Bonus casa: arriva la domanda di ristrutturazione gratis

Il coronavirus ci ha portato in dote un bel bonus casa: ossia la possibilità di ristrutturare il nostro appartamento gratis. Il Decreto Rilancio, partorito dal nostro Governo dopo un lungo travaglio, cerca di utilizzare l'edilizia come volano per l'economia italiana: grazie ad un ecobonus del 110% destinato a migliorare l'efficienza termica dei nostri immobili dovrebbe rimettere in modo l'economia di un paese stravolto dall'emergenza sanitaria.

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Il coronavirus ci ha portato in dote un bel bonus casa: ossia la possibilità di ristrutturare il nostro appartamento gratis. Il Decreto Rilancio, partorito dal nostro Governo dopo un lungo travaglio, cerca di utilizzare l'edilizia come volano per l'economia italiana: grazie ad un ecobonus del 110% destinato a migliorare l'efficienza termica dei nostri immobili dovrebbe rimettere in modo l'economia di un paese stravolto dall'emergenza sanitaria.

Con lo scopo di invogliare i proprietari immobiliari a mettere mano al portafoglio, il legislatore ha modificato alcuni incentivi e detrazioni fiscali che erano già previsti per l'anno in corso (il 2020) in una forbice compresa tra il 50 e l'85% portandoli al valore record del 110%. Cosa significa questo: in altre parole per tutte le spese sostenute nel periodo compreso tra il 1° luglio 2020 ed il 31 dicembre 2021 sarà possibile effettuare dei lavori di ristrutturazione nel proprio immobile e farlo sostanzialmente gratis. Senza dubbio un ottimo bonus casa, che potrebbe tornare molto utili a quanti debbano pensare a riammodernare la propria casa.

Bonus casa: quando l'edilizia diventa volano dell'economia

Riccardo Fraccaro, sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri, spiega sotto quale ottica è stato introdotto questo nuovo bonus casa.

L’edilizia è da sempre un volano per la crescita economica - spiega Fraccaro -. Ma ora quel settore va indirizzato alla sostenibilità: quindi ho lavorato a un superbonus che mettesse insieme due strumenti già funzionanti, ecobonus e sismabonus, e li portasse all’estremo con uno sconto del 110%.

Proprio per incentivare l'utilizzo del bonus casa (anche definito ecobonus) nel periodo compreso tra il 1 luglio 2020 ed il 31 dicembre 2021 l'aliquota per le detrazioni viene portata al 110% per i seguenti lavori:

  • efficienza energetica degli edifici, in altre parole l'ecobonus;
  • riduzione del rischio sismico, ossia il sismabonus;
  • interventi mirati all’installazione di impianti fotovoltaici, ma comunque collegati all'ecobonus o al sismabonus;
  • colonnine per la ricarica di veicoli elettrici.

Ma come funziona in estrema sintesi il bonus casa? Per questi interventi il contribuente potrà richiedere un contributo sotto forma di sconto in fattura da parte dell'azienda che sta svolgendo i lavori. Lo sconto potrà arrivare anche a coprire l'importo totale dell'intervento: l'impresa che svolge il lavoro potrà recuperare la somma attraverso il credito d'imposta. Il fatto veramente importante è che questo credito d'imposta potrà essere ceduto ad altri soggetti, come banche o altri tipi di intermediari finanziari, in modo da trasformare questo credito d'imposta in liquidità immediata.

Bonus casa: quali sono gli interventi incentivabili?

Come anticipato in precedenza i lavori che possono beneficiare del bonus casa al 110% sono quelli documentati e la cui spesa è stata sostenuta nel periodo compreso tra il 1 luglio 2020 ed il 31 dicembre 2021. Possono essere ripartiti in cinque quote annuali di pari importo.

Andiamo nel dettaglio e vediamo quali sono gli interventi che possiamo sostenere gratis:

  • isolamento termico. Sarà possibile realizzare un cappotto termico sull'involucro dell'edificio, che abbia un'incidenza del 25% sulla superficie disperdente. La spesa massima detraibile è pasi a 60.000 euro per ogni unità immobiliare che compone l'edificio;
  • sostituzione degli impianti di climatizzazione esistenti per gli edifici unilaterali. Con questa operazione ci si riferisce sia al riscaldamento che al raffrescamento, ma anche alla fornitura di acqua calda sanitaria;
  • sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti centralizzati per il riscaldamento, il raffrescamento o la fornitura di acqua calda sanitaria a condensazione, con efficienza almeno pari alla classe A di prodotto;

Per poter accedere al bonus casa gli interventi dovranno necessariamente rispettare i requisiti minimi del comma 3-ter dell'articolo 14 del decreto-legge 4 giugno 2013, n. 63, ma soprattutto insieme all'installazione degli impianti fotovoltaici devono garantire il conseguimento di una classe energetica più alta. Il cambiamento di classe energetica deve essere attestato mediante due certificati di prestazione energetica, stilati prima e dopo l'intervento.

Bonus casa: vale anche per gli impianti fotovoltaici

Il bonus casa è stato esteso anche agli impianti fotovolataici connessi alla rete elettrica e che abbiano dei sistemi di accumulo dell'elettricità. L'installazione, però, deve essere effettuata contestualmente agli altri interventi di efficientamento energetico.

Anche in questo caso il bonus casa vale per le spese sostenute nel periodo compreso tra il 1° luglio 2020 ed il 31 dicembre 2021, e coprono il 110% della spesa. Il costo non deve essere superiore ai 48.000 euro, 2.400 euro per ogni Kw di potenza nominale dell'impianto solare fotovoltaico. Nel caso di interventi di nuova costruzione, consistente ristrutturazione edilizia o demolizione e ricostruzione, la suddetta quota viene ridotta a 1.600 euro per ogni kW di potenza nominale.