Borse: c'è spazio per salire ancora. I brokers rivedono al rialzo i target degli indici

E’ unanime la scommessa delle case d’affari sull’azionario, anche se nel breve è anche probabile una correzione, da sfruttare per nuovi acquisti. Obiettivi sempre più ambiziosi per gli indici europei e Usa.

Il mese di settembre è tradizionalmente sfavorevole ai mercati azionari che dopo qualche incertezza nelle prime giornate, hanno ripreso la via dei guadagni, tanto da riportarsi sui massimi dell’anno, che in alcuni caso vengono aggiornati proprio in queste sedute. Prosegue così l’avanzata delle Borse che riescono a spingersi in avanti, malgrado il forte rialzo messo a segno non solo durante la stagione estiva ma dai minimi raggiunti a marzo scorso. Alcuni analisti hanno considerato esagerato il rally che abbiamo vissuto durante l’estate ed è il caso degli esperti di Unicredit Mib Credit Research, secondo i quali è probabile una caduta nel sentiment del mercato proprio con la fine della pausa estiva. Anche i colleghi di Exane mostrano una certa cautela e se da una parte confermano la loro view positiva sull’azionario europeo, dall’altra notano che dopo la corsa dei mercati realizzata fino ad ora, appare difficile trovare un valido catalizzatore per un upside significativo nel breve termine. In generale però le diverse case d’affari guardano ancora con favore all’equity, tanto che in molti casi sono stati rivisti al rialzo i target dei principali indici, sia americani che europei. Secondo Morgan Stanley il rally dei mercati azionari non è ancora terminato, prevedendo al contempo una crescita degli utili aziendali nell’ordine del 20% nel 2010 e un ritorno all’attività di M&A. Per quanto il giudizio assegnato all’azionario sia “neutral”, la preferenza degli analisti viene accordata all’equity, con la raccomandazione di sfruttare gli eventuali storni per effettuare nuovo shopping. A scommettere sull’azionario sono anche i colleghi del Credit Suisse che consigliano ancora di sovrappesare l’equity globale, puntando l’accento sul fatto che molte variabili economiche e di mercato sono tornate sui livelli pre-Lehman, senza trascurare le valutazioni interessanti. Nel breve la banca elvetica non esclude ci possa anche essere una fase di consolidamento, aggiungendo però che al momento è ancora prematuro vendere i titoli in portafoglio. Sul fronte degli utili societari le attese parlano di una crescita del 20% per quelli americani e del 18% per i profitti delle aziende europee.