Conti correnti pronti al sorpasso sul PIL

L'ultimo rapporto mensile ABI rivela un dato sorprendente: il denaro che gli italiani detengono sui conti correnti bancari quasi certamente si rivelerà superiore al PIL 2020 del Paese. Nonostante il diffuso sentimento di critica verso gli istituti di credito, i cittadini della penisola, nei fatti e in tempi di estrema incertezza, si affidano ancora in modo inequivocabile al "caro" vecchio sportello

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L'ultimo rapporto mensile ABI rivela un dato sorprendente: il denaro che gli italiani detengono sui conti correnti bancari quasi certamente si rivelerà superiore al PIL 2020 del Paese. Nonostante il diffuso sentimento di critica verso gli istituti di credito, i cittadini della penisola, nei fatti e in tempi di estrema incertezza, si affidano ancora in modo inequivocabile al "caro" vecchio sportello.

Conti correnti bancari: i dati ABI certificano la crescita

Il rapporto mensile ABI di ottobre 2020 analizza l'andamento dei principali aggregati di bilancio delle banche: tra gli highlight segnaliamo l'aumento dei prestiti a famiglie e imprese (+4,8% a/a); il calo del tasso di interesse per l'acquisto di abitazioni (1,29% da 1,32% in agosto e 1,44% a settembre 2019); la flessione delle sofferenze nette (24,46 miliardi di euro ad agosto da 24,62 a luglio e da 32,33 ad agosto 2019). Il dato su cui vogliamo soffermarci è però quello relativo ai depositi dei residenti (conti correnti, depositi con durata prestabilita, depositi rimborsabili con preavviso e pronti contro termine): a settembre si attestavano a ben 1.681,9 miliardi di euro, da 1.671,9 di agosto e +8% rispetto ai 1.556,7 di settembre 2019. A febbraio 2020 (prima del lockdown) erano pari a 1.584,3 miliardi di euro.

I conti correnti supereranno il PIL 2020? Probabilmente si

Le cifre nude e crude probabilmente non dicono molto ai più, ma una volta messe a confronto con una grandezza familiare la situazione cambia. Il PIL dell'Italia nel 2019 si è infatti attestato a 1.787,7 miliardi di euro. Ma la crisi economica del 2020 causata dell'emergenza COVID-19 e dalle misure restrittive decise dal governo potrebbero determinare un risultato sorprendente. In base all'ultima stima inserita nella Nota di aggiornamento al Documento di economia e finanza (Nadef) approvata dal Consiglio dei Ministri, il PIL 2020 dovrebbe subire una flessione del 9%: in altre parole l'esecutivo si attende un valore per l'anno corrente pari a 1626,8 miliardi di euro. Pertanto, a meno di una corsa agli sportelli da qui a dicembre, il denaro che gli italiani hanno deciso di bloccare sui conti correnti bancari quasi certamente si rivelerà superiore al reddito del Paese.

Conti correnti e incertezza: un binomio solido

Le conclusioni che possiamo trarre da queste dinamiche sono abbastanza immediate: a fronte di un quadro economico di estrema difficoltà, cui si somma l'incertezza sulla durata dell'emergenza sanitaria, gli italiani non hanno avuto molti dubbi. Si è preferito correre verso il "caro" vecchio sportello bancario, evidentemente ritenuto ancora oggi, e nonostante la vox populi sull'avidità degli istituti di credito, il porto più sicuro nella tempesta.

(Simone Ferradini)