Cancellato il bonus figli da 160 euro. Famiglie abbandonate!

Il bonus figli da 160 euro è stato clamorosamente bocciato. Annunciato e promesso in pompa magna da Elena Bonetti, Ministro per le pari opportunità e la famiglia, che aveva annunciato che sarebbe stato inserito all'interno del nuovo decreto legge. Ma alla fine non se ne è fatto niente. Proprio nulla. Negli annunci effettuati dalla Bonetti si era già anticipato chi potesse richiederlo e chi ne fosse stato escluso.

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Il bonus figli da 160 euro è stato clamorosamente bocciato. Annunciato e promesso in pompa magna da Elena Bonetti, Ministro per le pari opportunità e la famiglia, che aveva annunciato che sarebbe stato inserito all'interno del nuovo decreto legge. Ma alla fine non se ne è fatto niente. Proprio nulla. Negli annunci effettuati dalla Bonetti si era già anticipato chi potesse richiederlo e chi ne fosse stato escluso. Ma con un colpo di spugna tutto è stato cancellato e la misura è stata tolta dal decreto.

Bonus figli 160 euro: ecco cosa si sapeva

Iniziamo a delineare un po' le caratteristiche di questo famoso bonus 160 euro destinato ai figli. Se ne era parlato per lungo tempo, se ne erano tratteggiate le caratteristiche. Quello che si sapeva è che sarebbe dovuto esser stato inserito all'interno del nuovo decreto. Oggi sappiamo che questo non è avvenuto. Dopo varie promesse e svariati annunci finalmente è stata fatta chiarezza su quale dovrebbe essere il destino dei 30 milioni decurtati dal fondo per le famiglie.

I malumori sembrano serpeggiare tra quanti avevano sperato in questo piccolo obolo, che sicuramente non sarebbe servito a coprire le integralmente le spese per una baby sitter, nel momento in cui i genitori avessero iniziato ad andare al lavoro, ma che certamente sarebbe stato d'aiuto. La sensazione, per molte persone, è stata quella di essersi sentiti ingannati: prima si decantava un bonus da 160 euro per i figli, infondendo molte speranze nelle famiglie, poi tutto è stato cancellato, senza che venisse effettuata la necessaria chiarezza. Elena Bonetti tenta di difendersi, spiegando che al momento non c'è stato alcun taglio dei fondi riservati alle famiglie. Ma alla fine il bonus figli da 160 euro non è stato approvato, e stando alle ultime indiscrezioni che stanno circolando sembra che possa andare a confluire in una diversa misura studiata per le famiglie: l'assegno universale.

Quello che sta deludendo molto, in questo momento, è la mancanza di chiarezza. Anche perché l'impressione è quella che nessuno starebbe raccontando la verità: le informazioni si susseguono, si contraddicono ed è difficile sapere quale sia la più corretta.

Bonus figli 160 euro: le proteste e le proposte

Senza dubbio l'aver cancellato il bonus figli da 160 euro ha lasciato tutti a bocca asciutta. Tanto che Massimo Gandolfini, portavoce dell’Associazione Family Day, ha affermato che il Governo non starebbe minimamente quardando alla crisi sociale causata dal coronavirus. Gandolfini ricorda che in Italia ci sono 12 milioni di famiglie con 8,4 milioni di figli a carico in età scolastica. Se le scuole restano chiuse, chi terrà i minori? Non si può dire ai genitori di tornare a lavorare senza alternative, né ai nonni – i soggetti più a rischio contagio – di occuparsene.

A questo punto, secondo il popolo della famiglie, diventa necessario ed importante affrontare la situazione. I genitori che vanno a lavorare non devono essere abbandonati a se stessi, e i figli non possono rimanere chiusi in casa da soli, in un momento in cui non è possibile andare a scuola o i centri estivi sono chiusi. Ecco a questo punto una serie di proposte concrete lancate dal popolo delle famiglie a sostegno dei genitori e dei figli:

  1. istituire un assegno di 200 euro mensili per ogni figlio 0-15 anni, indipendente dal reddito;
  2. garantire fino alla fine dell'anno scolastico la possibilità di fruire del congedo parentale straordinario con indennità all’80% della retribuzione dei genitori (e affidatari) costretti a non lavorare per accudire a casa i minori fino a 12 anni;
  3. inserire in forma stabile nella task force del MIUR per la riapertura i rappresentanti dei genitori;
  4. consentire l’accesso ai parchi con precedenza per le famiglie con bambini, che hanno più bisogno psicofisico di muoversi all’aria aperta.

Non può esistere una Fase 2 per i lavoratori e, come ha dichiarato il Presidente dell’ISS Brusaferro, una Fase 2 per alunni e studenti in un secondo momento. Le due cose vanno insieme o non vanno da nessuna parte. Il Governo – continua Gandolfini – ha nominato 15 task force con 450 consulenti speciali: nessuna si occupa nello specifico coordinare le varie misure in chiave familiare. Come si fa a non capire che il lavoratore che potrà tornare al lavoro e l’alunno la cui scuola elementare resta chiusa altri non sono che il genitore e il figlio di una stessa famiglia?

Bonus figli 160 euro: alcune briciole sono rimaste 

Qualche cosa all'orizzonte sembra che sia rimasta. Un po' poco, ma qualcosa su cui lavorare c'è. Non è destinato principalmente alle famiglie ed ai bambini, ma potrebbe essere richiesto mancando il bonus 160 euro per i figli. Iniziamo con il sottolineare che da punto di vista tecnologico in Italia ci sarebbe ancora tanto da lavorare. Negli ultimi due mesi si è tanto parlato di smart working, video lezioni e quant'altro si possa fare a casa con la tecnologia: per tutto questo, per cercare di mettere le famiglie ai passi con i tempi tecnologici, magari puntando anche ad una connessione internet efficiente e a possedere un buon personal computer, è stato approvato un bonus il cui scopo dovrebbe essere quello di velocizzare il processo di innovazione del nostro paese.

Mirella Liuzzi, sottosegretario allo Sviluppo Economico, ha presentato il progetto lo scorso 5 maggio, e l'intenzione sarebbe quello di ottimizzare la connessione Internet su tutto il territorio Italiano: lo scopo sarebbe perseguito attraverso una rimodulazione della banda ultra larga. Grazie a questo, imprese famiglie e scuole riusciranno a beneficiare di una buona qualità dei collegamenti. Soprattutto in vista di una nuova riorganizzazione del lavoro e del sistema scolastico.

Il piano del Mise prevede di destianre qualcosa come 400 milioni alle scuole. Questi fondi saranno destinati ai vari istituti scolastici attraverso appositi bandi. Le prime arttività finanziarie dovrebbero partire già da asettembre. Alle famiglie, invece, il bonus dovrebbe essere riconosciuto con la formula del voucher, il cui importo dovrebbe variare in base all'Isee. Secondo le prime indiscrezioni per i nuclei famigliari con un reddito sotto i 20mila euro annuti dovrebbe essere riconosciuto un voucher pari a 500 euro: 200 euro per la connesisone Internet e 300 per l'acquisto di tablet o PC. Per le famiglie con un reddito maggiore il bonus sarà pari a 200 euro e spendibile solo per la connettività ad almeno 30 Mbps.