Bonus Inps: arrivano 1.800 euro per tutti. Richieste e scadenze

I bonus Inps sono attualmente moltissimi e di diversa natura. Sono previsti per madri disoccupati, lavoratori autonomi e dipendenti di particolari categorie. La cosa difficile è capire come richiederli e se si hanno i requisiti di reddito necessari per usufruire di queste sovvenzioni. E' necessario pertanto analizzare da vicino tempi e modalità di richiesta.

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I bonus Inps iniziano ad essere erogati. Al via tanti incentivi per la ripresa dell'economia. Ma a chi sono destinati e come si devono richiedere? Il governo  continua a stanziare bonus per fasce di popolazione meno abbienti e per lavoratori in difficoltà, ma spesso nella vasta modulistica e con le nuove procedure dell'Inps i beneficiari rischiano di ritrovarsi in difficoltà e di perdere il filo.

Moltissimi hanno già richiesto i vari bonus messi a disposizione dall'ente previdenziale, come il bonus mamma o il bonus cultura che va ai neo diciottenni. Ma ci sono ancora diversi sussidi che sono al via in questi giorni per cui poter fare domanda. Inoltre cassa integrazione e assegno unico, le novità in arrivo per il 2021 che aumenteranno le agevolazioni riconosciute sia per i lavoratori che per le famiglie.

Vediamo allora quali sono i bonus Inps da poter richiedere e come fare domanda, quali sono le scadenze e come verranno erogati i soldi previsti.

Bonus Inps da 1.800€, a chi spetta

Il bonus Inps di 1.800€ è una forma di sovvenzione prevista dal famoso decreto rilancio. Si rivolge ai lavoratori più colpiti dal lockdown e dalla crisi innescata dall'emergenza Covid ancora in atto.

Le categorie di lavoratori interessate sono quelle dei dipendenti e degli autonomi che, in conseguenza dell’emergenza epidemiologica da Covid-19, hanno cessato, ridotto o sospeso la propria attività o il proprio rapporto di lavoro e che non hanno beneficiato delle misure previste dal decreto Cura Italia.

Nello specifico il bonus Inps è rivolto ai lavoratori stagionali, non appartenenti a turismo e stabilimenti termali. Ai lavoratori intermittenti e ai lavoratori autonomi occasionali senza partita iva e non iscritti ad altre forme previdenziali. Ultima categoria di riferimento sono i lavoratori incaricati delle vendite a domicilio con partita iva che non siano però iscritti ad altre forme di previdenza.

L'importo riconosciuto a questi lavoratori è di 600€ al mese per i mesi di Marzo, Aprile e Maggio, per un totale, appunto, di 1.800€.

L'Inps ha emesso una circolare al riguardo, la circolare INPS 29 maggio 2020, n.67, dove vengono specificati sia le modalità di inoltro della domanda che le classi escluse o in conflitto con la richiesta.

La domanda per il bonus Inps, deve essere inviata online tramite il portale con identificativo Spid. Ovvero il nuovo metodo di accesso ai servizi al cittadino che dal 1 Ottobre è diventato obbligatorio.

Bonus Inps, 1.000€ per gli studenti con ISEE basso

E' proprio di questi giorni l'annuncio di un nuovo bonus Inps per le famiglie in difficoltà economica, che stentano nel mantenere i propri figli agli studi. Ecco allora che il governo prevede anche in questo caso un bonus per alleggerire il carico economico che grava sui genitori.

Il bonus Inps è più una borsa di studio, che andrà agli studenti meritevoli in misura diversa in base alle classi frequentate. Questo provvedimento è stato voluto per sostenere le famiglie che a causa dell'emergenza Covid si sono ritrovate senza lavoro o con il lavoro ridotto e con figli studenti a carico.

Così per i ragazzi che dimostrano di avere un buon rendimento scolastico ma il cui nucleo familiare riporti un ISEE modesto, il governo stanzia fino a 1.000€ per sostenere le spese di libri, materiali e anche dei mezzi pubblici laddove siano necessari per raggiungere gli istituti scolastici.

Possono richiedere il bonus gli studenti che frequentano le scuole secondarie di primo e secondo grado, che abbiano conseguito voti alti e la cui famiglia sia in possesso di un ISEE basso. L'assegno parte da un minimo di 750€ fino ad arrivare ad una soglia massima di 1.000€.

Sono richiesti voti pari o superiori a 8/10 per i ragazzi delle scuole superiori, mentre in caso di handicap o disabilità il voto minimo per la richiesta è di 6/10. Potranno avvalersi del bonus Inps anche studenti in ritardo con la carriere scolastica, ma per non più di 1 anno. Inoltre per rientrare nell'elenco dei beneficiari non si dovranno percepire altre forme di sussidi pari o equiparabili.

Per inserire la domanda oltre al consueto Spid si dovrà essere registrati in una banca dati. Questo passaggio si può fare tramite il portale dell'Inps utilizzando il modulo AS150. Una volta effettuate l'iscrizione alla banca dati si potrà procedere all'invio della domanda, fermo restando il possesso dei suddetti requisiti.

Asilo nido e bonus Inps

Un bonus Inps molto apprezzato è quello per l'asilo nido. L’articolo 1, comma 355, legge 11 dicembre 2016, n. 232 ha stabilito che per tutti i figli nati dal 1 Gennaio 2016 spetta un bonus fino a 1.000€ per il pagamento delle rette relative alle iscrizione dei bambini a scuole dell'infanzia pubbliche o private. Il bonus è erogato anche per bambini con età inferiore ai 3 anni affetti da gravi patologie che non possono frequentare le scuole e per cui è necessaria una forma di assistenza domiciliare.

La domanda per in bonus Inps può essere presentata da un genitore del bambino nato o adottato dal 1 gennaio 2016. Gli importi varieranno sulla base dell'effettiva frequentazione dell'alunno e sulla base dell'ISEE presentato.

Con ISEE minorenni fino a 25mila euro l'importo massimo erogabile sarà di 3mila euro annui. Mentre ISEE tra i 25mila e i 40mila avranno un budget di 2.500€ l'anno ed infine per ISEE superiori ai 40mila euro saranno stanziati nell'anno 1.500€.

Il bonus sarà erogato tenendo conto dei mesi effettivi di frequenza del bambino alla scuola dell'infanzia. Se la frequenza sarà pari a 11 mesi il bonus verrà erogato per intero. Mentre nei casi di frequenza mensile inferiore agli 11 mesi si dovrà conteggiare, sulla base della propria fascia ISEE, l'importo mensile e moltiplicarlo per l'effettiva frequenza a scuola del bambino. Ad esempio, se in base all'ISEE presentato si ha diritto ad un importo annuo di 2.500 euro ma il bambino frequenta la scuola per 9 mesi, l'importo che si riceve è pari a: (2.500/11) x 9= 2.045€

Il nuovo bonus Inps per pc e tablet

Di pochi mesi fa l'introduzione del bonus Inps rivolto all'acquisto di pc e tablet.  Il nuovo contributo economico va da un minimo di 200€ fino ad un massimo di 500. Come nel caso del bonus cultura, anche questa volta i soldi non arriveranno direttamente sul conto corrente del beneficiario ma sarà applicato sotto forma di sconto.

Si potranno acquistare dispositivi elettronici come portatili, tastiere, modem e tablet. Il reddito ISEE non dovrà essere superiore ai 20mila euro e la domanda si può presentare direttamente agli operatori telefonici aderenti.

Per inoltrare la domanda ci si dovrà recare presso una sede degli operatori TLC con documento di identità, richiesta di attivazione del bonus Inps e un'autocertificazione che attesti la presenza di un ISEE inferiore ai 20mila euro. Una volta acquisita la domanda, l'operatore procederà ad inviarla tramite l'apposito portale messo a disposizione da Infratel. Entro i 60 giorni successivi vengono versati sul conto dell'operatore telefonico i soldi del contributo e si procederà con l'erogazione del servizio al cittadino.

Questo bonus acclamato all'uscita da molti sta riscontrando nell'operatività molte critiche, specie per la non facile accessibilità e la lunga attesa nell'erogazione. Inoltre avendo un ISEE sufficientemente restrittivo, molte famiglie che ne hanno esigenza sono escluse con grande scontento della popolazione.

Bonus Inps e Naspi

Brutte notizie per chi percepisce la nuova assicurazione sociale per l'impiego, ovvero la Naspi. I possessori di questa sovvenzione non potranno usufruire di nessun bonus Inps messo a disposizione del governo. Questo perché la Naspi è ritenuta già una sovvenzione sociale pertanto non da diritto all'accesso ad altri incentivi.

La Naspi spetta a tutti i lavoratori che hanno perso il posto di lavoro involontariamente dal 1 Maggio 2015. Rientrano nelle categorie aventi diritto alla disoccupazione oltre ai lavoratori privati di ogni genere e settore (esclusa l'agricoltura che ha una sua disoccupazione) anche gli apprendisti, i soci lavoratori di cooperative, personale artistico e il personale della pubblica amministrazione con contratto a tempo determinato.

Per poter usufruire di tale aiuto si devono necessariamente aver versato almeno 13 settimane di contributi negli ultimi quattro anni. L'importo erogato mensilmente e la durata dipendono dai contributi versati negli anni successivi. In ogni caso la Naspi mensile non sarà mai superiore a 1.325€ e non durerà più di 24 mensilità.

Le novità per il 2021 dei bonus Inps

Il bonus Inps più atteso per il 2021 è sicuramente l'assegno unico per i figli. Approvato alla camera il 19 ottobre 2020 con 452 si e zero no, prenderà il via a luglio 2021. Spetteranno ai genitori con figli a carico dai 50 ai 250€ per ogni figlio convivente di età inferiore ai 21 anni. Questo sussidio, a lungo progettato e discusso ed ha lo scopo di mettere ordine nei tanti bonus erogati nel corso del 2020 a famiglie e genitori.

Nella sostanza l'assegno è previsto per tutte le famiglie senza esclusioni ISEE e partirà dal settimo mese d gravidanza fino al compimento dei 21 anni. Si parla, secondo i dati Istat attuali di circa 10milioni di minori. I fondi previsti per il 2021 sono di circa 3miliardi e 6miliardi per il 2022.

Nel caso di figli disabili la quota dell'assegno unico universale sarà maggiorato dal 30% al 50%. Inoltre avrà durata per tutta la vita del figlio disabile. Per sapere come si dovrà procedere per la richiesta e relativa erogazione dobbiamo aspettare i successivi provvedimenti. Per ora è stato solamente confermato e destinato un budget all'interno della legge di bilancio.

Si ritiene probabile che a differenza di quanto avviene attualmente con gli ANF, assegni al nucleo familiare, si utilizzerà per il computo non più il reddito ma l'ISEE.