Bonus mobili ed elettrodomestici 2020: detrazioni fino al 50%

Confermato e prorogato anche il bonus mobili ed elettrodomestici 2020, un contributo che garantisce una detrazione fiscale del 50% per le spese effettuate per l'arredo di un immobile recentemente ristrutturato. Per poter beneficiare del bonus, però, occorre soddisfare determinati requisiti e sostenere una spesa massima di 10.000 euro. Ecco come funziona il bonus mobili, a chi spetta e come si richiede.

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La Legge di Bilancio del 2020 ha confermato e prorogato fino al 31 dicembre 2020 il bonus mobili ed elettrodomestici che doveva essere inserito anche nel Decreto di agosto. Tuttavia, il contributo è stato sostituito – in quest’ultimo – da altre misure quali il bonus casa, il superbonus al 110% e il sismabonus. 

Per poter beneficiare di questa agevolazione che permette di ottenere uno sconto Irpef con detrazioni fiscali fino al 50% della spesa fino a un massimo di 10.000 euro, però, occorre aver acquistato mobili o elettrodomestici (ad esempio armadi, cucine, lavatrici e lavastoviglie) nell’ambito di una ristrutturazione edilizia effettuata non prima del 2019.

Il bonus mobili ed elettrodomestici, infatti, rientra nel più ampio bonus ristrutturazioni e riguarda un’ampia platea di potenziali beneficiari. Ma come funziona e come si può richiedere? Quali modalità di pagamento permettono l’accesso al bonus e fanno ottenere al beneficiario la detrazione fiscale? Chiariamo ogni dubbio in una semplice guida al bonus mobili ed elettrodomestici 2020.

Bonus mobili ed elettrodomestici 2020: come funziona

Nonostante il governo avesse pensato a un bonus Pos che potesse garantire sconto e rilanciare i consumi nei settori dell’abbigliamento, delle scarpe e degli elettrodomestici, pare che l’idea di inserire il bonus mobili nel decreto di agosto sia saltata. Tuttavia, la Manovra 2020 ha prorogato la misura estendendo il bonus mobili ed elettrodomestici fino al 31 dicembre 2020.

Il contributo spetta a tutti i contribuenti che abbiano effettuato interventi di ristrutturazione di un immobile privato – dal 1° gennaio 2019 – e abbiano acquistato a tale scopo mobili, arredi, mobili a incasso o grandi elettrodomestici per una spesa totale massima di 10.000 euro. Tutti i beneficiari, dunque, potranno ottenere – oltre a una detrazione sulle tasse di ristrutturazione – una detrazione fiscale fino al 50% sull’acquisto di mobili o elettrodomestici da inserire nella dichiarazione dei redditi.

Oltre al bonus mobili ed elettrodomestici, la Legge di Bilancio 2020 ha confermato anche il bonus verde per giardini e terrazzi, il bonus ristrutturazioni e l’ecobonus 2020. Quali sono i requisiti per poter accedere alle detrazioni e come bisogna pagare i beni affinché si possano ricevere gli sconti?

Bonus mobili 2020: i beneficiari

L’Agenzia delle Entrate ha messo a disposizione una guida al bonus mobili ed elettrodomestici che chiarisce ogni dubbio sull’effettuazione della richiesta da parte dei contribuenti. In particolare, è specificato che chiunque può richiedere il bonus solo se ha effettuato interventi di ristrutturazione edilizia dell’immobile in considerazione dal 1° gennaio 2019. La domanda è subordinata quindi da interventi strutturali sulla casa che devono essere accertati da documenti con la Dia, Scia, Cil, Cila o da un’autocertificazione nel caso si tratta di lavori in edilizia libera.

Inoltre, l’acquisto di mobili ed elettrodomestici non deve precedere l’inizio dei lavori di ristrutturazione, pena il mancato beneficio del bonus dell’Agenzia delle Entrate.

I potenziali beneficiari del bonus mobili sono tutti quei contribuenti assoggettati all’IRES o all’IRPEF e dunque sia proprietari di immobili sia usufruttuari. Possono altresì accedere al beneficio anche gli affittuari, chi si trova in posizione di nuda proprietà o in comodato d’uso, i soci di cooperative, gli imprenditori individuali e le ditte semplici, in nome collettivo o in accomandita semplice. Infine, il bonus mobili riguarda anche il coniuge di colui che ha effettuato gli interventi di ristrutturazione, oltre ai parenti fino al terzo grado e gli affini fino al secondo grado. 

In caso di ristrutturazioni a livello condominiale, ogni inquilino ha diritto a una detrazione relativa soltanto alla quota di spesa che ha sostenuto per gli arredi comuni. Il bonus comunque non è concesso per gli acquisti che sono stati effettuati per arredare il singolo appartamento.

Quali sono i requisiti?

Una volta chiarita la potenziale platea di beneficiari del bonus mobili 2020, andiamo ad analizzare quali sono i requisiti da soddisfare per poter inoltrare la domanda. In particolare, il primo requisito che l’Agenzia delle Entrate ha posto in essere è l’effettuazione di lavori di ristrutturazione la cui data di inizio deve precedere la data di acquisto dei mobili o elettrodomestici posti in arredo all’immobile stesso. Inoltre, la data di inizio dei lavori deve essere fissata al 2019, mentre l’acquisto dei mobili può essere effettuato a partire dall’anno successivo.

Il bonus mobili, inoltre, spetta soltanto a quei contribuenti – assoggettati all’IRPEF (soggetti privati) o all’IRES (titolari di società) residenti sia in Italia sia all’estero – che abbiano acquistato elettrodomestici di classe energetica A+ (A per i forni) o comunque elettrodomestici con etichetta energetica. Il pagamento di questi beni, inoltre, deve avvenire trami bonifico parlante, bonifico ordinario, carta di credito o di debito.

Infine, la detrazione fiscale che i beneficiari potranno ottenere ammonta al 50% della spesa sostenuta fino a un massimo di 10.000 euro. Dunque a fronte di una spesa per mobili ed elettrodomestici pari a 8.000 euro, il contribuente potrà ricevere 4.000 euro di detrazioni fiscali da inserire nella dichiarazione dei redditi. Il bonus mobili, comunque, può essere fruito soltanto dopo la divisione della detrazione in 10 quote totali che abbiano pari importo da inserire nel Modello Unico o Modello 730 ai fini della dichiarazione dei redditi.

Per quali mobili posso richiedere il bonus?

L’Agenzia delle Entrate ha chiarito anche le tipologie di mobili, arredi, grandi elettrodomestici o mobili da parete per i quali è possibile richiedere il bonus previsto dalla Legge di Bilancio 2020. Occorre comunque ricordare che il beneficio è subordinato all’effettuazione di lavori di ristrutturazione edilizia dell’immobile a decorrere dal 1° gennaio 2019 con successivo acquisto di beni per l’arredo degli spazi.

Si può richiedere il bonus mobili a fronte di un acquisto di beni che siano necessari al completamento dell’arredo della casa: letti, divani, cucine, materassi. Rimangono quindi esclusi gli investimenti per porte, finestre, pavimenti, tende o tendaggi… Tra i mobili che si possono acquistare, inoltre, rientrano anche cassettiere, sedie, scrivanie, librerie, credenze e apparecchi di illuminazione.

Per quanto riguarda invece gli elettrodomestici, è necessario acquistare macchinari che abbiano una casse energetica di tipo A+ – oppure A nel caso si tratti di un forno – e dunque la detrazione spetta a fronte dell’acquisto di frigoriferi, congelatori, lavatrice, lavastoviglie, asciugatrice, forni o piastre riscaldanti elettriche, stufe elettriche, forni a microonde, apparecchi di condizionamento o illuminazione… 

Infine, occorre precisare che per poter richiedere il bonus mobili ed elettrodomestici occorre allegare alla domanda sul sito dell’Agenzia delle Entrate una serie di documenti e specificare le modalità di pagamento dei beni.

Quali lavori danno diritto al bonus

Nella guida sul bonus mobili ed elettrodomestici sono elencati anche i lavori di ristrutturazione o manutenzione che danno al contribuente la possibilità di richiedere il bonus. Tra gli interventi possibili rientrano la manutenzione straordinaria e ordinaria, la ricostruzione e gli interventi per il risanamento di un immobile colpito da calamità naturali, il restauro e il risanamento conservativo, la ristrutturazione edilizia.

È possibile intervenire su immobili privati ma anche sui condomini: in questo caso, però, la detrazione spettante ai singoli condomini si applica alla quota di spesa sostenuta da ognuno. Non vale la detrazione per l’acquisto di beni che vadano a completare l’arredo del singolo appartamento. Ai fini della dichiarazione e del rimborso IRPEF, il credito andrà suddiviso in 10 quote dello stesso valore che andranno a beneficio del contribuente che soddisfa tutti i requisiti necessari per la richiesta e l’ottenimento del bonus.

A fronte di una ristrutturazione – effettuata a decorrere dal 1° gennaio 2019 – è possibile richiedere la detrazione delle spese oltre alla detrazione fiscale del 50% della spesa sostenuta per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici che vadano a completare l’arredamento minimo necessario. La spesa massima sostenibile a tale scopo è di 10.000 euro, la quale permette di accedere a una detrazione di 5.000 euro.

Bonus mobili: domanda e documenti

Il bonus mobili 2020 è richiedibile da tutti i contribuenti residenti in Italia o all’estero che abbiano effettuato interventi di ristrutturazione edilizia e abbiano effettuato delle spese per l’arredo dell’immobile stesso. Il pagamento dei mobili e degli elettrodomestici che sono stati posti a completamento dell’arredo, inoltre, deve essere stato effettuato tramite bonifico parlante, bonifico ordinario, carta di credito o di debito. Infine, la soglia massima di spesa detraibile è di 10.000 euro, mentre la percentuale di detrazione spettante è pari al 50%.

La detrazione – si precisa – è ammessa anche qualora il contribuente decida di pagare tramite finanziamento a rate, mentre sono esclusi il pagamento in contati o con assegno. Le stesse regole valgono anche per le spese di trasporto e montaggio.

I documenti da allegare alla domanda (o da conservare) per richiedere il beneficio sono i seguenti: 

  • Ricevuta del bonifico di pagamento con specificata la causale del pagamento stesso,
  • Per i pagamenti con carta di credito occorre conservare anche la ricevuta della transazione correttamente effettuata,
  • Documentazione di addebito sul conto corrente,
  • Fattura/e di acquista del/ dei bene/i riportanti l’importo effettivo della spesa, la quantità e la natura dei beni stessi.

Anche per poter beneficiare del bonus mobili ed elettrodomestici (limitatamente ad alcune tipologie di acquisti) occorre effettuare una comunicazione ad ENEA. Le spese che necessitano tale comunicazione – da effettuare entro 90 giorni dalla data del termine dei lavori – sono frigorifero, forno, piano cottura elettrico, lavastoviglie, lavatrice e lavasciuga.