Novembre: Cassa integrazione, REM e bonus oltre 2.000 euro

Gli interventi economici a sostegno delle categorie che sono colpite direttamente, ma anche indirettamente, dalle nuove disposizione del DPCM in vigore da oggi 26 ottobre, non dovrebbero farsi attendere. Così l'impegno del premier Giuseppe Conte, che non ha voluto parlare di promesse ma di impegni. Attesi proroga della cassa integrazione Covid-19, ristori a fondo perduto oltre 2.000 euro, REM per novembre, 1.000 per sportivi ed addetti del turismo.

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Gli interventi economici a sostegno delle categorie che sono colpite direttamente, ma anche indirettamente, dalle nuove disposizione del DPCM in vigore da oggi 26 ottobre, non dovrebbero farsi attendere. Così l'impegno del premier Giuseppe Conte, che non ha voluto parlare di promesse ma di impegni. E nel ringraziare i ministri Stefano Patuanelli e Roberto Gualtieri, ha ricordato che già da ieri, domenica 25 ottobre, i due ministeri insieme a quello del Lavoro, guidato da Nunzia Catalfo, erano al lavoro per individuare le misure a sostegno delle categorie di lavoratori ed aziende che saranno maggiormente penalizzate dal giro di vite. L'importo delle diverse misure dovrebbe aggirarsi tra i 5 e 7 miliardi di euro.

Nuovo DPCM: le misure in vigore

Dalla mezzanotte del 25 ottobre, dunque da oggi 26 ottobre, le misure varate dal DPCM sono in vigore. Colpiti bar, ristoranti, pasticcerie, gelaterie, palestre, cinema, teatri, centri termali. Ma anche un po' la vita privata con i suggerimenti ad evitare gli spostamenti, e ad evitare di ricevere a casa persone non conviventi. Ma vediamo le misure varate.

Le misure del nuovo DPCM firmato da premier Giuseppe Conte sono valide da oggi 26 ottobre e resteranno tali fino al 24 novembre. Bar, gelaterie, pasticcerie e ristoranti dovranno tirare giù la saracinesca alle 18 di sera, ma potranno restare aperti alla domenica sempre nel rispetto degli orari previsti per la settimana, e lavorare per l'asporto o consegne a domicilio. Chiusura totale di cinema, teatri, sale da gioco e scommesse. Così come anche palestre, piscine, centri natatori, centri benessere, centri termali, fatta eccezione per l'erogazione delle prestazioni rientranti nei livelli essenziali di assistenza, nonché centri culturali, centri sociali e centri ricreativi. Restano invece consentite le attività di sporto all'aperto nonchè le attività sportive di base purchè nel rispetto dei protocolli vigenti.

Il premier ha inoltre ricordato di limitare all'indispensabile gli spostamenti, lasciando però possibili gli spostamenti tra regioni e comuni, anche se gli enti locali, coordinati dal Governo, potranno adottare misure più stringenti.

Altro tema su cui il presidente del consiglio Giuseppe Conte si è soffermato è stato sullo smart working nella pubblica amministrazione, che sarà ulteriormente favorita (ma non è chiaro se arriverà al 100% dal 75% previsto nel precedente DPCM) e nel settore privato (non obbligatorio ma laddove possibile consigliato) e sulla didattica a distanza almeno per il 75% per gli studenti delle superiori. 

Inoltre sempre sottoforma di suggerimento, l'invito a non ricevere a casa persone che non siano conviventi.

Infine sospese ogni fiera locale, convegni, congressi ed altri eventi che si potranno tenere a distanza. Ammesse invece le fiere nazionali ed internazionali. 

P.IVA ed aziende: le misure in arrivo

Per la prima volta, a poche ore di distanza da un DPCM che penalizza milioni di lavoratori, famiglie e centinaia di migliaia di aziende, dovrebbe arrivare un nuovo decreto per intervenire a sostegno delle categorie che sono maggiormente colpite, da un punto di vista economico, dalle misure in vigore fino al 24 novembre. 

Nella conferenza stampa di domenica di presentazione del DPCM e negli interventi successivi, il Governo assicura indennizzi a chi sarà colpito dal nuovo Dpcm, con versamenti direttamente sui conti correnti da parte dell'Agenzia delle Entrate. Modalità, ricorda il premier Giuseppe Conte, già utilizzata in precedenza e che sembra abbia funzionato meglio dei bonus gestiti dall'Inps. 

Non mi piace fare promesse - ha detto il premier - ma voglio prendere un impegno: sono già pronti gli indennizzi a beneficio di chi sarà penalizzato dal nuovo Dpcm. I ristori - ha aggiunto - arriveranno direttamente sul conto corrente dei diretti interessati. Il Consiglio dei ministri per l'approvazione dei provvedimenti sui ristori alle categorie colpite dalle misure del nuovo Dpcm ci sarà domani o dopodomani (26 o 27 ottobre ndr), ha poi aggiunto il premier Giuseppe Conte confermando comunque l'impegno di far uscire tali provvedimenti in Gazzetta ufficiale martedì prossimo. Vediamo se il Consiglio dei ministri ci sarà lunedì o martedì - ha detto Conte -. Dobbiamo un attimo mettere a posto i conti per questa misura. Stiamo lavorando per erogare entro la metà di novembre gli indennizzi previsti dal Dpcm. 

Intervenuto al Tg1 di domenica sera 25 ottobre, il Ministro Gualtieri ha aggiungo che l'indennizzo arriverà forse entro l'11 novembre per chi in passato ha già fatto domanda.

Per loro sarà senz'altro più facile. Daremo un indennizzo superiore questa volta di quello ricevuto la volta scorsa. Perché sappiamo che anche i mesi scorsi sono stati mesi difficili e quindi sarà una quota un pò superiore a quella dell'altra volta, ha aggiunto il ministro dell'Economia. Per quelli che non hanno fatto domanda o con fatturato superiore ai 5 milioni di euro - ha spiegato il ministro - ci sarà una domanda da fare e quindi ci sarà qualche settimana in più per avere l'erogazione, che comunque sarà entro l'anno. Per chi invece aveva già fatto domanda per gli indennizzi previsti in precedenza questi verranno erogati automaticamente. Sono 300-350mila le aziende interessate, tutte le aziende ed esercizi pubblici che sono oggetto delle restrizioni introdotte dal Dpcm, ha spiegato Gualtieri, aggiungendo che sappiamo di chiedere un sacrificio importante e necessario a contenere il virus e quindi per tutti costoro ci saranno questi indennizzi che sono solo una parte delle misure. Avremo poi per tre mesi - ha continuato - il credito di imposta sugli affitti, l'eliminazione della rata Imu e poi naturalmente la cig per i lavoratori e l'indennità di 1.000 euro per i collaboratori.

Decreto Novembre: indennizzi, ristori, CIG, IMU

Atteso per le prossime ore il varo del decreto di novembre, che sembra dovrebbe chiamarsi "decreto risparmio", da parte del Consiglio dei ministri. La manovra prevista si attesta intorno ai 4-4,5 miliardi per poter sia concedere indennizzi, ristori a fondo perduto, per prolungare la cassa integrazione di altre 10 settimane. Le misure previste nel decreto interesseranno i settori ristoranti, bar, pub gelaterie, pasticcerie, cinema, teatri, sale giochi, discoteche, palestre, piscine, centri benessere, impianti sciistici. Per loro previsti ristori a fondo perduto, indipendentemente dal fatturato. Riguarderà non solo chi dovrà sostenere i nuovi sacrifici fino al 24 novembre, ma anche chi in questi mesi ha fatto fatica ad andare avanti. Gli indennizzi potrebbero arrivare fino a 1.000 euro. 

Con il decreto legge verrà cancellata la seconda rata dell'Imu (quella che si paga entro il 16 dicembre) per le aziende colpite dal Dpcm. 

Aziende che beneficeranno anche di un ulteriore credito d'imposta sugli affitti, per due o tre mesi. Il credito potrá essere ceduto al proprietario o scontato dal canone.

Ci sará anche una indennitá di mille euro per gli stagionali del turismo, dello spettacolo e i lavoratori dei centri sportivi, per i lavoratori occasionali e intermittenti e i venditori a domicilio. 

Ristori a fondo perduto: piu di 2.000€ accreditati sul conto 

Come ha spiegato il primo ministro Giuseppe Conte, e meglio argomentato dal ministro dell'economia Roberto Gualtieri, i tempi saranno brevi e i ristori più consistenti rispetto a quelli che erano stati erogati nei mesi precedenti. La velocità degli indennizzi sarà garantita dal fatto che l'importo verrà accreditato direttamente sul conto corrente da parte dell'Agenzia delle Entrate. Questo perchè, l'Agenzia già conosce la maggior parte degli Iban delle aziende interessate che avevano ricevuto il medesimo contributo con il decreto Rilancio. La somma messa a disposizione per questa misura è di circa 1,2 miliardi di euro, per un platea di circa 350.000 aziende. Quelli con fatturato fino a 5 milioni riceveranno l'indennizzo entro metá novembre perchè l'Agenzia ha già i loro dati. Gli altri (grandi imprese) entro la fine dell'anno. L'importo, commisurato al fatturato, sará superiore a quello previsto dal dl Rilancio. Per un bar il minimo dovrebbe essere di 2 mila euro. Di piú per le attivitá costrette alla chiusura.

Cassa integrazione: proroga di 10 mesi

Ci sarà un rifinanziamento complessivo di 18 settimane di Cig. Lo ha detto Nunzia Catalfo, ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, intervenendo a InBlu Radio. Nel decreto Ristoro

ci saranno indennizzi che riguardano gli stagionali, i lavoratori del turismo e dello spettacolo e ci sarà un rifinanziamento per una mensilità del Rem.

Inoltre, ha annunciato Catalfo,

Mercolediì c'e' un incontro con i sindacati per confrontarci sulle misure e sul blocco del licenziamento. In breve tempo decideremo le misure. Sicuramente una riflessione la stiamo facendo perchè c'e' un aumento dei contagi e alcune attivita' non stanno riaprendo e in alcuni casi c'e' una parziale chiusura dell'attività. Stiamo sia tutelando i lavoratori sia le imprese con vari interventi per salvaguardare anche le famiglie italiane.

La manovra di bilancio da 40 miliardi per il 2021 varata dal consiglio dei ministri tra il 16 e 17 ottobre, prevede la proroga della cassa integrazione Covid-19 almeno fino a marzo 2021. Con il Decreto novembre, parte di questa proroga sarà anticipata. Ricordiamo che la CIG Covid-19 scade a metà novembre. In queste ore, si sta lavorando per definire se la proroga sarà di 6 settimane e dunque consentire alle aziende di beneficiarne fino al 31 gennaio o di 10 settimane e quindi allungare al 31 gennaio 2021. A queste settimane poi si aggiungo le 8 settimane previste dalla manovra di bilancio 2021 portano così il totale delle settimane di CIG Covid-19 a 18, dunque fino a fino marzo 2021. Fino al 31 gennaio dovrebbe essere prorogato anche il blocco dei licenziamenti per chi usa effettivamente la cig. Il governo spera che le nuove 18 settimane di CIG possano essere utilizzate fino al 30 giugno 2021, con l'effetto cosiddetto "tiraggio", cioè le aziende non usano continuativamente la CIG, ma all'occorrenza. Le nuove 10 settimane di cassa andranno a vantaggio dei settori e delle aziende maggiormente colpite dalla crisi sanitaria, in primis turismo, albergo, commercio, sulla base del calo di fatturato registrato, ricalcando insomma la procedura attualmente prevista dai precedenti provvedimenti del governo.

P.IVA : fondo perduto da 4 miliardi

Per i professionisti, partite iva, lavoratori autonomi invece si starebbe valutando l’ipotesi di assicurare un nuovo ristoro a fondo perduto. Le disponibilità ci sono ed ammontano a 4 miliardi accantonati nella legge di bilancio 2021. Questo importo potrà essere utilizzato per quelle attività che non possono più beneficiare della cassa integrazione in deroga. Il periodo su cui dovrà essere valutato la perdita effettiva di fatturato non sarà più il singolo mese, ottobre o novembre ma l'intero primo semestre 2020. Ancora da decidere però la misura della contrazione del fatturato. Nel decreto rilancio la misura era stata erogata per chi aveva perso più del 33% di fatturato. 

Reddito emergenza: un altro mese

Anche per chi non riesce ad accedere al reddito di cittadinanza, per il mese di novembre sarà prorogato il reddito di emergenza che permetterà alle famiglie più bisognose di poter sopravvivere un altro mese.