3 novembre: click day per il bonus bici elettriche

A chi attende di incassare il bonus biciclette elettriche il governo chiede di pazientare ancora. Adesso però c'è una data, il 3 novembre, per l'apertura della piattaforma online dove presentare le domane.

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È stato il Ministro dell’Ambiente e della tutela del territorio del mare Sergio Costa a informare con un comunicato i ciclisti dell’elettrico della classica notizia buona abbinata a quella cattiva. Non è ancora possibile, nonostante siamo già quasi a metà settembre e l’iniziativa sia partita dai primi di maggio, richiedere il rimborso del bonus biciclette elettriche. I cittadini che già da parecchi mesi hanno anticipato la somma necessaria all’acquisto di un mezzo elettrico confidando in un pronto rimborso dovranno ancora abusare della loro pazienza. Però adesso c’è una data: sarà il 3 novembre 2020 il giorno in cui per decreto partirà la piattaforma web dove registrarsi e richiedere il bonus biciclette elettriche. 

Perché aspettare ancora fino a novembre per chiedere il bonus biciclette elettriche

Perché nonostante siano già trascorsi dei mesi dalle leggi che hanno istituito il bonus e nonostante sembri che la copertura finanziaria ci sia. mancano ancora degli adempimenti di tipo burocratico da completare. Il primo di questi è che la piattaforma web non potrà iniziare a lavorare a pieno regime e essere accessibile a tutti gli utenti prima che siano trascorsi 60 giorni dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto che chiarisce tutti i dettagli relativi a erogazione e fruizione del bonus

La piattaforma sarà in realtà operativa dal 19 ottobre. In questi 15 giorni permetterà solo l’accesso agli esercenti che intendono aderire all’iniziativa. Nelle ultime due settimane di ottobre i rivenditori di biciclette elettriche potranno dare la propria disponibilità a essere pagati per gli acquisti consentiti dalla legge con un bonus. La somma verrà poi rimborsata ai negozianti dal Ministero dell’Ambiente con tempi non ancora certi.

Come si accede alla piattaforma e come funziona

L’accesso al sito, il cui indirizzo ancora non è disponibile, ma che sarà raggiungibile direttamnte, ma anche con un link del Ministero dell’Ambiente potrà essere fatto solo con lo SPID. Si tratta del codice di identità digitale costituito da uno username e da una password rilasciata dalle pubbliche amministrazioni e da alcuni privati accreditati. Questo codice, che si ottiene presentando un documento di identità a scelta tra la carta di identità e la patente e il codice fiscale anche per via telematica, sarà poi utilizzabile per l’accesso a molti servizi forniti dalla pubblica amministrazione. La procedura richiede nel complesso qualche giorno per i tempi tecnici necessari a verifica l’identità e generare i codici, quindi è opportuno arrivare al 3 novembre con lo SPID pronto.

Dopo l’identificazione sarà possibile creare un proprio profilo. Dati personali, di residenza, costi sostenuti e negozio dove è avvenuto l’acquisto sono in linea di massima le informazioni da fornire.

La piattaforma è accessibile solo a chi ha già acquistato la bici elettrica?

Il bonus vale per le persone che abbiano fatto l’acquisto a partire dal 4 maggio 2020 e abbiano conservato la documentazione della spesa fatta e continuerà a valere fino al 31 dicembre di quest’anno. L’unica limitazione, che ha nelle settimane scorse sollevato parecchie polemiche è l’entità delle somme messe a disposizione. La somma complessiva stanziata è di 210 milioni di euro, e secondo i comunicati del ministero dovrebbero essere più che sufficienti a soddisfare tutti gli aspirati ciclisti. Altri hanno fatto stime diverse e sostengono che in considerazione di tutti gli acquisti di bici già fatti i soldi messi sul tavolo dal governo siano decisamente troppo pochi. Tanto che si teme che l’apertura della piattaforma darà luogo a un click day: una corsa al dito più veloce per arrivare primi a aggiudicarsi il rimborso. Altra questione è se la piattaforma riuscirà a reggere all’assalto dei ciclisti e a non bloccarsi già al primo giorno.

Che cos’è il bonus biciclette elettriche

Si tratta di una delle numerose iniziative messe in campo dal Governo nei vari decreti che stanno cercando di risollevare le sorti dell’economia italiana colpita dal coronavirus.  In questo caso specifico i risultati ottenuti dovrebbero essere duplici. Da un lato dare un po’ di sollievo a tutto il comparto legato alla mobilità elettrica e dall’altro migliorare la qualità dell’aria diminuendo le auto in circolazione. 

Il bonus il cui nome ufficiale è mobilità, in realtà non è rivolto solo all’acquisto di bici elettriche, ma anche di biciclette normali e di tutti gli altri veicoli per la mobilità personale a propulsione prevalentemente elettrica come monopattini, handboard (le biciclette manovrabili con le mani) e segway, sono espressamente esclusi i motorini elettrici. Valido anche per l’acquisto di abbonamenti per la sharing mobility. Quindi sì anche a spese per la condivisione di mezzi di trasporto personali su due ruote. Escluso il car sharing e quello delle moto. Escluso anche l’acquisto di parti di ricambio, o di tutti gli accessori come caschi o altri dispositivi di sicurezza.

Quanto e come viene pagato il bonus bici elettriche

La cifra massima che può essere rimborsata è di 500 euro. La somma effettiva però potrà essere anche molto inferiore. È legata al costo della bici acquistata. La percentuale massima richiedibile è del 60%.

È autorizzato a registrarsi alla piattaforma chi ha già fatto l’acquisto e ha conservato tutti i documenti necessari che sono una fattura o uno scontrino parlante. Quest’ultimo è un documento come quello che già ci viene rilasciato in farmacia dove si specifica che cosa abbiamo comprato. Attenzione perché senza quello che garantisce al ministero che abbiamo acquistato un mezzo autorizzato e non altro materiale la piattaforma rifiuterà la nostra domanda. Sono ammessi anche gli acquisti fatti on line, anche su siti esteri, purché la documentazione fiscale sia regolare. Il bonus verrà poi depositato con un bonifico sul conto corrente indicato al momento della presentazione della domanda. 

Chi farà l’acquisto a partire dal primo giorno, dopo l’apertura della piattaforma sarà soggetto a un regime diverso In quel caso non sarà necessario anticipare il prezzo della bici elettrica. Al momento della registrazione, sarà generato un buono pari alla somma a cui si ha diritto. Bisognerà avere l’accortezza di informarsi prima sul mezzo che si vuole acquistare e su quale sia il prezzo di vendita preciso. Con quel documento basterà presentarsi dal rivenditore, pagare la differenza a nostro carico e portarsi a casa la bici. I rivenditori, che aderiscono su base volontaria all’iniziativa registrandosi sulla piattaforma saranno poi rimborsati dal Ministero dell’Ambiente.

Chi può chiedere il bonus bici elettriche

Questa iniziativa non è risvolta a tutta Italia, ma solo ai cittadini ce abitino in alcune città. No a chi vive in campagna o nei paesi di piccole dimensioni, sia in montagna che al mare perché lo scopo del bonus bici elettriche è tra gli altri quello di decongestionare le strade cittadine. Sì invece a tutti i residenti nelle città capoluogo di regione o di provincia e nelle città metropolitane. Semaforo verde anche per i residenti nelle città con una popolazione superiore ai 50.000 abitanti.

Il criterio discriminante non è l’abitare in una città, ma avervi la residenza. Attenzione quindi per quelli che abitano in una metropoli ma ancora non hanno regolarizzato il trasferimento col comune, perché la domanda sarà bocciata.

Ogni richiedete maggiorenne può fare una sola richiesta a nome proprio. Non conta se la bici elettrica o il monopattino poi verranno usati dai figli minorenni, ma solo chi compila la domanda.