Università, borse di studio per tutti gli studenti idonei

E’ così che dovrebbero essere impiegati i 290 milioni stanziati dal Decreto Rilancio inerenti al diritto allo studio e all’università, a cui si aggiungono i 62 milioni previsti dal decreto Cura Italia del mese di marzo scorso. E c’è ancora da capire come si concluderà la trattativa tra Stato e Regioni sulla ripartizione del fondo che determina le borse di studio

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La no tax area sarà alzata da 13 a 20 mila euro. Con un tentativo tuttora in corso da parte degli studenti di Link Coordinamento Universitario di portarla a 23.500 euro in tutta Italia. E poi sconto sulle tasse nella fascia tra i 20 mila e i 30 mila euro. Infine nuove risorse, per un totale di 40 milioni di euro, per le borse di studio attraverso il Fondo Integrativo Statale. Con l’obiettivo i soddisfare tutti gli idonei, e non più solo i vincitori, in tutto ottomila studenti con requisiti adeguati ma senza la borsa di studio, il tutto in aggiunta ai fondi per migliorare anche la connettività degli studenti e a prorogare le borse di dottorato. 

Borsa di studio, trattativa Regioni Sato ancora in corso

E’ così che dovrebbero essere impiegati i 290 milioni stanziati dal Decreto Rilancio inerenti al diritto allo studio e all’università, a cui si aggiungono i 62 milioni previsti dal decreto Cura Italia del mese di marzo scorso. E c’è ancora da capire come si concluderà la trattativa tra Stato e Regioni sulla ripartizione del fondo che determina le borse di studio. Intanto anche i governatori si muovono, in una direzione o nell'altra, nel tentativo di offrire sostegno economico agli studenti nell’utilizzo dei loro strumenti, e non soltanto. 

Voucher, bonus, borse di studio: cosa stanno facendo le regioni

Lazio e Campania hanno introdotto il voucher da 250 euro per acquistare computer e tablet. La Sardegna ha anticipato la seconda rata delle borse di studio nel mese di luglio, in modo da offrire indirettamente ulteriore liquidità agli studenti. Particolare il sistema di aiuti organizzato dalla Toscana, che offre 450 euro da scalare sulle rette per i borsisti semestrali a cui viene aggiunta la mensa gratuita, altri 450 euro per i fuorisede idonei per un posto alloggio (ma non ospitati ancora nelle residenze), 250 euro (una tantum) per chi invece alloggia nelle residenze universitarie e 150 euro come titolo di contributo per i mese di marzo, aprile e magggio. 

Contributi e borse di studio: il caso della Sicilia

In Sicilia i contributi studiati dalla Regione stanno facendo ancora discutere. In buona sostanza l’isola cerca a tutti i costi di attirare i proprio studenti e riportarli a casa, dal nord Italia. A tutti gli idonei all’Ente per il Diritto allo Studio di Palermo viene erogato, sempre dall'Ersu, un contributo di 400 euro, in aggiunta ci sono i 500 euro di bonus per i fuorisede rimasti in Sicilia finanziato direttamente dalla Giunta di Nello Musumeci. Inoltre, 800 euro è il valore del contributo paragonabile a una borsa di studio per gli studenti iscritti a un altro ateneo italiano o straniero con Isee inferiore ai 23.500 euro (lo stesso valore su cui Link Coordinamento Universitario sta lavorando per far scendere la no tax area). Dei 54mila siciliani emigrati per studiare, hanno risposto in 10mila. Ma non è finita.

1.200 euro di borsa di studio per tornare a studiare in Sicilia

Perché sono stati predisposti anche quattro milioni per il prossimo anno accademico da suddividere equamente così: 1.200 euro di borsa di studio a ogni studente iscritto fuori regione o all’estero che decide di tornare in Sicilia. I soldi sarebbero  destinati alle università, che in questo modo andrebbero a eliminare le tasse universitarie. Una mossa che non è piaciuta ai rettori degli atenei del resto d’Italia. Tuttavia, la Regione Sicilia rimane convinta del progetto

“perché non mira in alcun modo a limitare la scelta dello studente, ma solo valorizzare le opportunità del territorio e del proprio sistema universitario. Inoltre, tale misura andrebbe a sostenere enormemente le famiglie, che in questo modo non dovranno più mantenere i figli fuori casa".

Una risposta che va alla critica mossa dalla Conferenza dei Rettori delle Università Italiane: "La mobilità studentesca è un valore. Se iniziamo a stopparla, il sistema ne risentirà".

Quali sono le regioni con più (e meno) studenti fuori sede?

In Sicilia sono in totale 56.878 gli studenti iscritti altrove, mentre sono 104.000 gli iscritti nella regione isolana, per un totale di 161.060 ragazzi. La seconda regione per studenti iscritti altrove è il Lazio, 11.717, in sostanza il 20,6% dei giovani frequenta corsi universitari in un’altra regione. Terzo posto per la Lombardia (9.453 per il 16,6% totale) e la Campania a 9.453 (16,1%). Due le regioni con la percentuale più bassa di studenti iscritti altrove, molto vicina allo 0% sia per la Valle D’Aosta (17 studenti fuori) e sia per la Basilicata a quota 14. 

Borse di studio? Non solo. A scuola si va verso i 45 minuti di lezione 

Intanto va delineandosi come sarà il rientro in classe a settembre degli oltre otto milioni di studenti delle scuole italiane. Le lezioni potrebbero durare 45 minuti, una riduzione che dovrebbe consentire ai giovani di entrare e uscire in maniera scaglionata per evitare eccessivi assembramenti. ù

C’è chi preme a sfruttare anche oratori, strutture comunali e parchi all’aperto, finché il clima lo rende possibile. E accordi tra scuole e strutture sportive, di trasporto o artistiche (cinema, teatro) per la realizzazione di progetti in grado di completare la didattica. L’obiettivo è riuscire a ridurre al minimo la didattica a distanza ,che in questi due mesi ha mostrato grosse lacune di applicazione.