Conto Corrente: versi oltre 10.000 euro e scatta il controllo

Prelevare o versare contanti sul proprio conto corrente potrebbe nascondere delle insidie. La domanda che ci si pone spesso è: ma come, non posso usare come voglio i soldi che ho sul conto corrente? Le strette all'uso del contante impongono di rispettare i limiti esistenti sia al prelievo che al versamento, e soprattutto nell'utilizzo. La violazione di questi limiti fa scattare e controlli e multe fino a 50.000 euro.

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Prelevare o versare contanti sul proprio conto corrente potrebbe nascondere delle insidie. La domanda che ci si pone spesso è: ma come, non posso usare come voglio i soldi che ho sul conto corrente? La risposta non potrebbe che essere scontata. Ognuno fa del proprio denaro, presente sul conto corrente, ciò che vuole. Ma attenzione! Le strette all'uso del contante impongono di rispettare i limiti esistenti sia al prelievo che al versamento, e soprattutto nell'utilizzo. Tali restrizioni che ogni Governo che si è succeduto ha allentato o ulteriormente rafforzato, nascono dalla volontà di combattere il riciclaggio e il finanaziamento al terrorismo. Dal 1 luglio 2020, il limite all'uso del contante si è abbassato a 1.999,99 euro. Tale limite scenderà ancora dal 1 gennaio 2022 a 999,99 euro, come era alcuni anni fa. Gli interventi della lotteria dello scontrino e cashback vanno nella direzione di ridurre l'uso del contante.

Prelievi da conto corrente: i limiti

Andare al punto ATM o allo sportello per prelevare denaro contante, dal proprio conto corrente, è un'operazione del tutto lecita e priva di qualsiasi rischio di controllo. A patto però che venga rispettato un limite imposto dalla legge, come soglia che obbliga la tua banca a far scattare uan comunicazione obbligatoria all'Unità di Informazione Finanziaria (UIF). Questa soglia è di 10.000 euro di denaro prelevato nell'arco delle mese solare. Se tuttavia il prelievo è fatto in più soluzioni nell'arco dei 30 giorni, con importo inferiori a 1.000 euro, non vi è alcun obbligo di comunicazione oggettiva da parte del tuo istituto bancario o da parte di Poste Italiane. 

Quindi tenete a mente l'importo di 10.000 euro mensili come soglia oltre la quale potrebbero scattare dei controlli, sempre che l'UIF ravveda un'operazione sospetta di riciclaggio di denaro sporco. Nessun controllo invece da parte dell'Agenzia delle Entrate, se non viene attivata dall'UIF che rileva un'anomalia.

Il Ministero dell’Economia e delle finanze ha chiarito che è sempre possibile effettuare un prelievo o versamento bancario di importo superiore alla soglia perché non esiste alcun limite al prelevamento o versamento per cassa in contanti dal proprio conto corrente: tale operatività non si configura come un trasferimento tra soggetti diversi. Puoi prelevare quanto vuoi, ma sappi che la tua banca dovrà comunicarlo all'UIF. Potrai anche versare quanto vuoi, ma in questo caso potrebbero scattare immediatamente dei controlli.

Prelievo in contanti: come avvengono i controlli

Quando effettui un prelievo allo sportello ATM, con il tuo bancomat, non ci sono controlli. Infatti i limiti fissati dalla tua banca per i prelievi sia giornalieri che mensili non dovrebbero consentirti di prelevare più di 10.000 euro al mese. Solitamente i limiti giornalieri vanno da 100 a 500 euro e quelli mensili da 1.500 a 2.000 euro. Puoi sempre chiedere alla tua banca di innalzare tali limiti, ma ne va della tua sicurezza nel caso tu perdessi il bancomat. Infatti il ladro potrebbe, conoscendo il PIN, prelevare denaro dal tuo conto corrente. Appena scopri di aver perso il bancomat, ricordati di bloccarlo, chiamando la tua banca. 

Se invece prelevi allo sportello bancario, nel caso in cui il tuo prelievo sia inferiore a 1.000 euro al giorno ed inferiore a 10.000 euro al mese solare, nessuna comunicazione scatterà verso l'UIF. Sarà dunque il tuo sportellista di fiducia che farà partire la comunicazione e solo se vengono superati i limiti. Limiti che ricordiamo sono di 10.000 euro al mese solare per i privati. Per le imprese il tetto massimo è di 5 mila euro in un mese e di 1000 euro al giorno. Per le aziende o i conti business al superamento delle soglie viene inoltrata una notifica sia alla UIF che all’Agenzia delle Entrate.

Le comunicazioni sul contante che le banche e le Poste Italiane per i servizi di banco posta dovranno inviare all’UIF sono utilizzate soprattutto per l’approfondimento di operazioni sospette e per effettuare analisi di fenomeni o tipologie di riciclaggio o di finanziamento del terrorismo. La normativa in generale prevede che gli obbligati debbano trasmettere alla UIF, con cadenza periodica, dati e informazioni individuati in base a criteri oggettivi, concernenti operazioni a rischio di riciclaggio o di finanziamento del terrorismo. 

Dunque se devi prelevare 3.000 euro per regalarli a tuo figlio, ricorda che il limite giornaliero è di 1.000 euro. Nello stesso tempo ricorda a tuo figlio che nell'usare il contante non dovrà superare la soglia di 1.999,99 euro. Ma lo vedremo più avanti.

Versamento dei contanti sul conto corrente

Una nota a parte merita invece il versamento in contanti sul conto. Qui le cose si fanno più serie. Infatti, il versamento in contanti è un'operazione di una somma che arriva da un soggetto terzo e della quale la banca dovrà accertare la provenienza. Aspettatevi che in presenza di versamenti di denaro consistenti, e comunque oltre la soglia dei 10.000 euro mensili, come per i prelievi, la banca farà una segnalazione all'UIF. Con molta probabilità questa segnalazione sarà anche inviata all'Agenzia delle Entrate per accertare la provenienza del denaro. Infatti potrebbe rientrare come somma da dichiarare tra i redditi e dunque essere tassata. Infatti, l’anagrafe dei conti correnti detenuta dall’Agenzia delle Entrate consente una panoramica di tutti i rapporti tra le banche ed i rispettivi clienti, essendovi indicati i conti correnti posseduti dai cittadini, le movimentazioni, il saldo, gli altri contratti (deposito titoli, cassette di sicurezza, ecc.).

A quel punto, l’Agenzia delle Entrate, incrociando i dati presenti sulle sue banche dati può valutare quali contribuenti assoggettare ad un accertamento fiscale.

A differenza di quanto attiene ai controlli sul riciclaggio del denaro sporco, l’Agenzia delle Entrate non può effettuare controlli sui prelievi eseguiti dal privato sul proprio conti correnti. Quest’ultimo è, quindi, libero di incassare allo sportello una somma anche elevata o, addirittura, chiudere il conto, senza che l’ufficio delle imposte possa contestargli nulla sotto il profilo dell’evasione alle imposte. I controlli fiscali si concentrano, almeno per quanto riguarda i contribuenti che non sono imprenditori, solo sui versamenti che, se non giustificati, si considerano “reddito” e, quindi, vengono tassati.

Utilizzo del contante: limiti

La legge 231/2007 sulla prevenzione e contrasto al riciclaggio all'art.49 sancisce che il trasferimento di contanti può essere fatto senza limiti utilizzando gli intermediari autorizzati (banche, poste, altri istituti finanziari). Il trasferimento tra privati è soggetto invece a dei limiti di volta in volta vigenti.

Fino al 30 giugno 2020, il limite nell'uso del contante era di 2.999,99 euro. Quindi si poteva pagare in contanti l'idraulico o il proprio meccanico per interventi effettuai a casa o sulla propria auto fino a 2.999,99 euro. Questo limite è stato abbassato a 1.999,99 euro dal 1 luglio 2020 e sarà valido fino al 31 dicembre 2021. Dal 1 gennaio 2022, non si potranno più fare pagamenti in contanti oltre i 1.000 euro. 

Regalare al figlio 3.000 euro in contanti è ancora possibile, se prelevati dal proprio conto corrente. Attenzione però all'uso che tuo figlio ne farà. Infatti fino al 31 dicembre 2021 se vorrà pagare l'acquisto di un motorino usato potrà usare i contanti fino a 1.999,99 euro. Se la moto costa 2.800 euro, e tuo figlio si accorda con il venditore privato di versare 1.999,99 euro in un primo momento, ed i restanti 800,01 sempre in contanti dopo alcune settimane, potrà incappare in una sanzione che può arrivare fino a 50.000 euro. Infatti in questo caso, si dice che l'operazione di acquisto con pagamento a mezzo contanti è avvenuta in modo frazionato, in quanto riconducibile allo stesso bene acquistato. Diverso il caso in cui la stessa moto sia acquistata da una società che vende moto usate e c'è un accordo scritto che prevede il pagamento a rate. In questo caso il pagamento delle rate potrà avvenire in contanti anche se la somma complessiva supera il limite di 1.999,99 euro.

Utilizzo dei contanti: le sanzioni

Il trasferimento superiore al limite, quale ne sia la causa o il titolo, è vietato anche quando è effettuato con più pagamenti, inferiori alla soglia, che appaiono artificiosamente frazionati e può essere eseguito esclusivamente per il tramite di banche, Poste italiane S.p.a., istituti di moneta elettronica e istituti di pagamento.

Frazionare il pagamento in contanti è vietato. Ma pagare una parte in contanti, fino al limite consentito e la restante mediante strumenti tracciati, come il bonifico, il bancomat, la carta di credito è invece amesso. 

Cosa accade se non rispetti i limiti o dopo le segnalazioni all'UIF si rilevano degli illeciti? Le sanzioni disposte per le violazioni alla norma sull'uso dei contanti sono:

  • da 2.000 euro a 50.000 euro per le violazioni commesse e contestate dal 1° luglio 2020 al 31 dicembre 2021;
  • da 1.000 euro a 50.000 euro per le violazioni commesse e contestate dal 1° gennaio 2022.