Coronavirus: Scadenze fiscali, cosa cambia?

Scadenze fiscali revisionate dall'Esecutivo per fare fronte all'emergenza della pandemia Coronavirus: ecco le novità.

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È stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 26 febbraio 2020 il Decreto MEF sulla sospensione delle scadenze fiscali.

Stop a tasse ed agli adempimenti fiscali che scadono tra il 21 febbraio e la fine del corrente mese di marzo.

Sospensione adempimenti tributari

Il 24 febbraio il Ministro dell’Economia Roberto Gualtieri ha siglato il decreto ministeriale con cui sono stati sospesi gli adempimenti tributari per i contribuenti e le imprese nelle cosiddette zone rosse.

Come comunicato in data 26 febbraio l’Agenzia delle Entrate ha sospeso i controlli e i pagamenti nelle zone rosse di Lombardia e Veneto.

A seguito dell’emergenza Coronavirus, il Presidente dell’Associazione nazionale commercialisti Andrea Ferrari ha richiesto formalmente al Ministro dell’Economia e delle Finanze Gualtieri, quanto segue:

“Signor Ministro,

i provvedimenti di quarantena collettiva, con chiusura di esercizi pubblici e privati, disposti ai fini sanitari per scongiurare il diffondersi del Coronavirus, impongono l’immediata adozione del decreto che disponga la rimessione in termini”.

La rimessione in termini è un particolare istituto attraverso il quale ai contribuenti che, per cause di forza maggiore, non abbiano potuto adempiere agli obblighi tributari entro le scadenze previste, di riaprire i termini per i pagamenti o per altri adempimenti tributari già scaduti.

Ricordiamo che per cause di forza maggiore si intendono:

“tutti quegli eventi esterni che condizionano in modo inevitabile il comportamento di un soggetto”.

Sono cause di forza maggiore gli eventi naturali tali da inibire di raggiungere il luogo dove il pagamento può essere eseguito e l'interruzione delle comunicazioni.

Coronavirus: calendario fiscale rettificato

Il calendario fiscale è stato revisionato a seguito dell’emergenza dei contagi da coronavirus.

Il Modello 730 ha subito una proroga: le imprese italiane, specie quelle del Settentrione italiano, sono impegnate ad adottare le norme di contenimento del coronavirus.

Per questo l’Esecutivo ha concesso più tempo per mettersi in regola nel rispetto delle scadenze fiscali.

Pertanto, i professionisti avranno tempo fino al 30 settembre per inviare all’Amministrazione Finanziaria i dati necessari per la predisposizione del Modello Precompilato.

Sono stati allungati anche i termini per la trasmissione della Certificazione Unica: il Governo ha deciso di concedere tutto il mese di marzo ai sostituti di imposta.

I datori di lavoro, quindi, avranno a disposizione più settimane per consegnare la documentazione al lavoratore dipendente e per inoltrare la comunicazione all’Agenzia delle Entrate.

La revisione dello scadenziario fiscale ha spinto le autorità a prorogare le date relative alla scadenza per l’invio della dichiarazione dei redditi precompilata.

Il modello sarà approntato sul sito dell’Agenzia delle Entrate a partire dal 5 maggio 2020.

Per quanto concerne le spese che danno diritto a detrazioni o deduzioni, il termine ultimo per procedere con la trasmissione slitta alla fine del mese di marzo.