Le quotazioni dei principali indici di Borsa a livello globale hanno registrato sedute all’insegna della debolezza. Le attenzioni degli investitori sono state rivolte ai dati macroeconomici, in particolare all’inflazione dell’Eurozona.
Ad ottobre, la misurazione finale si è attestata al 10,6%, un valore inferiore alle letture iniziali del 10,7% ma ancora su livelli record. Lato Banche centrali, è da segnalare come le indiscrezioni Bloomberg riportino come il board della BCE starebbe valutando un rallentamento nel percorso del rialzo dei tassi. In particolare, le discussioni sarebbero incentrate su una mossa da 50 punti base nel meeting di dicembre.
Per quanto riguarda la Fed, il Presidente della Federal Reserve di St Louis, James Bullard, ha dichiarato che l’inversione della politica monetaria non è vicina. In USA, i Repubblicani sono riusciti ad ottenere la maggioranza in Senato, un fattore che potrebbe far rallentare l’agenda di Governo dell’Amministrazione Biden. Per il Paese inoltre, potrebbe prospettarsi una recessione moderata nella seconda metà del 2023.
Per gli economisti di JP Morgan, il PIL USA potrebbe segnare una contrazione dell’1% nel prossimo anno, mentre le attese per le prossime mosse della Fed sono per un incremento del costo del denaro di altri 100 punti base entro marzo 2023.
Nel frattempo, il Segretario Generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, ha annunciato che è stato rinnovato di 120 giorni l’accordo tra Russia e Ucraina per creare un corridoio sicuro all’export di grano dai porti ucraini. Il conseguente rallentamento della domanda aggregata potrebbe portare alla perdita di più di un milione di posti di lavoro a metà 2024.
I MARKET MOVER
Giornata scarna di dati macroeconomici di rilievo. Gli operatori dei mercati finanziari saranno concentrati su alcune misurazioni riguardanti gli Stati Uniti. Per gli USA si attendono i dati delle vendite di case esistenti e il Leading index elaborato dal Conference Board (entrambi relativi ad ottobre).
Lato Banche centrali focus sui discorsi della presidente della BCE Christine Lagarde e dei componenti Nagel e Knot. Segnaliamo infine la revisione del rating dell’Italia da parte dell’agenzia Fitch.