A causa del lockdown per il coronavirus in Italia, per quel che riguarda l'abbonamento ai mezzi di trasporto, molti cittadini sono rimasti sostanzialmente con il cerino in mano in quanto hanno pagato ma non hanno fruito del servizio in ragione dell'obbligo di rimanere a casa. Ma ora, grazie al Decreto Rilancio, sarà possibile beneficiare del rimborso per abbonamenti non utilizzati per autobus, metro, treni, tram e vaporetti in accordo con quanto è stato riportato dal sito notizieora.it.
Abbonamenti treno e mezzi pubblici, l'iter per il rimborso
Nel dettaglio, la procedura di rimborso prevede l'invio alla società di trasporti della documentazione che attesta che si è in possesso di titolo di viaggio con periodo di validità quello in corrispondenza del quale sono rimaste in vigore le misure di quarantena contro il coronavirus. Inoltre, occorre allegare un'autocertificazione con quale si dichiara, per le cause di forza maggiore sopra indicate, la mancata fruizione, in tutto o in parte, dell'abbonamento ai trasporti.
Rimborso mezzi pubblici, niente soldi! Voucher o estensione della durata dell'abbonamento
Ricevuta l'istanza di rimborso, la società di trasporti avrà 30 giorni di tempo per rispondere all'utente, e se tutto fila liscio o sarà emesso un voucher valido un anno dall'emissione, oppure l'abbonamento sarà prolungato per la parte non fruita nel periodo di quarantena.
Rimborsi abbonamenti mezzi pubblici per Covid-19 nell'articolo 215 del Decreto Rilancio
In accordo con quanto è stato riportato dal sito fanpage.it, la misura relativa al rimborso degli abbonamenti ai mezzi pubblici, nel periodo del lockdown per il Covid-19, è contenuta nel Decreto Rilancio in corrispondenza dell'articolo 215. Ora spetterà alle Regioni dare seguito alle disposizioni andando a pubblicare tutte le modalità e le procedure di rimborso previste.