Contributi a fondo perduto 2022: codici ATECO e requisiti

Contributi a fondo perduto 2022 per le imprese più colpite dalla pandemia. Il rifinanziamento del Fondo per il Rilancio delle Attività Economiche previsto dal decreto Sostegni ter prevede nuovi aiuti alle imprese sulla base dei codici ATECO. Ecco i requisiti e gli importi per le imprese di commercio al dettaglio.

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Contributi a fondo perduto 2022 in arrivo per le imprese che maggiormente hanno risentito delle conseguenze economiche derivanti dalla pandemia. 

Il decreto Sostegni ter, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 27 gennaio e in fase di conversione, ha previsto un Fondo per il rilancio delle attività economiche di commercio al dettaglio, le cui risorse ammontano a 200 milioni di euro per quest’anno, per la concessione di contributi a fondo perduto da riconoscere alle imprese in possesso dei requisiti e identificate tramite i codici ATECO. 

Una nuova tranche di aiuti arriva dal governo, stavolta con requisiti più stringenti e mirati a quelli che sono i settori più colpiti dalle misure restrittive per arginare la diffusione dei contagi. 

Le imprese potranno godere del beneficio se hanno possibilità di dimostrare di aver avuto, a causa delle misure restrittive a causa dell’emergenza Coronavirus, ricavi non superiori a 2 milioni di euro nel 2019 e di aver subito un calo del fatturato, tra il 2019 e il 2021, di almeno il 30%. 

Non si tratta, però, degli unici requisiti da possedere. Vediamo, dunque, quali sono le imprese che possono richiedere il sostegno dello Stato, in base ai codici ATECO, quali sono i requisiti e le modalità per presentare domanda al MISE per i contributi previsti dal Sostegni ter. 

Vediamo anche quali sono gli importi spettanti e in base a quali fattori vengono calcolati.

Nuovi contributi a fondo perduto 2022: sostegni mirati ai settori in difficoltà

Il 27 gennaio ha visto la luce il decreto Sostegni ter, contenente nuovi interventi necessari per porgere la mano ai settori maggiormente colpiti dalla pandemia da Covid-19 sulla scia dei precedenti aiuti. 

A differenza di questi ultimi, però, le risorse non erano ingenti. Per questo motivo, gli interventi del Sostegni ter sono stati particolarmente mirati, tenendo conto dei settori maggiormente in sofferenza, includendo anche le attività di commercio al dettaglio. 

Sono 200 milioni di euro le risorse messe in campo per sostenere queste imprese, ma i requisiti che danno accesso ai contributi a fondo perduto si rivelano essere particolarmente stringenti. 

Per prima cosa, hanno diritto ai contributi a fondo perduto nel 2022 le imprese che: 

hanno registrato ricavi inferiori a 2 milioni di euro nel 2019 e hanno registrato nel 2021 un calo del fatturato almeno del 30% rispetto al 2019. 

Le imprese beneficiarie vengono individuate sulla base dei codici ATECO. 

Contributi a fondo perduto 2022: i codici ATECO

I codici ATECO relativi ai settori per i quali possono essere richiesti i nuovi contributi a fondo perduto sono specificati all’interno dello stesso decreto Sostegni ter. In linea generale, infatti, i contributi a fondo perduto vengono riconosciuti ad attività di commercio al dettaglio di prodotti tessili, apparecchi audio e video, elettrodomestici, carburante per autotrazione, mobili, articoli culturali, ma anche erboristerie, negozi per animali, articoli di gioielleria, calzature e molto altro. 

All’articolo 2 del Sostegni ter è presente l’intera lista dei codici ATECO, riportata qui di seguito:

47.19, 47.30, 47.43, tutte le attivita' dei gruppi 47.5 e 47.6, 47.71, 47.72, 47.75, 47.76, 47.77, 47.78, 47.79, 47.82, 47.89 e 47.99

Altri requisiti per i contributi a fondo perduto 2022: quali imprese possono richiederli

Come già accennato, oltre all’individuazione dei codici ATECO e il calo del fatturato, le imprese possono richiedere i contributi a fondo perduto previsti dal decreto Sostegni ter se posseggono anche altri tipi di requisiti. 

In particolar modo, la sede legale od operativa dell’impresa deve trovarsi in Italia e quest’ultima deve essere regolarmente iscritta al Registro delle imprese per una delle attività sopraccitate. 

Inoltre, l’impresa richiedente non deve essere in liquidazione volontaria e non deve trovarsi in difficoltà già al 31 dicembre 2019. 

Infine, l’impresa non deve essere destinataria di sanzioni interdittive (per esempio, interdizione dall’esercizio, divieto di contrattare con Pubblica Amministrazione, essere esclusa da finanziamenti o contributi ecc.). 

Tutti i requisiti dovranno essere certificati al momento dell’invio della domanda e, successivamente, soggetti a controlli e verifiche per determinare quali saranno le imprese ad avere diritto al beneficio.

Contributi a fondo perduto 2022: quali sono gli importi

Come specificato dal decreto del 27 gennaio, gli importi spettanti per le imprese che faranno domanda per i contributi a fondo perduto, vengono modulati applicando una percentuale pari alla differenza tra l'ammontare medio mensile dei ricavi del 2021 e l'ammontare medio mensile degli stessi riferiti al 2019. 

È in base a questo meccanismo che vengono stabilite delle specifiche percentuali: 

per le imprese con ricavi 2019 che non superano i 400.000 euro, la percentuale è del 60%; scende al 50% per le imprese i cui ricavi nel 2019 superano i 400.000 euro; infine, il 40% va alle imprese con ricavi nel 2019 superiori a un milione di euro e fino ai due milioni di euro. 

Tali percentuali potrebbero, comunque, essere ricalcolate dal Ministero dello Sviluppo Economico, qualora le risorse messe a disposizione si dovessero rivelare insufficienti a soddisfare la mole di richieste pervenuta. 

In questo caso, il contributo verrebbe rimodulato in base ai fondi finanziari messi in campo e al numero di richieste ammissibili arrivate. 

Contributi a fondo perduto 2022: come fare richiesta 

Chiariti i requisiti di cui devono essere in possesso le imprese interessate a ottenere i contributi a fondo perduto nel 2022, resta da capire quali saranno le modalità e le specifiche istruzioni per presentare la richiesta. 

Al momento, essendo il Sostegni ter ancora in fase di conversione, non è ancora possibile inviare l’istanza per richiedere i contributi a fondo perduto, ma alcune anticipazioni sulle modalità in cui dovrà essere presentata la richiesta, vengono fornite dallo stesso decreto. 

Per ottenere i contributi a fondo perduto, le imprese interessate dovranno inviare richiesta, esclusivamente in via telematica, da inviare al Ministero dello Sviluppo Economico, per certificare il possesso dei requisiti richiesti (il codice ATECO, il calo del fatturato, la presenza nel Registro delle imprese e così via). 

Come si legge nel decreto, sarà il Ministero dello Sviluppo a emanare uno specifico provvedimento in cui verranno rese note tutte le informazioni principali non solo sulla modalità di presentazione della domanda, ma anche le modalità riguardo ai controlli e alle verifiche da attuare sulle istanze pervenute, nonché le modalità di recupero e revoca a causa dell’assenza dei requisiti o altri fattori che dipendono dall’impresa richiedente. 

Gli altri aiuti alle imprese previsti dal decreto Sostegni ter

Per inviare richiesta per i contributi a fondo perduto 2022 ci sarà, dunque, ancora da aspettare la fine dell’iter del decreto Sostegni ter. 

Il decreto ha, inoltre, previsto anche ulteriori agevolazioni per altri tipi di imprese, in particolare per le attività che si sono trovate a chiudere i battenti durante l’emergenza epidemiologica grazie al rifinanziamento del Fondo per il sostegno alle attività chiuse, per esempio nei settori dell’intrattenimento, della ristorazione e del wedding. 

Anche in questo caso, il diritto a ricevere il beneficio dipende dalla possibilità di dimostrare di aver subito una riduzione dei ricavi rispetto a quelli relativi al 2019.

Previsto, inoltre, un credito di imposta al 60%, invece, per le imprese facenti parte del settore turismo.