Bonus Mobilità 2020, i bonifici di rimborso slittano

Bonus Mobilità 2020, ancora non sono arrivati, sui conti correnti delle persone che hanno fatto domanda, i bonifici di rimborso delle spese effettuate per l'acquisto di mezzi di mobilità alternativa come biciclette e monopattini. La fase di controllo delle domande sta facendo slittare i tempi rispetto ai dieci giorni che erano stati promessi in un primo tempo.

Image

Non sembrano avere fine le problematiche attorno al Bonus Mobilità. La misura ideata dal Governo italiano per favorire la mobilità alternativa all'auto privata e ai mezzi pubblici in tutti questi mesi ha avuto un iter molto tormentato e travagliato. Dopo il complicato click day del 3 novembre, in cui i sistemi informatici della nuova App, la piattaforma web del ministro dell'Ambiente www.buonomobilita.it, sono crollati in un primo momento per il grande traffico sulla rete, chi è poi riuscito ad accedervi ancora non ha visto arrivare il bonifico sul proprio conto. 

Sul web sono numerose le testimonianze in queso senso di utenti che sono ancora pazientemente in attesa. Non erano state fornite date certe, c'è chi aveva ipotizzato addirittura il 2021 per l'erogazione delle risorse ma l'impegno del ministro dell'Ambiente Sergio Costa era volto al fatto che i bonifici potessero arrivare in una decina di giorni dal 3 novembre scorso.

Bonus Mobilità: ipotesi era 10 giorni lavorativi dal 3 novembre

I bonifici per tutte le persone che hanno già fatto l'acquisto e il 3 novembre hanno inserito correttamente i dati nella piattaforma del ministero dell'Ambiente sono in ritardo.

Lo stesso ministro dell'Ambiente Sergio Costa, in diverse interviste nella giornata del click day, aveva ribadito l'impegno ad arrivare ad erogare le somme in un decina di giorni lavorativi. Al momento, alla data attuale, i pagamenti non sono ancora arrivati.

Fonti dello stesso ministero affermano che il pagamento avrà solamente un breve slittamento ed è una questione di giorni perchè arrivino i bonifici a chi ha presentato regolarmente la domanda con tutti gli adempimenti necessari.

Bonus Mobilità 2020: tempi allungati per verificare le informazioni

Alla base di questo allungamento dei tempi, sembra esserci la necessità di dovere controllare tutte le informazioni che sono state inserite dagli utenti in occasione del click day.

Si parla di migliaia domande di persone che hanno chiesto il rimborso previsto per l'acquisto di biciclette, biciclette a pedalata assistita e monopattini. Per compiere questo processo - che viene effettuato in maniera informatica - si stanno leggermente allungando i tempi rispetto a quelle che erano state le stime iniziali del ministro.

Per tutti gli interessati, comunque, sulla piattaforma del ministero dell'Ambiente si può verificare lo stato della propria domanda, si può controllare come sta procedendo la pratica. Ovviamente per fare tutto questo è basilare avere lo Spid e poi recarsi sul sito internet www.buonomobilita.it.

Bonus Mobilità 2020 dalla vita molto complicata

Questo incentivo stabilito dal governo la primavera scorsa per cercare di favorire mobilità alternative rispetto all'uso dell'auto privata e dei mezzi pubblici per via dell'emergenza sanitaria, ha avuto un iter molto travagliato. E questa fase finale non poteva che essere in linea con quanto si è visto nei mesi precedenti.

Si era parlato a lungo di un avvio della piattaforma in estate ma poi si è slittati fino al 3 novembre. Si sono fatte tante ipotesi in merito alle modalità di rimborso e c'è stata anche un'importante divergenza di vedute tra ministero delle Infrastrutture e dell'Ambiente sul documento che serviva per accedere al rimborso.

Alla fine ha vinto il dicastero guidato da Sergio Costa con l'obbligo dello scontrino parlante o della ricevuta fiscale per accedere alla misura.

Bonus Mobilità, il caos del click day del 3 novembre

E non è tutto perchè il caos è proseguito anche in occasione del click day del 3 novembre scorso quando il sistema informatico di fronte alla forte pressione delle domande è crollato. Molti hanno dovuto attendere ore e ore per vedersi riconosciuto il rimborso mentre tante altre persone ancora non sono state in grado di presentare la domanda. Ed ora c'è questa nuova problematica legata al ritardo dell'emissione dei bonifici.

I numeri del 3 novembre sono molto rilevanti quasi 600.000 buoni erogati tra voucher e rimborsi. I 215 milioni che erano stati stanziati dal ministero a finanziare la misura sono stati polverizzati: 99 sono stati spesi per i rimborsi e 116 in voucher per futuri acquisti.

Bonus Mobilità, adesso c'è tempo fino al 9 dicembre per fare domanda

Intanto il governo per correre ai ripari ha preso la decisione di attivare nuovamente la piattaforma fino al 9 dicembre prossimo. C'è un mese di tempo per tutti gli interessati per richiedere il rimborso della spesa che è stata sostenuta e potere usufruire del contributo governativo.

Questa volta - per non avere problematiche - l'esecutivo ha deciso per un lasso di tempo lungo nel quale tutti dovranno avere modo di inserire i propri dati. Il Governo intanto è al lavoro per reperire nuovi fondi per finanziare di nuovo una misura che di certo ha suscitato grande entusiasmo ed è stata accolta con grande favore da parte dei citttadini. Nell'ambito della manovra di bilancio 2021 il Governo starebbe ipotizzando di stanziare circa 100 milioni di euro per finanziare nuovamente questa progettazione.

Nessuno sarà lasciato indietro, ci saranno i soldi per tutti, ha sempre assicurato il ministro Costa. Dal 10 dicembre si avrà poi una chiara rappresentazione di quelle che saranno le risorse definitive da stanziare per la misura. Per questi nuovi rimborsi si parla come tempistica dei mesi di gennaio o febbraio 2021. Il ministro chiede pazienza ma promette di mantenere questo impegno.

Bonus Mobilità: chi non ha ancora fatto nulla?

C'è anche chi ancora non ha fatto nulla ma nulla è perduto. Se si è interessati a usufruire dell'incentivo all'acquisto di un mezzo di mobilità alternativa lo si può tranquillamente fare. Il sistema prevede che le persone che procederanno all'acquisto in queste settimane avranno lo sconto generato direttamente dall'applicazione web che poi potranno presentare al punto vendita nell'ambito di una serie di punti vendita convenzionati. Il tutto va però fatto entro 30 giorni dalla data di erogazione del buono stesso.

Bonus Mobilità: la misura per chi ha già acquistato

Anche se è già noto, è bene ricordare che il buono mobilità è un contributo che viene emesso dal governo e rappresenta il 60% della spesa che viene effettuata per acquistare il mezzo. Non si va però oltre i 500 euro e la misura vale anche per l'utilizzo di servizi di mobilità condivisa. Chi ha già fatto l'acquisto ma non ha ancora inserito i dati in app deve possedere tre cose: l'identità digitale Spid, fattura o scontrino parlante e codice Iban.

Bonus Mobilità: che cosa si può acquistare e che cosa no

La misura nota come "Bonus Mobilità" è spesso stata associata al solo acquisto di biciclette e monopattini ma ci sono anche tante altre possibilità di acquisto come ad esempio le biciclette a pedalata assistita, handbyke, segway. Sono attivabili poi servizi di mobilità condivisa esclusi quelli attraverso le automobili. In questa defininizione si intende un modo di spostarsi e muoversi con mezzi condivisi che vengono messi a disposizione da parte di operatori pubblici e privati. Sono servizi di sharing mobility come scooter sharing, bike sharing. 

Fino a questo momento abbiamo parlato di che cosa è possibile acquistare. Ci sono però anche divieti. Ad esempio la misura non è atta a finanziare l'acquisto di accessori o componenti. Ad esempio non è possibile avvalersi della misura per acquistare telai, batterie, caschi, catene, lucchetti, motori elettrici e altra componentistica varia. 

Bonus 2020, chi può usufruirne? 

Chi può usufruire del bonus?

Anche questo aspetto è stato oggetto di numerose diatribe nel corso dell'anno. C'era chi voleva estenderlo a tutti in tutta Italia mentre alla fine si è deciso di porre un filtro. Possono usufruirne le persone che abitano nelle 14 città metropolitane del nostro paese. Poi possono usufruire della misura le persone che abitano nei Capoluoghi di Regione, nei Capoluoghi di Provincia e nei Comuni che hanno oltre 50.000 abitanti.

Occorre però fare attenzione ad un aspetto occorre proprio avere la residenza, non basta essere solamente domiciliati.