiare!

Soprattutto l'autonomia di cui godono le Regioni è riferita a soluzioni di diminuzione o esenzione, non certo di cancellazione! Allora, c'è qualcuno che è esentato? Ecco come capire chi lo è.

Ecco chi è esonerato dal pagamento del bollo auto

Nel decreto attuativo Sostegni bis del 22 luglio 2021 c'è la possibilità di sanare i debiti contratti con lo Stato nel periodo che va dal 2000 al 2010, ma al ridosso della cifra di 5.000 euro. Per chi vale questa vantaggiosa situazione? Per tutti coloro i cui bolli auto non sono stati saldati. Così, potranno usufruire di questa soluzione soltanto le persone e le imprese che soddisfano i suddetti requisiti e che sono quindi nelle condizioni rientranti nel vantaggioso provvedimento.

Considerando ciò che è espresso dal decreto, l'Agenzia delle entrate adempierà allo stralcio delle cartelle in modo autonomo fino al 31 ottobre 2021. 

Ecco che l'annullamento di cui tanto si parla e che avverrà nella fatidica data del 2021 si riferisce a quelle cartelle pervenute all'Agenzia delle entrate riscossione fra il primo gennaio 2000 ed il 31 dicembre 2010. Quindi, è bene ricordare a chi vuole fare il furbetto, cosa accade se non paga!

Che succede se non si paga?

Si ricevono in maniera tempestiva dei richiami per ovviare all'errore. Arrivano delle cartelle esattoriali da parte di Equitalia che richiamano l'inadempiente a saldare la somma del bollo auto! Soprattutto, quando l’A.C.I. accerta con scrupolosità che non è avvenuto il pagamento del bollo per almeno tre anni consecutivi, invia al proprietario una notifica dalle caratteristiche ben definite. 

Essa contiene la richiesta dei motivi dell’inadempimento, i quali devono essere ben specificati e chiariti in modo tale da considerare grave e veritiero il mancato pagamento. Se il proprietario non dimostra  e dà prova di aver pagato entro il termine di 30 giorni dal ricevimento della suddetta notifica, l’A.C.I. fa una mossa drastica: chiede la cancellazione della macchina d’ufficio dagli archivi del Pubblico Registro automobilistico.

Abbreviato è definito il P.R.A., il quale dà comunicazione della cancellazione dall'ufficio della Direzione generale della M.C.T.C., che a sua volta ritira d’ufficio le targhe e la carta di circolazione tramite gli organi di polizia.

Dopo ciò il proprietario non dovrà più pagare? Assolutamente deve farlo! Non solo il provvedimento di cancellazione, gli subentra l'addebito da pagare per gli importi del passato a cui non ha fatto fronte, i quali di certo non verranno cancellati. Equitalia ha la competenza di avviare le procedure di recupero degli importi fino a prescrizione.

Insomma, prima di essere destinatari di provvedimenti salati, meglio pagare il bollo e non cadere in condizioni di inadempimento! L'unica cancellazione è quella della macchina nel pubblico registro automobilistico.