Bonus Casa 2020: quando conviene monetizzare l’agevolazione?

Bonus Casa 2020: chi non cede la detrazione ad un altro soggetto e la utilizza direttamente ne sfrutta tutto il valore nominale in un arco temporale di medio-lungo periodo. Chi preferisce cedere la detrazione fiscale è vero che incassa subito, ma ci perde qualcosa.

Image

Bonus Casa 2020: chi non cede la detrazione ad un altro soggetto e la utilizza direttamente ne sfrutta tutto il valore nominale in un arco temporale di medio-lungo periodo. Chi preferisce cedere la detrazione fiscale è vero che incassa subito, ma ci perde qualcosa.

Bonus Casa 2020: la cessione del credito comporta una perdita?

La cessione della detrazione comporta la perdita del 20%, in altre parole, la cessione ad una banca o alla Posta vale l’80% del valore nominale. In caso di vendita del credito tutti gli intermediari finanziari chiedono l’apertura di un conto corrente e/o l’acquisto di altri prodotti come una polizza assicurativa sulla vita e una polizza contro le calamità naturali. Pertanto, l’operazione può a sua volta nascondere l’aggravio di ulteriori oneri.

Bonus Casa 2020: casistiche da considerare nel medio-lungo termine

Visto che il Superbonus al 110% si recupera in 5 anni è importante capire come trarne maggiore vantaggio dall’agevolazione e quali casistiche considerare. In un arco temporale sufficiente lungo, se l’immobile viene venduto, la detrazione fiscale passa in capo all’acquirente, ma le parti coinvolte possono pattuire che resti in capo all’ex proprietario. Nel caso il soggetto beneficiario titolare di Partita IVA passi al regime agevolato (ovvero al Forfettario) o diventi incapiente, è possibile cedere il credito anche in anni successivi. Se il soggetto beneficiario del credito muore la detrazione fiscale passa in capo agli eredi, ma solo nel caso in cui detengano materialmente la casa.

Superbonus Casa: che cos’è la cessione coperta dal prestito ponte?

Una casistica da valutare attentamente è quella del prestito ponte per chi non può o non intende pagare interamente i lavori di tasca propria. Come funziona il prestito ponte? In questo caso è possibile farsi anticipare dalla banca il corrispettivo per la cessione del credito d’imposta. In caso di esito positivo si deve tenere conto del costo del prestito che prevede l’applicazione del Taeg pari al 3% su base annua. Il prestito ponte rappresenta un’interessante casistica da valutare per chi acquista un immobile che deve ristrutturare ed è già gravato dal mutuo. Il prestito ponte rappresenta la migliore soluzione per chi non vuole ulteriormente aggravare le spese familiari.

Bonus Casa 2020: quanto costa la cessione del credito?

Se hai deciso di cedere il credito non devi fare altro che valutare le diverse offerte approntate dalle banche, assicurazioni e intermediari finanziari. Banca Carige per ogni 110 euro di credito fiscale acquistato ne corrisponde 102,5. Pertanto, l’istituto genovese applica un costo pari al 6,81%. Unicredit per ogni 110 euro di credito fiscale acquistato ne corrisponde 102 e l’operazione ha un costo pari al 7,3%. Generali riconosce ai soggetti privati il 102% di liquidità e offre alla clientela un servizio dedicato che offre supporto online nel processo amministrativo, oltre ad una copertura assicurativa agevolata per le famiglie, i professionisti e le imprese edili.