Bonus sport, detrazioni fino al 65%: l’elenco dei beneficiari

Grazie al bonus sport 2020 le persone fisiche, gli enti non commerciali o le imprese che hanno effettuato una donazione presso una società sportiva nazionale potranno ottenere una detrazione fiscale in credito di imposta del 65% dell'importo donato in denaro. Esiste, però, una procedura da seguire per richiedere il beneficio. L'elenco della prima tranche di beneficiari, invece, è già stato pubblicato sul sito del Ministero dello Sport.

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Un allegato del decreto del 12 agosto 2020 – disponibile anche sul sito del Ministero dello Sport – riporta l’elenco dei beneficiari della prima tranche del bonus sport 2020, una misura voluta e introdotta dal governo per sostenere un altro settore in crisi. Dopo i bonus per i professionisti, per il settore turistico e per le partite Iva, arriva anche un sostegno per il mondo dello sport.

In particolare, grazie al bonus sport è possibile ottenere delle detrazioni fiscali fino al 65% (in credito di imposta), ma solo pochi ne potranno beneficiare. Il bonus spetta, infatti, alle sole persone fisiche, agli enti non commerciali o alle imprese che hanno effettuato una donazione volontaria e liberale verso un’associazione sportiva per interventi di restauro, manutenzione o realizzazione di nuove strutture sportive pubbliche. Esistono anche degli importi massimi per i quali effettuare la donazione.

La lista pubblicata sul sito del Ministero dello Sport, comunque, è relativa alla prima tranche di beneficiari del bonus e fa riferimento a tutti quei soggetti che hanno dato il via libera per l’utilizzo del bonus per le erogazioni 2020. Seguiranno, quindi, ulteriori beneficiari e liste. Il termine di presentazione della domanda per l’ingresso nella prima tranche era il 6 luglio 2020.

Il bonus sport è un incentivo che permette di accedere a un credito di imposta pari al 65% della donazione in denaro effettuata verso le società sportive. Per accedervi, però, occorre rispettare determinati requisiti e presentare una serie di documenti. In questa guida c’è tutto quello che occorre sapere per richiedere il bonus sport 2020.

Bonus sport 2020: cos’è

Lo sport è uno dei settori più importanti della vita sociale e coinvolge tanto i più piccoli quanto i professionisti. Si parte dalla tenera età per poi diventare un giorno dei campioni. Per poter garantire allenamenti efficienti e strutture adeguate per i professionisti, però, occorre anche ottenere finanziamenti cospicui che possano far investire qualsiasi società in ristrutturazioni e manutenzioni degli impianti, oppure che possano dare il via ai lavori per la costruzione di nuovi impianti moderni adibiti alle attività sportive.

A tale scopo, il governo ha introdotto il bonus sport 2020 che consiste in una detrazione fiscale (in credito di imposta) fino al 65% per tutte le persone fisiche, gli enti non commerciali o le società che abbiano effettuato una donazione in denaro (libera e volontaria) verso un’associazione sportiva per sostenere interventi di manutenzione, restauro delle zone comuni o per la realizzazione di nuove strutture sportive pubbliche.

A regolamentare questo bonus è stata la legge numero 145 del 2018 - ovvero la Legge di Bilancio 2019 –, che prevede un credito di imposta per tutti quei soggetti, enti non commerciali o imprese che decideranno di contribuire con il loro denaro per il sostegno di alcuni interventi di manutenzione o restauro. Inclusi nella detrazione fiscale sono le manutenzioni ordinarie o straordinarie, gli interventi di ristrutturazione, ma anche i lavori per la realizzazione di nuovi impianti sportivi pubblici.

Vediamo quindi chi sono i potenziali beneficiari e chi è stato inserito nell’apposito elenco reperibile sul sito del Ministero dello Sport o come allegato del decreto del 12 agosto 2020 (Decreto di agosto).

Bonus sport: la platea di beneficiari

La normativa riguardante il bonus sport 2020 è contenuta nella legge numero 145 del 2018 (co. 621 e 622), ovvero sia la Legge di Bilancio 2019. Per tutto il 2019 il beneficio è stato operativo e grazie alla legge di Bilancio 2020 – legge numero 160 del 27 dicembre 2020 –, (articolo 1 comma 177) il governo ha confermato la misura anche per il 2020. Quali sono, dunque, i potenziali beneficiari del bonus sport?

Stando a quanto riportate sulla normativa a riguardo, i beneficiari del credito di imposta che possono accedere a una detrazione fiscale fino al 65% sono le persone fisiche, gli enti non commerciali o le società che abbiano effettuato nell’ultimo periodo una donazione in denaro per un’associazione sportiva. I codici di riferimento per le persone fisiche o gli enti non commerciali sono riportati nella tabella allegata al decreto; mentre sia per questi ultimi sia per le imprese il relativo codice (nell’F24 va inserito 6892 nella sezione “Erario”) va poi riportato nella dichiarazione dei redditi relativa agli anni 2020, 2021, 2022.

La donazione, inoltre, deve essere poi utilizzata per interventi di manutenzione delle strutture, per restauro dei locali o degli spogliatoi o anche per la costruzione di impianti sportivi completamente nuovi. Occorre altresì rispettare determinati importi che sono stati fissati per legge.

Quali sono gli importi della donazione?

Se la donazione effettuata da una persona fisica, da un ente non commerciale o da un’impresa ammonta a 1.000 euro – ad esempio –, la detrazione spettante (pari al 65% dell’importo donato in denaro) è pari a 650 euro. Qualora, invece, la donazione effettuata sia pari a 5.000 euro, la detrazione fiscale corrispondente salirebbe a 3.250 euro erogati come credito di imposta.

Occorre precisare, comunque, che se la donazione viene effettuata da una persona fisica (non titolare di partita Iva e non un ente) la detrazione corrispondente è pari al 65% dell’importo donato ma non deve essere superiore al 20% del reddito imponibile del soggetto stesso. Se, infine, la donazione avviene da parte di un titolare di redditi derivanti da attività di impresa, la corrispondente detrazione pari al 65% in credito di imposta non deve superare comunque il 10% dei ricavi complessivi annuali.

L’erogazione del credito di imposta prevede tre quote annuali di pari importo e la somma spettante ai beneficiari non è cedibile a terzi. Le donazioni potranno essere effettuate tramite: bonifico bancario, bollettino postale, carte di debito o di credito o prepagata, assegno bancario circolare. Per le imprese occorre indicare nella dichiarazione dei reddito – sotto la sezione “Erario” – il codice tributo 6892, mentre nell’anno di riferimento occorre inserire tutte le annate nelle quali sono state effettuate le donazioni.

Come si presenta la domanda e quali documenti sono necessari

Per poter richiedere il bonus sport 2020 occorre rientrare in una delle categorie di beneficiari identificate dal Ministero dello Sport, oltre a presentare la domanda allegando una serie di documenti.

Esistono moduli diversi – come precisato dall’Ufficio per lo Sport della Presidenza del Consiglio dei Ministri – per le diverse tipologie di soggetti giuridici che effettuano la donazione: dunque, avremmo un modulo per la presentazione della domanda del bonus sport per le persone fisiche, un modulo per la presentazione della domanda del bonus sport per le imprese e un modulo per la presentazione della domanda per gli enti non commerciali. Le donazioni si potranno utilizzare per interventi di manutenzione degli impianti, restauro delle zone comuni o per la costruzione di nuovi impianti sportivi pubblici.

Inoltre, allegati alla domanda occorre anche inserire questi documenti:

  • Per le persone fisiche sono necessari la copia del documento di identità in corso di validità (fronte e retro) e del codice fiscale; unitamente alla dichiarazione in carta libera del beneficiario della donazione recante l’importo stesso della donazione, il tipo di lavoro al quale intende destinarlo e la conferma di avvenuta accettazione.
  • Per le imprese occorre allegare la copia di un documento di identità in corso di validità (fronte e retro), la visura camerale dell’azienda e la dichiarazione del beneficiario in carta libera attestante la conferma di avvenuta accettazione della donazione, l’importo stesso della donazione in denaro e il tipo di lavoro per il quale verranno investiti i soldi.
  • Per gli enti non commerciali, infine, occorre presentare la copia del documento di identità in corso di validità (fronte e retro), la copia dell’atto costitutivo dell’ente e la dichiarazione in copia cartacea dell’avvenuta accettazione della donazione da parte del beneficiario che riporti anche l’importo della donazione e il tipo di lavoro per il quale si intende utilizzare il credito.

Procedura di presentazione della domanda

Non esistendo un’apposita applicazione sulla quale inserire i documenti necessari ai fini della richiesta, occorre – per presentare la domanda – inviare una e-mail via pec all’indirizzo ufficiosport@pec.governo.it – tra il 6 giugno ed il 6 luglio 2020 per la prima tranche –, indicando nell’oggetto del messaggio “Sport Bonus 1° finestra 2020”. A questo punto l’Ufficio risponderà inviando un codice seriale univoco e identificativo.

Una volta pubblicato l’elenco delle persone fisiche, degli enti non commerciali e delle imprese che potranno beneficiare della detrazione inizieranno a decorrere i 10 giorni utili a confermare l’avvenuta erogazione del credito di imposta.

Bonus 600 euro lavoratori dello sport

Il bonus da 600 euro per i lavoratori del comparto sportivo non coincide con il bonus sport 2020: infatti, il bonus da 600 euro è un’indennità spettante a particolari categorie di lavoratori. In particolare, la società Sport e Salute S.p.A ha erogato il credito ai lavoratori impiegati in essa che abbiano, però, un contratto di collaborazione presso le associazioni o federazioni sportive nazionali. 

L’altro requisito per poter accedere al bonus – oltre all’impiego nella federazione o in un’associazione sportiva nazionale – è l’attività attiva dal 23 febbraio 2020, momento in cui è scoppiata la pandemia di coronavirus in Italia. A decorrere da tale data, infatti, molti lavoratori impiegati nelle associazioni e nelle federazioni sportive hanno dovuto cessare o sospendere le loro attività a causa del diffondersi dell’infezione.

Per poter richiedere il beneficio di 600 euro, i lavoratori beneficiari dovranno presentare un’autodichiarazione attestante il periodo di attività già dal 23 febbraio 2020 oltre a un documento che attesti la mancata percezione di redditi presso la società Sport e Salute S.p.A. Occorre anche dichiarare l’esistenza del rapporto contrattuale antecedente la data indicata sopra.

Per coloro che, invece, hanno già presentato la domanda per il bonus per i mesi di marzo 2020, aprile 2020 e maggio 2020 non dovranno ripresentare la richiesta. La procedura diviene dunque automatica.