Dichiarazione dei redditi fraudolenta: fino a 8 anni di galera

Quest'anno l'evasione diventa più onerosa del sequestro di persona e dell’atto terroristico. In questa semplice guida ti spieghiamo cos'è la dichiarazione dei redditi, quali spese potrai detrarre, e quali sono le sanzioni e le pene in caso di dichiarazione omessa, infedele o fraudolenta

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L'Agenzia delle Entrate, come da consuetudine, sebbene in ritardo, ha pubblicato, in data 8 luglio 2020, la circolare n. 19/e del 2020, ovvero, la Guida alla Dichiarazione dei Redditi delle persone fisiche relativa all’anno d’imposta 2019.

“Quelle spese che danno diritto a deduzioni dal reddito, a detrazioni d’imposta, crediti d’imposta e altri elementi rilevanti per la compilazione della dichiarazione e per l’apposizione del visto di conformità.” - come riporta la circolare.

Il documento non porta grandi novità rispetto agli anni precedenti, se non per, le nuove detrazioni per il riscatto dei periodi non coperti da contributi. 

A richiedere però una grande attenzione è l’inasprimento delle pene per i “cattivi contribuenti”. ovvero le sanzioni e i rischi che si incorrono in caso di dichiarazione infedele, omessa e fraudolenta. Sanzioni che fanno letteralmente scattare tutti i campanelli d'allarme, basti pensare che l’omessa dichiarazione dei redditi, dal pdv sanzionatorio è uguagliata all’atto di terrorismo con ordigni micidiali o esplosivi, e la dichiarazione contenente false fatture con un’evasione superiore a 20.000 euro diventa più onerosa del sequestro di persona.

In questa guida la squadra di Trend-online, ti mostra in cosa consistono le nuove sanzioni e i provvedimenti che la Legge ed il Fisco avvieranno nei confronti degli evasori. Facciamo però un passo alla volta e partiamo prima dal vedere cos'è la dichiarazione dei redditi e come va fatta, per poi capire cosa evitare per non rischiare di incorrere in errori che potrebbero costarci molto caro.

Cos'è la dichiarazione dei redditi?

Chiunque sia residente in Italia è tenuto ad esporre la Dichiarazione dei Redditi. Ovvero ogni cittadino- contribuente,  persona fisica o persona giuridica, attraverso la Dichiarazione dei Redditi, espone al Fisco il proprio reddito e calcola l'imposta dovuta. E' possibile calcolare le imposte dovute sulla base delle aliquote irpef e ires, ma anche le regionali e comunali. Sarà infatti a seguito di ciò che viene compilato nella dichiarazione che verranno calcolate e pagate le tasse. si fa riferimento ovviamente ai redditi che si sono percepiti durante l’anno precedente quindi in questo caso al 2019. I modelli per la Dichiarazione dei Redditi 2020, sono quattro:

  1. Redditi SC 2020:per le dichiarazioni di società di capitali,
  2. Redditi SP 2020:  per le dichiarazioni delle società di persone
  3. Redditi PF 2020: per le dichiarazioni dei redditi delle persone fisiche;
  4. Redditi ENC 2020: per le dichiarazioni degli enti non commerciali.

Dichiarazione dei redditi, le spese deducibili e detraibili

Nel  modello 730 o Unico per la Dichiarazione dei Redditi vengono indicate le spese detraibili e deducibili sostenute nel 2019 da parte del contribuente dichiarante e dei propri familiari fiscalmente a carico. Quest’anno il termine ultimo per inviare il modello 730/2020 è il 30 settembre, data slittata a causa dell’emergenza sanitaria.

Il modello 730 è la dichiarazione dei redditi per lavoratori dipendenti e pensionati. È una dichiarazione semplificata che offre diversi vantaggi: il contribuente non deve eseguire calcoli, ottiene il rimborso direttamente in busta paga o rata di pensione e, se deve versare le imposte, gli importi gli vengono trattenuti in busta paga/pensione.- come spiegato nel sito dell'Agenzia delle Entrate

Tutte le voci delle detrazioni fiscali possiamo trovarle nelle "Istruzioni per la compiazione del Modello 730", pubblicato dall'Agenzia delle Entrate. 

“Gli oneri e le spese per i quali è riconosciuta una detrazione dall’imposta lorda sono elencati negli artt. 15, 16 e 16-bis del dpr n. 917 del 1986 – testo unico delle imposte sui redditi (tuir) – o in altre disposizioni di legge. “

Vediamo assieme le principali:

Tra le spese deducibili nel 2020 dal reddito troviamo:

  • Contributi previdenziali e assistenziali;
  • assegno periodico corrisposto al coniuge;
  • contributi per gli addetti ai servizi domestici e familiari;
  • contributi ed erogazioni a favore di istituzioni religiose;
  • spese mediche e di assistenza specifica per le persone con disabilità;
  • contributi versati ai fondi integrativi del servizio sanitario nazionale.

Le spese principali per le quali spetta una detrazione irpef del 19%:

  • Spese sanitarie generiche, solo quando si eccede la franchigia di 129 euro;
  • spese sanitarie per familiari non a carico affetti da patologie esenti,
  • spese sanitarie per persone con disabilità, e anziani
  • interessi per mutui ipotecari per costruzione abitazione principale,
  • spese veterinarie;
  • spese per l’acquisto di cani guida;
  •  spese scolastiche;
  • spese per l'affitto,
  • spese universitarie;
  • spese per l'utilizzo di mezzi pubblici;
  • spese sostenute per studenti con dsa;
  •  spese per le attività sportive per ragazzi;
  • spese per l’asilo nido;
  • spese funebri;
  • spese per intermediazione immobiliare;
  • spese per canoni di locazione sostenute da studenti universitari fuori sede;
  • premi per assicurazioni per rischio di non autosufficienza;
  • erogazioni liberali alle società ed associazioni sportive dilettantistiche;
  • contributi associativi alle società di mutuo soccorso;
  • spese relative ai contributi versati per il riscatto degli anni di laurea dei familiari a carico;
  • premi per assicurazioni per il rischio di eventi calamitosi

Dichiarazione dei Redditi 2020 rischi e sanzioni

Cosa succede se invio la mia dichiarazione in ritardo, se ci sono degli errori o se ometto di compilarla? Come già detto, è tempo di dichiarazione dei redditi e i rischi e le sanzioni per la dichiarazione omessa, infedele e fraudolenta si sono inaspriti grazie alle novità previste dal decreto fiscale della legge di bilancio. Gli inadempimenti non resteranno impuniti quest’anno nello specifico, le dichiarazioni fraudolente saranno quelle più severamente punite. Vediamo assieme come sono cambiati nel 2020 i reati tributari, e quali sono i rischi per chi i cattivi contribuenti. 

Omessa Dichiarazione dei Redditi, le sanzioni

Parliamo di "Omessa Dichiarazione dei Redditi", quando il contribuente non la presenta, compila stampati non conformi ai modelli ministeriali, non la firma o è in ritardo rispetto i termini massimi previsti dalla legge. La sanzione in questo caso è molto alta, poichè il contribuente non consente all'Agenzia delle Entrate  di quantificare le imposte dovute allo Stato. Le sanzioni andranno così da una percentuale minima del 120% ad un massimo del 240% dell'ammontare delle imposte dovute. Per quanto riguarda i redditi prodotti all'estero, è inoltre previsto un aumento di 1/3 della sanzione minima.

Dichiarazione dei redditi infedele, le sanzioni

Parliamo di dichiarazione dei redditi infedele quando l’ammontare complessivo degli elementi attivi sottratti all’imposizione supera il 10% dell’ammontare complessivo degli elementi attivi indicati in dichiarazione, o, comunque, è superiore a 2 milioni di euro o per chi imposta evasa supera 100.000 euro con riferimento alle singole imposte. La sua pena va dai è 2 a 4 anni di reclusione. Inoltre è effettuabile anche l'esercizio degli arresti domiciliari, del divieto di espatrio e di altre misure.

Dichiarazione fraudolenta, le sanzioni

Si parla di dichiarazione fraudolenta, quando c'è un uso di documenti per operazioni che non esistono. La pena prevista è la reclusione da 4 a 8 anni. Viene prevista l’attenuante della reclusione da 18 mesi a 6 anni, se l’importo degli elementi passivi fittizi è inferiore a 100.000 euro. Inoltre siamo davanti ad una dichiarazione fraudolenta pure quando si utilizzano artifizi di qualsiasi altro genere, come l'uso di documenti falsi. La pena prevista dalla legge in questo caso è la reclusione da 3 a 8 anni.

Dichiarazione dei redditi come compilarla dal telefono

Oggi è possibile fare la dichiarazione dei redditi, tramite il tuo smartphone! Ti basterà infatti scaricare un app e rispondere a tutte le domande, non dovrai avere nessuna competenza fiscale, ti basterà seguire il percorso guidato. Taxfix, è la nuova app lanciata dalla Startup fintech di Lino Teuteberg e Mathis Buchi, che vuole semplificare la vita ai contribuenti! Si tratta della prima applicazione per smartphone, disponibile su App store e Google Play,  che ti aiuta a compilare la tua duchiarazione dei redditi in modo semplice, senza l'aiuto di alcun professionista. Nata nel 2016 in Germania, ora è dosponibile anche in Italia. Sono coinvolti ovviamente esperti e commercialisti di Fisco italiano, che controllano il modello 730 compilato da ogni singolo utente prima dell'invio all'Agenzia delle Entrate. Una volta risposto a tutto il questionario guidato, l'applicazione ti mostrerà la stima del debito o del credito atteso. A quel punto potrai decidere se inviare per una revisione il tuo 730 al team di commercialisti dell'app. Il servizio in linea con quanto riscosso da Caf e altri patronati, costa 29,99 euro.