Bonus vacanze 2021, proroga nel Decreto Ristori: gli importi

Gli italiani potranno sfruttare il bonus vacanze fino al 30 giugno 2021: la proroga è arrivata grazie al Decreto Ristori. Un nuovo aiuto per il settore turistico alberghiero, ma anche un incentivo a riscoprire le bellezze della nostra penisola. Ecco come funzione il bonus vacanze 2021, quali sono gli importi e i requisiti.

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A causa delle chiusure dovute alla seconda ondata di coronavirus, pare che anche il bonus vacanze riesca ad ottenere la proroga fino al 2021. Infatti, nel Decreto Ristori – con il quale il Governo intende fornire aiuti e indennizzi a tutte le attività e i lavoratori colpiti dalla crisi – vengano allungati i termini e le scadenze del bonus vacanze fino al 30 giugno 2021. L’incentivo aveva spinto migliaia di italiani a trascorrere le vacanze in Italia, e aveva il duplice obiettivo di incentivar ei consumi e sostenere un settore duramente colpito dalla crisi sanitaria.

Le modalità di richiesta del bonus e gli importi dovrebbero rimanere pressoché identici a quelli previsti per il 2020, ma la vera novità è che il credito di imposta per le strutture ricettive andrà ad aggiungersi alle misure di sostegno al settore alberghiero e turistico.

Il nuovo pacchetto di incentivi e aiuti previsti dal Governo per il settore ristorativo e ricettivo – in generale per il settore turistico – vede quindi la possibilità di richiedere i contributi a fondo perduto con diversi importi sulla base delle perdite subite dai commercianti e dai lavoratori. Inoltre, a questo aiuto si aggiunge anche la sospensione della seconda rata IMU, in scadenza il prossimo 16 dicembre 2020. Infine, arriva anche un sostegno poderoso al turismo: il crollo dell’arrivo di turisti stranieri, infatti, ha comportato notevoli perdite per le strutture ricettive. Per questo motivo il Governo ha previsto la proroga del bonus vacanze fino al 30 giugno 2021.

Vediamo quindi come funziona il nuovo bonus vacanze 2021: quali sono i requisiti, i termini e le scadenze, e quali sono gli importi del bonus per ciascuna famiglia.

Bonus vacanze 2021: come funziona

Il nuovo Decreto Ristori – che il premier Conte aveva annunciato nel momento in cui aveva introdotto alcune restrizioni previste dal Dpcm del 24 ottobre scorso – oltre a una serie di aiuti e incentivi per i settori colpiti dalle chiusure, ha anche previsto alcune proroghe. In particolare, per quanto riguarda il settore turistico e ricettivo è stato annunciato lo slittamento dei termini per usufruire del bonus vacanze. Previsti anche ulteriori contributi a fondo perduto per tutte le attività colpite dalle chiusure e la sospensione della seconda rata IMU.

Il bonus vacanze era in scadenza il 31 dicembre 2020, ma a causa della crisi portata dal coronavirus il Governo ha pensato di prorogare i termini per sostenere ulteriormente un settore duramente colpito dalla crisi. Oltre alla disponibilità dei contributi a fondo perduto e della sospensione della seconda rata IMU, arriva anche la possibilità di utilizzare il bonus vacanze fino al 30 giugno 2021. In questo modo si intende incentivare le persone a trascorrere le proprie vacanze in Italia e si cerca di sostenere il settore turistico che – ad oggi – ha registrato un calo di visite senza precedenti.

Le modalità saranno le stesse di quelle previste dal Decreto Rilancio: ovvero i potenziali beneficiari saranno le famiglie con un ISEE non superiore ai 40.000 euro e gli importi potranno variare sulla base del numero di componenti del nucleo familiare. Lo potranno richiedere anche le persone che vivono da sole (con un importo nettamente inferiore). È importante chiarire che soltanto una persona per ciascun nucleo familiare potrà richiedere il bonus. Vediamo quali sono i requisiti, gli importi e le scadenze nel dettaglio.

Bonus vacanze 2021: quali sono i requisiti per richiederlo

Attivo dal 1° luglio 2020, il bonus vacanze era utilizzabile fino al 31 dicembre 2020, ma grazie al Decreto Ristoro si potranno sfruttare le somme fino al 30 giugno 2021. Infatti, il Governo ha voluto prorogare una misura che ha riscosso sin da subito un grandissimo successo e che ha coinvolto milioni di italiani. 

Un bonus che fornisce fino a 500 euro di sconto sulle proprie vacanze e che spinge gli italiani a riscoprire le bellezze del proprio territorio anziché spostarsi all’estero. Il bonus vacanze 2021 non ha solo l’obiettivo di rialzar il settore turistico, ma anche quello di far scoprire le bellezze che l’Italia nasconde nelle varie Regioni.

Per poter richiedere il bonus, come accennato, occorre possedere un ISEE familiare non superiore ai 40.000 euro e si potrà richiedere un solo buono per ogni nucleo familiare. Lo potranno utilizzare tutti i componenti indipendentemente dal nome applicato sullo sconto. Gli importi variano sulla base nel numero dei componenti e possono essere utilizzati all’80% come sconto e per il restante 20% come detrazione.

Tutte le informazioni e i chiarimenti aggiuntivi sono disponibili nella sezione FAQ del sito dell’Agenzia delle Entrate.

Bonus vacanze 2021: gli importi per ciascun nucleo familiare

Anche per il 2021 gli importi del bonus vacanze potrebbero essere confermati. Il buono dà la possibilità di ottenere fino a 500 euro per ciascun nucleo familiare da spendere nella prenotazione di alberghi, hotel, B&B fino al 30 giugno 2021.

Per ciascun nucleo familiare è possibile richiedere un solo buono dal valore variabile sulla base del numero di componenti della famiglia:

  • Il bonus vale 500 euro per le famiglie con ISEE non superiore a 40.000 euro e con un numero di componenti non inferiore a tre;
  • Il bonus scende, invece, a 300 euro per quei nuclei familiari composti da due persone;
  • Infine, il bonus ammonta a 150 euro per i nuclei familiari composti da una sola persona.

Una volta richiesto sulla piattaforma, si otterrà un codice univoco o QR-Code da presentare all’esercente della struttura ricettiva scelta per le proprie vacanze.

Bonus Vacanze: procedura per la richiesta

Per poter richiedere il bonus vacanze spendibile anche nel 2021 occorre aver attivato la SPID, ovvero le credenziali della carta di identità elettronica. Sfruttando questi dati, infatti, è possibile accedere all’applicazione IO della Pubblica Amministrazione (icona blu, disponibile sia su Play Store sia su App Store).

Una volta effettuato l’accesso sull’app IO, verranno richiesti tutti i documenti necessari per attestare il patrimonio familiare. In particolare, sarà necessario avere a disposizione una dichiarazione DSU e un documento ISEE in corso di validità. Il limite reddituale familiare non deve essere superiore ai 40.000 euro.

L’Agenzia delle Entrate provvederà ad effettuare gli opportuni controlli e – qualora non sussistano discrepanze o incongruenze tra i dati presenti in archivio – provvederà all’erogazione del bonus vacanze.

Bonus vacanze: come pagare per ottenere l’incentivo

Per poter sfruttare il credito ottenuto grazie al bonus vacanze è necessario effettuare il pagamento seguendo alcune indicazioni. Il bonus vale dai 150 ai 500 euro sulla base del numero di componenti del nucleo familiare e il limite reddituale per la richiesta è di 40.000 euro.

Nel momento del pagamento, infatti, occorre presentare al fornitore il codice univoco o esibire il QR-code ottenuto dalla piattaforma IO della Pubblica Amministrazione. In questo modo l’esercente potrà inserire il codice fiscale del beneficiario associato al QR Code e sfruttare la procedura prevista dall’Agenzia delle Entrate.

In questo caso, però, l’esercente dovrà accedere al servizio attraverso le credenziali Fisconline o Entratel. Una volta iniziata la procedura, la transazione non si può più annullare. Dal giorno seguente all’applicazione del bonus sarà poi possibile recuperare lo sconto tramite credito di imposta fruibile dal fornitore in compensazione al modello F24. Tutte le informazioni sono disponibili sul sito dell’Agenzia delle Entrate. 

Ma anche dal lato del beneficiario occorre seguire una determinata procedura. Anzitutto, occorre pagare le spese in un’unica soluzione rivolgendosi a una singola struttura ricettiva sia essa albergo, hotel, B&B oppure impresa turistico ricettiva. Inoltre, è necessario prenotare le proprie vacanze in autonomia e senza affidarsi a tour operator o altri intermediari che possano mediare la transazione. Infine, occorre anche conservare e richiedere un documento commerciale o una fattura elettronica che riporti il nome del beneficiario che ha fruito del credito.

Il bonus vacanze – lo ricordiamo – si può utilizzare per il 20% come detrazione e per l’80% come sconto. 

Decreto Ristori: gli altri aiuti per il settore della ristorazione

Come precedentemente annunciato, il Decreto Ristori ha portato una serie di aiuti e indennizzi a tutti i settori maggiormente colpiti dalla crisi pandemica. In particolare, un occhio di riguardo è andato a tutte le attività legate al settore turistico: dai bar ai ristoranti, dagli alberghi ai B&B, fino alle strutture ricettive di ogni tipo. Infatti, il crollo del turismo degli ultimi mesi ha messo a dura prova moltissimo lavoratori e diverse attività hanno rischiato la chiusura.

Ad oggi, con le nuove restrizioni imposte dall’ultimo Dpcm è ancora più difficile rialzare la testa e riprendere le attività a pieno regime. Con la chiusura alle ore 18, infatti, moltissimi incassi vanno perduti. Per questo motivo il Govenro ha deciso di sostenere questi lavoratori con alcuni indennizzi.

Sono stati stanziati 100 milioni di euro per finanziare i contributi a fondo perduto che potranno essere richiesti anche dalle aziende con un fatturato superiore ai 5 milioni di euro. Per queste ultime, però, le erogazioni potrebbero slittare a fine anno; mentre per le imprese con un fatturato fino a 5 milioni di euro i soldi dovrebbero arrivare entro metà novembre.

Sono state individuate alcune fasce e alcuni coefficienti ai quali corrispondono i diversi importi previsti dal Decreto Ristori. A ciascuna fascia corrisponde un grado di danno che il nuovo Dpcm ha recato. In particolare, per gli alberghi e le strutture ricettive (che si trovano nella seconda fascia) sono previsti aiuti fino al 150% rispetto ai precedenti previsti dal Decreto Rilancio. In questo modo si intende coprire il danno recato fornendo aiuti economici a queste aziende in crisi.

Infine, sono previsti anche 400 milioni di euro riservati alle agenzie, a tour operator, agli accompagnatori turistici e alle guide turistiche.