Le borse soffriranno ancora. Meglio puntare sul cash ora?

Gli esperti sottopesano le azioni e preferiscono asset liquidi aspettandosi ancora pressioni sui mercati nelle prossime settimane.

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I gestori di Pictet Asset Management si aspettano un forte rallentamento della crescita mondiale, ma non prevedono comunque una recessione negli Stati Uniti nel breve periodo. Quest'ultima prospettiva dovrebbe infatti essere evitata oltre Atlantico grazie al sostegno dei consumatori, che beneficiano di un'accelerazione dell'aumento dei salari che è attualmente ai livelli più elevati degli ultimi dieci anni: la notizia, positiva a livello macroeconomico, è però negativa per le imprese, i cui margini potrebbero essere compressi dall'inflazione salariale. 

Pictet: a rischio i margini delle corporate

Frédéric Rollin, senior investment adviser del gestore, spiega così che questa pressione sui margini, in una situazione di peggioramento del contesto economico, implicherà un deterioramento della crescita dei profitti societari, che dovrebbe essere prossima a zero alla fine del 2019; il rischio di una ripresa dell'inflazione nelle attuali condizioni del mercato del lavoro, in cui le aziende faticano a trovare dipendenti qualificati negli USA, llimiterebbe inoltre gli spazi di manovra delle Banche Centrali.

Borse: pesa il rischio commerciale, meglio il cash

Su questo sfondo, Pictet mantiene il sottopeso sulle azioni preferendo il cash, una posizione che il gestore aveva già assunto prima dei recenti ribassi dei mercati azionari, giudicando eccessivo l'ottimismo degli investitori rispetto al dossier dei negoziati commerciali tra Washington e Pechino: per Rollin, nelle prossime settimane la dinamiche su questo tema resteranno negative, il che dovrebbe mettere sotto pressione gli indici azionari.