Conto corrente: un bonifico fa scattare le manette della polizia

Conti correnti e bonifici sotto osservazione. Anche in questi giorni in cui c'è il coronavirus e che magari abbiamo dei comportamenti più rilassati. Ma sicuramente quello che non ci passa dalla testa e che guardia di finanza e polizia, comunque vada a guardare i nostri conti correnti e tengano sotto osservazione i bonifici.

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Conti correnti e bonifici sotto osservazione. Anche in questi giorni in cui c'è il coronavirus e che magari abbiamo dei comportamenti più rilassati. Ma sicuramente quello che non ci passa dalla testa e che guardia di finanza e polizia, comunque vada a guardare i nostri conti correnti e tengano sotto osservazione i bonifici. Anche quelli eseguiti per fare un regalo ad un figlio che in questo momento non sta lavorando e ha necessità di liquidità per fare la spesa. Quindi è importante fare molta attenzione a quello che facciamo e a farlo nel modo corretto.

Senza dubbio il bonifico è uno dei movimenti che possiamo fare con il nostro conto corrente e che potrebbe farci incappare in qualche problema di fiscale. Agli occhi del fisco, emettere un bonifico a favore di un soggetto terzo, per quanto la motivazione possa essere lodevole, per quanto il beneficiario possa essere un nostro congiunto - moglie, figlio o nipote - se non viene fatto nel modo corretto, potrebbe costarci molto caro.

Conto corrente: i consigli per fare un bonifico

Siamo sinceri: quanti genitori stanno dando un mano ai propri figli. L'emergenza coronavirus ha stravolto un po' la vita di tutti noi. Molti giovani si sono trovati dall'oggi al domani senza un lavoro, senza un introioto certo e sicuro a fine mese. Benché i vari bonus emessi dal Governo per aiutare i lavoratori siano un'operazione benevole, di certo non bastano per arrivare a fine mese. Un bonus 600 euro, in certe città non è nemmeno sufficiente a pagare l'affitto della propria casa. Il cuore di un genitore piage a vedere il proprio figlio in difficoltà economica. Ma se la tentazione di aiutarlo è forte, suggeriamo di farlo nel modo corretto. Per non incorrere in guai con il fisco.

Il genitore, ma diciamo pure una qualsiasi persona fisica, che decida di trasferire dei soldi da un conto corrente all'altro tramite un bonifico, può venire accusato dal fisco di riciclaggio di denaro in qualsiasi momento. Non importa che il trasferimento di denaro venga fatto come un puro e semplice gesto altruistico. Il trasferimento di denaro su un conto corrente deve essere giustificato, ed è necessario farlo attraverso un'apposita causale.

Conto corrente: quando si sbaglia a fare un bonifico

Quali sono gli errori più comuni che si commettono nel momento in cui si effettua un bonifico? Molte persone partono da un presupposto sbagliato: ritengono che non si possano emettere dei bonifici con un importo basso. Il timore è quello di finire sotto la lente del fisco. Portiamo un esempio molto concreto: si avvicina il compleanno di vostro figlio, gli si vuole regalare 200 euro. Questa potrebbe essere l'occasione per fare un bonifico sul conto corrente del ragazzo. Difficilmente il fisco si sveglia e viene a controllarvi per un importo così piccolo. Soprattutto se c'è un evidente grado di parentela. Se il bonifico è una tantum e non si ripete nel tempo, ma se, principalmente, non siate già stati segnalati in passato al fisco. In caso contrarrio potrebbe partire un accertamento dell'Agenzia delle Entrate.

Comunque vada è sempre opportuno inserire la causale corretta quando si emette un bonifico dal conto corrente. Riportando la dicitura: regalo a mio figlio (o nipote), oppure si può anche scrivere donazione. In entrambi i casi è necessario inserire il nome ed il cognome, sempre nella causale, della persona che riceve la donazione. E' una soluzione di per se molto semplice, molto banale che è utile, all'interno del nucleo famigliare, per giustificare il dono a figli, nipoti o comunque vada a persone che rientrino nel nostro nucleo famigliare. Mi pare evidente, che questa stessa dicitura non potrà essere utilizzata nel momento in cui si paghi l'idraulico o il falegname. In quel caso si stanno pagando dei servizi che ci sono stati offerti.

Quando devo temere il controllo del fisco? Sottolineiamo una cosa: la legge non vieta di aiutare il figlio. E non limita nemmeno l'aiuto economico che si può dare ad un genitore. Vi sono, comunque vada, delle regole da rispettare nel momento in cui si procede con l'erogazione del denaro. Nel momento in cui si trasferiscono dei fondi da un conto corrente all'altro tramite un bonifico, l'operazione deve essere fatta in maniera chiara. Il bonifico deve contenere una causale chiara che giustifichi la movimentario dei soldi. In caso contrario l'Agenzia delle Entrate potrebbe pensare che ci sia riciclaggio di denaro.

Bonifico: in quanto tempo arriva?

Nel caso in cui io facessi un bonifico a mio figlio, quanto tempo ci vuole prima che i soldi arrivino sul suo conto corrente. Ne ha bisogno subito per pagare la bolletta della luce, e non voglio farlo aspettare molto. Nella maggior parte dei casi sono necessari due, massimo, tre giorni perché i soldi arrivino sul conto del beneficiario. Per conoscere le tempistiche precise, bisogna tenere in conto tutta una serie di variabili: la banca di provenienza e l’orario di cut-off in cui viene effettuato il bonifico, che possono influire sui tempi di accredito. Nell’ipotesi di un bonifico estero inviato ad un Paese fuori dalla zona euro, i tempi si dilatano ancora di più tanto che prima di ricevere la somma bonificata è possibile attendere tra i 7 e i 10 giorni.