Per il lavoratori che, a casa, sono rimasti bloccati dall'emergenza coronavirus a causa dello stop alle attività produttive non essenziali, basterà l'Iban per incassare la cassa integrazione varata dal Governo per nove settimane. E questo perché, riporta il sito quifinanza.it, le banche sono pronte per scendere in campo al fine di anticipare la CIG e per riconoscerla ai lavoratori con accredito su conto corrente.
Anticipo cassa integrazione su conto corrente per tagliare i tempi della burocrazia
Al riguardo l'Abi sta concordando con l'Inps le modalità di anticipo della cassa integrazione spettante ai lavoratori in modo tale da anticipare quelli che sono i tempi della burocrazia. Al momento quella dell'Associazione Bancaria Italiana è un'idea, una valida proposta che, tra l'altro, è stata già accolta con un plauso dai sindacati e da parte delle associazioni degli imprenditori.
4 settimane in più di cassa integrazione nelle Regioni maggiormente colpite dal contagio
Il sito fiscoetasse.com, nel far presente che le richieste di cassa integrazione si possono già fare, in quanto sono disponibili tutte le istruzioni per procedere, precisa altresì che la CIG varata con il Cura Italia ha una durata pari a 9 settimane. Pur tuttavia, per le regioni maggiormente colpite dall'epidemia di coronavirus, ovverosia Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna, ci sono 4 settimane in più.
Clausola per la domanda di cassa integrazione Covid-19
Per la cassa integrazione della durata di nove settimane, ai fini della presentazione della domanda di accesso agli ammortizzatori sociali è prevista la clausola ad hoc che è 'Covid-19'. A riportarlo, in particolare, è il sito notizieora.it nel pubblicare il modulo di comunicazione fac-simile per la CIGO da inviare tramite posta elettronica certificata (Pec).